FATHER: Il problema del jolly difensivo, come si è visto, è molto importante. Anche perchè nel calcio italiano gli infortuni si sprecano e viene molto da pensare sulla preparazione che viene fatta. Forse i nostri medici (o meglio, quelli di alcune squadre) sono molto bravi a far acquisire muscoli ai giocatori, ma meno a preservarli. Tanto, se sei giocatore di una squadra di pigiami, la squalifica te la fanno scontare d'estate (ve lo ricordate Davids?). Ma adesso parliamo di cose più simpatiche. Ad esempio del jolly difensivo più poliedrico della storia granata del dopoguerra. Mario Trebbi, lombardo di Sesto, non è uno di quei nomi per cui i tifosi impazzivano. Ma nei tre anni di onorata carriera granata dal '66 al '69 è sempre stato disponibile a coprire ruoli che andavano dal terzino allo stopper, dal libero alla mezz'ala. Il gioco era più bravo a interdirlo che a crearlo, tant'è vero che non ha mai segnato. Però una Coppa Italia l'ha alzata. E appena qualcuno marcava visita era pronto a fare il suo dovere di soldato granata. Me lo ricordo in una lontana partita di Coppa con la Lazio stare sempre al centro dell'area sia se il corner era nostro sia se era dei biancocelesti. Probabilmente era l'ordine che aveva ricevuto. E lui i polmoni li usava per quello.
mondo granata
Doppie personalità
SON: Si parla di difensori pluriruolo. Tecnicamente Dellafiore è stato acquistato come centrale, ma è anche in grado di disimpegnarsi discretamente come terzino destro. Ma io credo che il difensore in grado di compiere bene sia il ruolo di terzino sia quello di centrale è un Novellino Boy (anche perché la fisionomia del volto è proprio quasi quella di un bambino). Naturalmente parlo di Marco Pisano. A me lui è sempre piaciuto, lo ammetto. Qui a Torino, come al solito, un giocatore che ha raramente sfigurato altrove sfodera prestazioni buone alternate a prestazioni tendenti al ridicolo. E Pisano non è da meno. Tuttavia mi piace molto la sua capacità nel sapersi calare bene, se non benissimo, nella parte di difensore centrale, lui che è esploso come terzino sinistro. Tutto questo perché? Semplice, ha un gran senso della posizione. E anche una mentalità molto difensiva. Infatti lo si vede poco, da terzino, salire fin’oltre la trequarti, ma lo si vede sempre in fase difensiva, senza mai disdegnare l’uso della gamba (‘nevvero Sissoko?). Ed è per questo motivo che si sa disimpegnare benissimo da centrale, forse qui a Torino il miglior Pisano si è visto proprio accanto a Natali al centro della difesa. Buona capacità di anticipo, piedi comunque educati (mi ricordo il lancio che ha fatto a Stellone, che portò al momentaneo vantaggio del Toro contro il Parma, partita finita poi 4-4). Insomma un buon difensore, che, a mio parere, dobbiamo tenerci stretto. Onde evitare i soliti rimpianti.
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