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Dovevamo dedicare la vittoria al nostro immenso capitano Giorgio Ferrini, che per il Toro ha dato tutto e anche di più e si meriterebbe di avere altri eredi in questa squadra, ma purtroppo non è andata...
"Dovevamo dedicare la vittoria al nostro immenso capitano Giorgio Ferrini, che per il Toro ha dato tutto e anche di più e si meriterebbe di avere altri eredi in questa squadra, ma purtroppo non è andata così. Zaccheroni ci deve spiegare perché non considera Rosina un giocatore fondamentale in questa squadra, l'unico che in questo momento ci può far fare il salto di qualità con una giocata importante. Si è nuovamente regalato un tempo agli avversariche, con un tiro in porta, ci segnano sempre goal incredibili, andando in retecon troppa facilità perché dietro balliamo troppo.
"Siamo anche sfortunati, è giusto dirlo, perché per darci un rigore ci devono sparare e quando centriamo la porta prendiamo la traversa invece dell'incrocio dei pali, proprio com'è successo domenica, ma abbiamo anche molte colpe perché non riusciamo a fare una manovra lucida che ci porti davanti alla porta con pochi passaggi. Fatichiamo troppo, quando siamo rimasti con un uomo in più il nostro tecnico doveva inserire Abbruscato per tentare il tutto per tutto, mentre abbiamo evitato la beffa finale per un errore grossolano di Minetti che ha sprecato un'occasione d'oro. Secondo me Zaccheroni non sa leggere bene la partita e aspetta troppo per cambiare accontentandosi troppo di pareggi che servono solo a respirare un po' ma per la classifica incidono poco e non riesco ad immaginare cosa succederà quando incontreremo gli squadroni come Palermo, Roma, Inter e lo stesso Milan, anche se domenica è andato in grande difficoltà.
"Siamo in un momento molto delicato e dobbiamo decidere se andare avanti così o cambiare rotta rischiando di mandare tutto a catafascio mandando via l'attuale guida tecnica. Nonostante tutto gli darei ancora tempo, anche se mi sta deludendo per alcune scelte incomprensibili e masochiste, come tenere fuori Muzzi e Rosina, che sono gli unici, con Stellone e Abbiati, che possono farci fare un campionato dignitoso, ma necessitano di giocare con continuità. Spero che i giocatori facciano un bell'esame di coscienza e decidano di parlare sul campo e non fuori, concentrandosi per domenica per entrare nella mentalità giusta di come affrontare il Palermo, anche se sconfitti dovremo lasciare il Barbera con la coscienza di aver dato il massimo.Questa è la settimana del ricordo del grande Giorgio Ferrini: domenica la Maratona gli ha dedicato striscioni commoventi, da parte di persone che non l'hanno mai visto giocare e questo è il più grande complimento che gli potessero fare, perchè vuol dire che il suo esempio dura negli anni. Caro Giorgio dall'alto e dal posto bellissimo dove ti trovi dai la forza e il carattere a questi tuoi eredi in maglia granata, che possano seguire le vostre orme e, anche se inferiori a tante squadre, dobbiamo giocarcela con il tremendismo granata che quest'anno non ho ancora visto. Invito la società a mandare i giocatori mercoledì al teatro Espace per vedere lo spettacolo su Ferrini e a parlare con i suoi compagni dell'epoca, per capire cosa rappresentava lui per loro e soprattutto i suoi lunghi silenzi. Lo sguardo severo voleva dire che sulcampo chi non dava l'anima doveva fare i conti con lui e il suo carisma era troppo forte perché non venisse ascoltato. E' riuscito in poco tempo a far diventare Aldo Agroppi granata fino al midollo insegnandoli sul campo cosa volesse da lui e così con tutti gli altri.
"Ci manchi tanto anche a noi caro Giorgio, oltre alla tua famiglia, mai come in questi tempi delicati si fa sentire, perchè sapresti cosa dire e cosa fare. Grazie Giorgio per tutto quello che ci hai dato e mai nessuno ci toglierà la gioia di tifare per questa maglia unica e meravigliosa.
"Carlo Gribaudo
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