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"Filadelfia-Torino, l'accordo c'è. Dopo mesi difficili, ieri si è scritto finalmente il punto decisivo riguardo alla questione del contratto d'affitto, come confermato da un comunicato della Fondazione. Per approfondire la questione, ne abbiamo parlato con il presidente (dimissionario) Cesare Salvadori, fautore della rinascita del Tempio granata.
"Cesare Salvadori, alla fine si è giunti ad una conclusione della questione affitto: qual è il Suo bilancio?
"Io l'ho detto in CdA: questo è un accordo che scontenta tutti. Come in molti contratti, si arriva a un punto di compromesso, poiché si è partiti da posizioni molto distanti. Il punto non è di incontro, ma di una sorta di lontananza concordata. Il Torino accetta, noi accettiamo, per il bene di tutti: lì deve allenarsi la squadra. Non per questo abbiamo rinunciato a principi base, poi abbiamo trovato degli equilibri. Ad esempio, abbiamo mantenuto fermi i 20 anni di contratto e le manutenzioni ordinarie e straordinarie a carico del Toro.
"A seguito dell'accordo, Lei ha annunciato le dimissioni da presidente della Fondazione.
"Avevo già anticipato (leggi QUI, ndr). Sono rimasto per dare stabilità ed evitare che ci fosse un vuoto istituzionale; le contrattazioni potevano prolungarsi per qualche mese di troppo, così ho deciso di restare sino alla firma.
"Come valuta, nel complesso, l'esperienza da presidente? Si sente un po' l'uomo che ha fatto rinascere il Fila?
"Sono orgoglioso io e tutta la squadra che ha fatto rinascere il Fila. Tutti hanno contribuito ad ottenere un risultato eccezionale. Fare un'opera pubblica in due anni è un grande risultato. Alla posa della prima pietra, il 17 ottobre 2015, non c'era niente. Abbiamo iniziato i lavori nella primavera del 2016, e nella primavera del 2017 i lavori erano ultimati. Sono davvero orgoglioso e fiero di ciò che è stato fatto.
"Quanto le tensioni per arrivare a questo accordo hanno influito sulle Sue dimissioni?
"Per nulla. Le avevo già preannunciate in tempi meno sospetti; continuo a dire che per fare le prossime fasi ci vogliono nuove competenze, nuovi entusiasmi e nuove energie. In artiglieria, dopo un po' che spari, ci vuole un cambio.
"Potremmo avere qualche dettaglio in più sul contratto? Ad esempio, ci sarà il bar.
"Si è parlato tanto del bar, ma per me era solo uno dei tanti argomenti. È chiaro che il bar deve esserci, e questo è stato detto e fatto, servirà sia durante i momenti pubblici sia come caffetteria interna. Ma ci sono cose più importanti: ad esempio, il canone dell'affitto sarà variabile. Man mano che la Fondazione completerà, grazie al canone del Torino e grazie a risorse proprie, anche le altre costruzioni, come la foresteria, e man mano che il valore del Filadelfia aumenterà, crescerà - seguendo una determinata formula - anche il canone richiesto al Torino.
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