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Sciolze – Il vecchio cuore granata continua a fare scuola, raccogliendo ovazioni strepitose anche in provincia. Lunedì pomeriggio l'Associazione Ex calciatori granata con Pulici, Claudio e Patrizia Sala, Mozzini,...
Sciolze – Il vecchio cuore granata continua a fare scuola, raccogliendo ovazioni strepitose anche in provincia. Lunedì pomeriggio l'Associazione Ex calciatori granata con Pulici, Claudio e Patrizia Sala, Mozzini, Pusceddu, Natalino Fossati e tanti altri ha giocato a Sciolze una partita amichevole a scopo benefico. Ad accoglierli centinaia di tifosi, autorità locali e provinciali e molti bambini. L’iniziativa è stata organizzata da Giampaolo Baietto, direttore della locanda “Le Marionette”, che ha avuto come testimone di nozze il grande Pupi. “E’ una manifestazione nata per caso l’anno scorso, quando ci siamo incontrati a Villefranche per i funerali del Presidente Pianelli, dove c’erano anche Pallavicini e Claudio Sala”. La partita ha segnato l’inaugurazione del nuovo campo di calcio comunale ed ha avuto come scopo quello raccogliere fondi per la costruzione della nuova scuola elementare che sorgerà nei paraggi del campo sportivo.
"“E’ una mezza partita del cuore", racconta il sindaco Franco Costello, un passato nelle giovanili del Toro. Cosa possono insegnare i vecchi campioni ai giovani “colleghi” dello Sciolze ?“Lo spirito granata: quel quarto d’ora tremendo in cui non ce n’era per nessuno”. Quello che uno come Paolino Pulici, simbolo vivente del Toro, dice che c’è “quando c’è la pancia vuota e la voglia di raggiungere certi traguardi soffrendo e divertendosi”. Chi è rimasto oggi con quelle caratteristiche ? “La pancia vuota è da intendersi come la voglia di giocare e di divertirsi. Chi va al campo durante la settimana e non ha voglia di divertirsi è meglio che non si presenti la domenica alla partita. Il discorso è semplice: chi ha fame è quello che non si accontenta di quello che ha fatto e vuole sempre ottenere qualcosa in più e lo fa con dei sacrifici e con la voglia di lavorare e di soffrire”. Che significato hanno queste feste che celebrano la ricorrenza di Superga e anche dell’ultimo scudetto? Pupi sorride, guardando dritto negli occhi chi gli sta di fronte: “Abbiamo portato con orgoglio e con onore questa maglia e cerchiamo sempre di farla sembrare e di essere il massimo possibile. Logico che non avremo più il fiato e il fisico di una volta, ma cerchiamo comunque di tenere viva una certa esperienza da trasmettere a chi ci segue”. Ecco arrivare Claudio Sala, sempre disponibile con tutti, anche allo scherzo. Come vede la classifica granata? “Atalanta e Catania sono andate, adesso conta arrivare terzi sfruttando il calo del Mantova e mantenersi il più freschi possibili, per questo vedo bene le punte Stellone, Muzzi e Abbruscato”.
"A dare il calcio d’inizio è stato Sauro Tomà. Il Toro è sceso in campo con Ferraris, Pallavicini, Berami, Mozzini, Patrizio Sala, Pusceddu, Casciami, Calamita, Albrigi, Claudio Sala, Pulici. In panchina come mister, Natalino Fossati che si è calato nella parte fin dall’inizio invitando Patrizio Sala a pressare di più, Pallavicini ad “allungare quella fascia” e rimanendo in piedi fino al gol di Pupi, uno splendido colpo di testa a porta quasi vuota su cross al bacio di Merami. Poi si è seduto in panchina accettando una breve chiacchierata. “Atalanta e Catania sono più avanti – dice-. Adesso ci siamo ripresi dopo il passo falso di Modena, dove un pari sarebbe stato più equo. Di questo passo l’unica partita difficile sulla carta rimane quella con il Brescia”.
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