Nella serie delle 8 partite consecutive vinte in B a cavallo tra il 2000 e il 2001 sotto la guida di Giancarlo Camolese, risulta anche una vittoria ad Ancona in una fredda domenica di fine gennaio. Il Torino aveva appena ceduto alle lusinghe dell’Inter che, su consiglio dell’allenatore Marco Tardelli, aveva ottenuto la cessione in prestito di Marco Ferrante. Le chiavi dell’attacco venivano di fatto consegnate a Stefan Schwoch, che poteva contare sull’appoggio del trequartista Maspero e della seconda punta Corrado Colombo. Schwoch aveva preso a segnare con una certa continuità e in terra marchigiana siglò una doppietta, l’unica in maglia granata in una gara ufficiale di campionato. Prima delle reti rifilate all’Ancona era stato decisivo a Cagliari, in casa con l’Empoli, a Cosenza, mentre ininfluente fu un suo gol in una sciagurata trasferta a Verona contro il Chievo. Concluse il campionato spartendosi con Ferrante lo scettro di capocannoniere con 8 centri, con la sola differenza però che il bomber di Velletri aveva avuto a disposizione il solo girone di andata. Al Torino sono comunque tornati utili entrambi gli attaccanti per concludere il campionato con un’esaltante promozione finale, nonostante un avvio stentato. Le qualità del capelluto e veloce centravanti, proveniente da un’altra promozione ottenuta con il Napoli, erano indubbie; si era presentato agli occhi del pubblico del Delle Alpi con una tripletta alla Ternana in una gara di fine agosto di Coppa Italia (fu l’ultima volta che un giocatore del Toro realizzò tre reti in una stessa partita prima dell’exploit di sabato scorso del nostro attuale principe Rolando Bianchi) e segnò una rete della vittoria sempre in un turno di Coppa a San Siro contro il Milan. Stefan Schwoch è sempre stata una punta affidabile, tecnica e veloce, capace di segnare gol d’opportunismo e in acrobazia. Ad Ancona risolse in fretta la gara portando in vantaggio i suoi compagni dopo nemmeno un quarto d’ora dal fischio d’inizio. A fine primo tempo chiuse poi la pratica. A nulla valse la rete della bandiera dell’Ancona siglata da Melli. In quel frangente di campionato risultava disarmante la facilità con cui i nostri riuscivano a comandare la gara a loro piacimento portando i tre punti a casa. L’augurio è che anche sabato si ripeta lo stesso copione con Bianchi a far le veci del troppo spesso dimenticato Stefan Schwoch.
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