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Effetto matrioska

Effetto matrioska - immagine 1
di Silvia Lachello
Redazione Toro News

Buongiorno Toro... avete presente le claustrofobiche bamboline di legno russe? Sì? Bene. Se quelle bamboline fossero senzienti chissà quali potrebbero essere le loro emozioni... stare lì tutte meno una al buio, senza gambe, senza braccia... quasi sicuramente la più piccola di esse farebbe del suo meglio (o del suo peggio) per liberarsi, quasi sicuramente con efferatezza, di tutte le sue 'custodie'.E scaverebbe dal di dentro con la stessa meticolosità di un cancro.Tic tic tic... e via un contenitore.Tic tic tic... e via un altro.Tic tic tic... e via un altro ancora.Fino a vedere la luce, ondeggiando sulle carcasse via via lacerate.Facendo il percorso inverso di una carie che lenta ed implacabile procede per andare a raggiungere la polpa per stringerla in un abbraccio crudele.La carie, almeno, va a fondo.Quella roba lì no.Quando il nucleo è marcio, quando il nemico proviene da dentro, non si va a fondo: si passa dall'aggregazione alla decomposizione.E' l'effetto matrioska, è il gioco delle scatole cinesi, è come se qualcuno raccontasse una storia in cui qualcuno racconta la storia di qualcuno che racconta una storia in cui qualcuno racconta una storia, è come la diluizione delle sostanze curative in omeopatia, è come il ghiaccio che diventa vapore.Sembra innocuo, sembra bello, sembra intangibile.Sembra.Può fare male.Sento, vedo, scorgo mille e poi mille e poi altre mille schegge impazzite.Non c'è più modo di ripararsi, non c'è più modo per difendersi.Scrivo queste righe in modo volutamente criptico perché chi vuol capire capisca e perché non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E spero di svegliarmi domani scoprendo che questo è solo un incubo e che NOI siamo ancora qualcosa di diverso. Così... giusto perché la speranza, ultima Dea, non si fa fottere tanto facilmente.