Egri Erbstein, allenatore errante

Piero Angela, Antonio Ghirelli e Delio Rossi presenteranno lunedì 6 novembre, alle ore 18, presso la libreria Mel Bookstore di Roma, in via Nazionale 254, il libro di Leoncarlo Settimelli "L'allenatore errante....

"Piero Angela, Antonio Ghirelli e Delio Rossi presenteranno lunedì 6 novembre, alle ore 18, presso la libreria Mel Bookstore di Roma, in via Nazionale 254, il libro di Leoncarlo Settimelli "L'allenatore errante. Storia dell'uomo che fece vincere cinque scudetti al Grande Torino" (ZONA).

"Il libro narra la vicenda umana e sportiva di Ernest Egri Erbstein, ebreo ungherese perito nel disastro di Superga del 1949 insieme con tutti i giocatori granata. Antonio Ghirelli è un fine letterato e un grande storico del calcio italiano, mentre Delio Rossi è l'allenatore della Lazio: due presenze che non hanno dunque bisogno di spiegazione, visto il tema del racconto. Ma Piero Angela? Che cosa lega il popolarissimo divulgatore scientifico a Ernest Egri Erbstein? Toccherà a lui rivelarlo, il 6 novembre, e siamo tutti curiosi di conoscere i retroscena di una storia finalmente riportata alla luce: quella di un uomo - Erbstein - che tutti definiscono "il filosofo del calcio" e che venne in Italia dapprima come giocatore, poi come allenatore di squadre (come il Cagliari, la Lucchese, la Nocerina...) cui fece raggiungere risultati brillantissimi nei rispettivi campionati. Basti dire che a Nocera lo ricordano ancora come figura carismatica e la società gli ha intitolato la strada che costeggia lo stadio. Perché è difficile dimenticare questo grande uomo di sport, definito anche "il Napoleone della panchina"?

"Sarà Susanna Egri, grande danzatrice e figlia di Ernest, ad aiutarci a capire il perché, mentre a tenere le fila della presentazione sarà il giornalista e scrittore Carlo D'Amicis, direttore della collana '900 storie' in cui il volume è ospitato. Una collana che si basa sul principio che le storie raccontate siano parte del vissuto di chi scrive. Cosicché l'approccio ad Erbstein da parte di Settimelli avviene attraverso quella che Ghirelli, in una bella recensione apparsa sulla Domenica del Sole 24 Ore lo scorso 15 ottobre, ha definito "la personale Shoah dell'autore", vale a dire un percorso assai originale che ci parla di ebrei e di ebreitudine, per approdare alla vicenda dell'allenatore che, fuggito dall'Italia in seguito alle leggi razziali del 1938, visse in Ungheria la tragica e sanguinosa caccia all'uomo scatenata dalle "croci frecciate" fasciste e dai nazisti di Eichmann, ma riuscì a tornare più volte nel nostro paese sotto mentite spoglie, a consigliare il presidente del Torino, Novo, quali giocatori (Mazzola, tra i primi) acquistare e portare sotto la Mole per vestire la maglia granata. Finita la guerra, e dopo essere scampato alla deportazione in maniera rocambolesca grazie al coraggio e all'inventiva della figlia Susanna, Erbstein inanellò con il Grande Torino la serie dei cinque scudetti consecutivi che dette alla squadra granata gloria e fama mondiali.

"Una vicenda di grande interesse, e che non riguarda tanto e solo il gioco del calcio, quanto le storie che negli anni della seconda guerra mondiale videro i destini di milioni di europei travolti da eventi persino difficili da raccontare. Leoncarlo Settimelli, fiorentino di nascita, romano d'adozione, giornalista, regista e scrittore, dice che il proprio mestiere è "comunicare, raccontare, con una canzone, un documentario, un libro". Autore e regista di programmi tv per i quali ha ottenuto importanti riconoscimenti, Settimelli è stato - tra l'altro - il leader del "Canzoniere Internazionale", gruppo storico di folk-revival e canzone politica nato nel 1967, per il quale ha scritto memorabili canzoni sociali e di protesta confluite in spettacoli, dischi e libri. Ha pubblicato nei mesi scorsi una raccolta di "Canti dei lager" divenuta anche un CD. Lavora attualmente alla serie "Ritratti" di Rai Tre.