mondo granata

Fatti…

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di Silvia Lachello
Redazione Toro News

buongiorno Toro... stavo dicendo ieri ad un Amico che io allo stadio non ci vado più.Prima che io vada avanti... lasciate perdere 'sta specie di società di cui siamo prigionieri, lasciatela perdere... spaziate con la mente, distaccatevi dagli umani affanni, pensate su una scala più grande. Fatto? Bene.A me piace 'na cifra andare allo stadio, mi piace un casino vedere la partita dal vivo, stare là, insomma.Mi piace stare là anche se la mia/vostra/nostra squadra fa pena e compassione, anche se è altro ciò a cui ambisco.Sono sempre dibattuta fra il continuare ad andare là e lo smettere di mollare la lira (l'euro, vabbe'...) alla società di cui sopra. Finora ho voluto essere masochista fino in fondo.Tutto chiaro, fino a qui? Bene.Poi mi è successa una cosa, una cosa qualunque, una cosa che non c'entra né col Toro, né con la scellerata gestione societaria del medesimo, né con niente che abbia a che fare con il mondo Granata. Ed ho deciso, appunto, di non andare più allo stadio.Così, tanto per fare qualcosa di innovativo, qualcosa di eclatante, qualcosa che stupirà la moltitudine, qualcosa che stupisce persino me stessa.Il primo a saperlo è stato lui, l'Amico che aveva deciso di non venire più allo stadio. Con voce ferma e risoluta (OK: incazzata) mi ha detto: "Col ca##o: allo stadio ti ci porto io."Me l'ha detto con aria minacciosa.Me l'ha detto con tutta la rabbia che, in quel momento, io non riuscivo a tirare fuori.Me l'ha detto con tutto l'affetto che riesce a donare agli altri e mai a se stesso.Piuttosto che incorrere nelle sue ire, gli ho detto di sì, convinta del mio sì.Sapete, quel mio Amico lì, quando si arrabbia, diventa odioso, un vero maestro di odiosità.Ma è un vecchio cuore Granata e si sta avviando a diventare un mio vecchio amico, in virtù del fatto che la nostra amicizia sta accumulando anni. Anni di empatia, partecipazione, contrasti, quasilitigi, riappacificazioni.E' un vecchio cuore Granata. Siamo due vecchi cuori Granata. Vogliamo continuare ad invecchiare così: prendendocela con la Sorte e lasciandoci turlupinare (*) dall'orrido presente, fregandocene delle cose quando le cose vanno male, non abbandonando il campo anche se tutto ci indurrebbe a farlo.Quindi, caro Amico che hai deciso di non venire più allo stadio... ci aspettano momenti duri, ci diranno che non facciamo nulla e stiamo solo a guardare, ci diranno anche che siamo servi e schiavi (ma di chi, poi, se non delle nostre idee?). Li lasceremo dire: abbiamo imparato insieme che ognuno sguazza nella minestra in cui ha scelto di sguazzare.In un'altra vita probabilmente siamo stati poeti maledetti, in questa ci è toccato tifare Toro.E va bene così.Buon fine settimana, Sorelle e Fratelli...(*) Volevo solo usare la parola turlupinare, non raccontarvi i fattacci miei... portate pazienza :-)