Quando ero piccolo, era più facile che credessi ad una favola in cui si raccontasse della partecipazione al campionato di serie B della Juventus per via delle partite truccate, che non della possibilità che prima o poi giocasse in serie A una squadra di Verona dal nome Chievo. Crescendo, mi sono accorto che è proprio vero che spesso la realtà supera di gran lunga la fantasia. Non solo si sono verificati entrambi gli eventi, ma mai avrei immaginato che il Torino potesse perdere l’occasione di vincere un campionato di serie B proprio a causa del Chievo. E’ successo, ed il paradosso è che il Chievo non aveva apparentemente il minimo interesse a ostacolare la corsa del Torino. Parliamo del campionato 1997/’98, è il 31 maggio. Mancano tre giornate alla conclusione. Il Toro, guidato da Edy Reja, è in corsa con il Perugia per il quarto posto utile per ritornare in serie A (a proposito di fantasie e favole…chi l’avrebbe mai immaginato che il Toro potesse giocare così tanti anni in B). Al Delle Alpi, giunge la squadra veneta. Un po’ di presunzione tra i granata e un po’ di eccesso di agonismo tra i gialloblù rendono la partita meno scontata. Per noi, un incubo. Finisce in parità. Alla rete di Cerbone, risponde subito Tricarico. Il Toro perde terreno in classifica. A due giornate dal termine ha solo più 3 punti di vantaggio sul Perugia. La domenica seguente, a Perugia, perde, e le due squadre si trovano a pari punti. Il resto è storia nota.Ancora oggi rimane il dubbio che il Chievo abbia gettato il cuore oltre l’ostacolo in una partita priva di senso per il loro cammino. Non fu l’unico caso di quel finale di campionato. Anche il Cagliari si accorse della stessa foga agonistica dei clivensi in una partita decisiva tra i sardi, coinvolti anche loro nella corsa alla promozione, ed il Chievo. Voci insistenti parlarono di emissari del Perugia giunti sino in terra sarda per intrattenere rapporti sempre più fitti e sospetti con giocatori e dirigenti veneti. Sarà vero, sarà fantasia anche questo episodio? Non si potrà mai sapere, ma noi tifosi granata siamo ancora tormentati da quel dubbio.
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