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Domande

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di Silvia Lachello  Venerdì 6 aprile 2012, Torino-Reggina 1-0 (per ora), dopo il diluvioCaro Diario,titic e titoc, titic e titoc, titic e titoc.Indovina che cos’è?No, sbagliato, non è il Toro di Ventura nei...
Redazione Toro News

di Silvia Lachello

 

 

Venerdì 6 aprile 2012, Torino-Reggina 1-0 (per ora), dopo il diluvioCaro Diario,titic e titoc, titic e titoc, titic e titoc.Indovina che cos’è?No, sbagliato, non è il Toro di Ventura nei giorni tristi... è la grandine.Sì, è vero: faceva molto più casino, ma dentro di me era armonia pura.Anche quando i piedi erano ormai a mollo.Guardavo su verso i riflettori ed era magia.Speriamo che anche la Tachipirina, ora, ne faccia un po’ (di magia, non di grandine).Sabato 7 aprile 2012Caro Diario,le domande.Mi fanno impazzire.Mi fanno impazzire le domande.CERTE domande.“Che cosa ne pensi di Ventura?”“Che cosa ne pensi di Bianchi?”“Che cosa ne pensi della Maratona?”SEMPRE le stesse.Eccheppalle.“Tu che scrivi, devi dire come la pensi, se no è troppo facile.”Ma facile cosa? Scrivere? Sì, a volte è facile e a volte è un tormento.Dire come la penso? E che cosa faccio se non quello? Fallo tu, fallo per davvero, fallo una volta sola in vita tua, senza nasconderti dietro ad un nickname, senza aspettare di essere al riparo da occhi e orecchie indiscreti.Pensi di avere qualcosa da dire? Dillo, dillo subito, dillo sempre, dillo senza aspettare di essere accompagnato da qualcuno più grosso di te o di me.No, caro Diario, non ce l’ho con te, è evidente... non ce l’ho con nessuno, a dirla tutta... è solo che le domande, CERTE domande, SEMPRE le stesse domande, mi sono venute a noia.E chiedimi come sto, che diamine, il Toro ce la può fare, io... boh, a volte non lo so.Ma sì che ce la faccio... sono solo annoiata.Domenica 8 aprile 2012Caro Diario,nell’uovo di Pasqua io vorrei trovare:- la pace nel mondo- la Curva Maratona unita (anche senza bandiere, semplicemente unita)- John Lennon vivo e vegeto- un po’ di sale da mettere nella mia zucca- il mio ciondolo d’argento che ho perso in casaIn fondo non chiedo molto.A proposito di non chiedere molto... mi è capitato di rileggere la storia di Thomas the Rhymer ieri sera.Thomas si era casualmente addentrato nella Terra degli Elfi e vi era rimasto, su ordine della Regina delle Fate, per qualche anno. La Regina infine decise che Thomas dovesse far ritorno fra gli umani e gli fece dono della Mela della Saggezza che, una volta mangiata, avrebbe fatto sì che egli non avrebbe più potuto mentire. Tornando a casa, Thomas si rese conto che il tempo nella Terra degli Elfi corrispondeva a qualche decennio nel mondo umano e che, non potendo più mentire, era anche in grado di prevedere il futuro.Per cui ti consiglio, dovesse mai capitare, di non mangiare la Mela della Saggezza della Regina degli Elfi: è tanto bello vivere i momenti senza saperne la conclusione a priori... con questo che cosa voglio dire? Niente, oppure qualcosa. Che cosa? Che ‘sta benedetta/maledetta serie A ce la dobbiamo conquistare un passo dopo l’altro, a dispetto di riflettori patavini e inclemenze meteorologiche. PuntoLunedì 9 aprile 2012Caro Diario,nell’uovo di Pasqua non ho trovato un bel niente, anche perché non l’ho ricevuto, però siam stati a mangiare fra le colline del Monferrato ed abbiamo brindato con un Barbera che, oltre ad essere Barbera (e ciò giustifica da sé la sua bell’essenza), riportava sulla bottiglia un’etichetta di Toro munita e quindi olé.Martedì 10 aprile 2012Caro Diario,mi dicono che fra quindici giorni si giocherà il secondo tempo di Toro-Reggina: ci sarò. Se non perdo il biglietto nel frattempo. Panico. Dove ho messo il biglietto? Uh, già: insieme a quello per la partita contro il Sassuolo.Sai, ho notato che alcune persone dicono “Oggi giochiamo CON il Zyx” invece che “Oggi giochiamo CONTRO il Zyx”.Togliere il TRO è come togliere il TOR e dunque... vabbe’: ciao.Intanto io mi riposo un po’ perché, dando un’occhiata al calendario, ci sarà molto da fare, molto da tifare, spero poco da disfare, non sarebbe male strafare.Poi ti devo raccontare di quel caffè preso in un baruccio dove, all’improvviso, si è scatenato un casino micidiale perché, che bella combinazione, eravamo quasi tutti del Toro e, anche se non ci conoscevamo, ci siamo riconosciuti.Senza sciarpe e senza bandiere.Ci siamo riconosciuti.Te lo devo raccontare e te lo racconterò, ma ora mi occupo di aspettare che tornino a casa i miei bambini... li ho visti ad intermittenza in questi giorni e ciò mi destabilizza quasi quanto il Toro quando un po’ c’è e un po’ no, quasi quanto la Maratona quando... oh, ‘sta storia della Maratona mi fa soffrire quanto basta... meno male che la Fede non retrocede, altrimenti...