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Fahrenheit 451 (*)

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di Silvia Lachello Buongiorno Toro... fa freddo. Fa più freddo a Brescia che in tutto il resto del mondo, Poli compresi, avete notato? Non ci sono più i freddi di una volta. Anzi no: il gelo di questi giorni assomiglia tanto a...
Redazione Toro News

di Silvia Lachello

 

Buongiorno Toro... fa freddo. Fa più freddo a Brescia che in tutto il resto del mondo, Poli compresi, avete notato? Non ci sono più i freddi di una volta. Anzi no: il gelo di questi giorni assomiglia tanto a quello di quando ero bambina.Nel Giurassico, infatti, la scuola iniziava il 1° ottobre, il 4 si stava a casa in vacanza (San Francesco), il 5 si metteva il cappotto e, per i Morti, si andava al cimitero calpestando la prima neve. I pile non erano ancora stati inventati, le giacche a vento erano di competenza di alpinisti e sciatori, abbondavano sciarpe e cappelli di lana e allo stadio si andava col cappotto e si usciva col naso rosso e le mani di cartapesta. Altro che scaldacollo ed altro ciarpame: una sciarpa in più, magari un cartoccio di caldarroste e via andare. Poi si arrivava a casa e i piedi si rianimavano diventando incandescenti: cavoli, che male! E si borbottava anche che mai più si sarebbe andati alla partita in jeans.Avete presente l’effetto jeans? Gelidi d’inverno, lurfidamente caldi d’estate... ma erano così comodi... ed erano così ‘moderni’ rispetto ai pantaloni di tweed, di vigogna, di qualsiasi altro materiale che si avvicinasse, anche solo alla lontana, al completo elegante di papà.Però la volta dopo erano di nuovo jeans, sciarpe, nasi rossi, mani gelide e tribune, curve, spalti in generale, agibili.Il tempo - quello cronologico - è però implacabile e tutto scorre e il tempo - quello meteorologico - s’accanisce a macchia di leopardo. Mi è stato riferito che a Bergamo si è giocato in canottiera e mutande, mentre sulle gradinate, nell’intervallo, è stato improvvisato un concorso per la miglior camicia hawaiana. A Brescia, nel mentre, gli animali scomparivano, inghiottiti dalla spessa coltre di ghiaccio che, fra qualche secolo, restituirà intatte testimonianze zoologiche dei tempi che furono.Tempi che furono che, incidentalmente, sono i tempi che viviamo, qui e ora.Vabbe’, paese che vai, usanze che trovi. Brrrrrrrrrrrrrrrescia: un nome, una garanzia. Zio cane.Voltiamo pagina e parliamo del cartello. Quale cartello? Quello che ha fatto capolino da una finestra del vituperato container durante l’ultima conferenza stampa di Angelino."GRAZIE PER ESSERE RIMASTO CON NOI. GENTILISSIMO. LA SQUADRA." diceva così.Non so a voi, a me ha fatto sorridere e ridere: ce n’è di gran bisogno. Sempre.Sempre forza Toro, tra l’altro, e buona settimana, Sorelle e Fratelli: copritevi bene, mi raccomando. Non fa freddo come a Brescia, ma una sciarpa in più non può far male. Se è Granata meglio.(*) Non c'entra un fico secco, ma... leggetelo: è illuminante.