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Finalmente un presidente vero

Redazione Toro News

Il lieto annuncio è arrivato e siamo tornati liberi dopo vent'anni di presidenze che definire indegne della storia del Toro è un eufemismo. Aspettavamo da tempo un presidente come Urbano Cairo, fuori dal giro della Fiat e senza...

Il lieto annuncio è arrivato e siamo tornati liberi dopo vent'anni di presidenze che definire indegne della storia del Toro è un eufemismo. Aspettavamo da tempo un presidente come Urbano Cairo, fuori dal giro della Fiat e senza rapporti con i nostri cugini che hanno fatto di tutto per annientarci, ma alla fine ne siamo usciti vincitori alla grande.Sono veramente contento dopo due mesi passati con il cuore in gola prima per la fideiussione e poi per colpa di uno strano personaggio che ci ha tenuto in ostaggio per venti giorni sapendo di non avere nessuna speranza di farcela e facendoci perdere tanti giocatori a causa della sua testardaggine. Veniamo a Cairo: quello che gli chiediamo è di dirci sempre la verità, anche se fa male, ma di operare secondo un budget che può permettersi e di non fare il passo più lungo della gamba, facendoci sentire partecipi dalla società. Ci piacerebbe che compiesse qualche gesto simbolico che per noi sono molto importanti, il primo fra tutti sarebbe quello di andare a visitare il Museo di Superga che saprà mettergli anche una carica particolare.A proposito degli stadi, noi vogliamo tornare ad allenarci al mitico Fila e far si che lì si possa costruire anche la nostra sede sociale e fare giocare le giovanili per inculcare ai giocatori fin da bambini il cuore Toro. A proposito della squadra dobbiamo cercare in questi pochi giorni di costruire una squadra dignitosa in grado di arrivare a gennaio non molto distante dalle posizioni di vertice, per poi fare delle correzioni in corsa che ci permetta di giocare una seconda parte di campionato in grado di lottare per posizioni importanti, anche se, per il primo anno, siamo già contenti di potere disputare il campionato. Nel più breve tempo possibile speriamo di tornare dove dobbiamo sempre stare, in serie A. Carlo Gribaudo