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Nessun accordo per il contratto d'affitto e il Torino non entra ancora al Filadelfia: nel CdA tenutosi ieri,come raccontato sulle nostre colonne, la Fondazione Filadelfia dopo aver analizzato la bozza del contratto proposta dal Torino ha deciso di astenersi dal deliberare l'accettazione e di rinviare invece la conclusione del negozio a data da destinarsi. Tra i motivi principali del passo indietro della Fondazione: la durata del contratto (che il club del presidente Cairo vorrebbe decennale e non ventennale come richiede la Fondazione), il corrispettivo del canone da versare - inferiore a quello stabilito dalla Fondazione, in base alle perizie commissionate e al valore di mercato del centro sportivo - e la volontà da parte del Torino di inserire un punto ristoro all'interno del primo e del secondo lotto. Ciò, in base allo Statuto della Fondazione, è permesso solo all'interno del terzo lotto, nell'ambito del progetto relativo al Museo. Ricordiamo che lo Statuto è stato firmato anche dal Torino del presidente Cairo, dal quale peraltro si aspetta anche il mantenimento della promessa dell'acquisto di 500 seggiolini della Tribuna centrale fatta pubblicamente il giorno dell'inaugurazione.
Contattato telefonicamente dalla nostra redazione, il presidente Salvadori ha spiegato che "si tratta di vicende normali nell'ambito di trattative che vertono su accordi pluriennali: si cerca di controllare tutto e far sì che sia tutto in ordine, per evitare successivi problemi". La speranza di tutti era però quella di far passare il Filadelfia in mano al Torino dal 1° giugno, ma non sarà così: "Sì, speravamo in una più rapida conclusione della pratica, ma così non è stato e per ora il Filadelfia resta in mano alla Fondazione, che continuerà a gestirlo". Fino a quando? "Questo non lo so. E' il Torino ora a dover fare dei passi verso di noi".
Quanto successo ieri in seno alla Fondazione Filadelfia resta comunque un colpo di scena, visto che nell'ambiente si mormorava di un accordo raggiunto almeno sui macro-punti principali. Così evidentemente non è stato e la Fondazione Filadelfia - di cui il Torino è tra i soci fondatori - resta legittimamente sulle proprie posizioni. Se non si può dubitare del fatto che alla fine un accordo verrà trovato e il Torino prenderà possesso del Filadelfia, il ritardo è comunque un fatto sgradevole che potrebbe far slittare l'inizio degli allenamenti nello storico stadio, previsto inizialmente per il prossimo agosto.
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