Seduta carica di tensione quella di ieri sera in circoscrizione 9. Oggetto della riunione: la proposta al Comune di Torino di permutare l'area della zona del Filadelfia destinata ad ospitare i palazzi con un'altra zona di pari valore. L'Assessore al Patrimonio e alla Viabilità Viano dii fatto ha spiegato i motivi per cui Palazzo Civico rimane fermo nelle sue decisioni. Alla seduta era presente un discreto numero di tifosi con in testa i gruppi organizzati della Maratona che si sono presentati in aula con uno striscione (NO AI PALAZZI SUL FILA). Comportamento educato e composto quello degli ultras. Comportamento sfociato poi in una scaramuccia verbale dopo 10 minuti di discorso dell'assessore. I tifosi della Maratona hanno abbandonato l'aula ribadendo la loro posizione riguardo al Filadelfia: nessun palazzo nell'area che racchiude un pezzo di storia del popolo granata. Il Filadelfia è un entità unica e non un insieme di lotti su cui costruire. Qualsiasi intervento effettuato sul Tempio, volto a violare la sacralità del luogo, sarà boicottato.
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Filadelfia, è muro contro muro
Chiara la posizione di Maria Luisa Bergoglio, consigliere di circoscrizione di An, che ha chiesto all'assessore un cambiamento di rotta nei confronti del caso Filadelfia, che dovrebbe tenere conto della storia racchiusa in quel pezzo di Torino che non vuole morire sotto colate di cemento. I palazzi in casa Filadelfia non infastidiscono solo i tifosi granata. Non li vogliono neanche gli abitanti della zona circostante: "Si dovrebbe tenere conto anche del fatto che il Filadelfia è legato al Torino FC, unica squadra della città in serie A e che era considerato terreno destinato ad uso sportivo fino a quando la giunta Castellani ha deciso di trasformarlo in terreno edificabile". La battagliera Bergoglio ha espresso il suo disappunto sulle parole dell'assessore, che, parlando del Filadelfia attuale lo ha definito un terreno vuoto e senza valore, mentre per i tifosi granata il Fila è storia, è tradizione. Non palazzi e supermercati.
Franco Lioi
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