Esce finalmente sugli schermi “Dylan Dog”, il film americano tratto da uno dei più famosi fumetti italiani. “Dylan Dog” è noto come l’investigatore dell’incubo, il sognatore che sa andare a fondo agli aspetti più tortuosi dell’animo umano. Affronta vampiri, morti viventi e licantropi senza paura. Ha il cuore infranto da una fidanzata che è morta, e anche quella di cui si innamora nel film non farà una bella fine. Il fumetto è fantastico, inferiore solamente a Tex e a Julia (altri due personaggi straordinari delle edizioni Bonelli). Il film è molto vecchio stile con gli effetti speciali che sono volutamente retrodatati e ci riportano agli anni Ottanta. È bello pensare agli zombie come a una comunità allegra e autoironica, è notevole che una discoteca (con il suo contorno di droghe e di violenza) sia il luogo geometrico del male. Chi ama Dylan Dog fumetto sente molto la mancanza di Groucho, ma comunque si diverte e si rilassa.Se Dylan Dog è davvero l’investigatore dell’incubo, noi granata dobbiamo sicuramente assoldarlo. “Incubo” è la parola che in questo periodo ritorna di più nelle conversazioni con i miei amici. Incubo, è bene dirlo, addolcito dalle disavventure dei pigiami, ma le disgrazie altrui adesso non bastano più. Incubo dovuto al fatto che sì, è vero, oggi ho letto molte cose su quanto la squadra possa essere stata costruita male. Col senno di poi son bravi tutti, mentre la costruivano a me non dispiaceva. Vorrei solo che tirassero fuori le palle. E che si rendessero conto di quanto male stanno facendo a una delle squadre più importanti d’Italia. Poi fanno molto male anche a me, ma questo posso capire che a loro non interessa. Mi salva l’odio per i gobbi e il fatto che vanno male. Ma quanto durerà ancora, per loro e per noi?
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