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Firmato ”per il Filadelfia”? In realtà…

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Qualche mese fa, indicativamente intorno alle prime settimane di campionato, stazionava sotto la curva Maratona un banchetto cui sedevano un paio di persone. Davanti a loro, una risma di fogli con stampata una tabella di quelle che si usano per le...
Redazione Toro News

Qualche mese fa, indicativamente intorno alle prime settimane di campionato, stazionava sotto la curva Maratona un banchetto cui sedevano un paio di persone. Davanti a loro, una risma di fogli con stampata una tabella di quelle che si usano per le raccolte-firme: e proprio quello era lo scopo; causa: “Giù le mani dal Filadelfia!”.

E, specie inizialmente, in tanti si sono recati ad apporre il proprio nome: d'altronde, l'appello era di quelli cui non si può resistere, e un gruppo di tifosi pensava fosse stato un altro gruppo ad organizzare il tutto, l'altro gruppo pensava fosse opera del primo, e così via.

Finché, guardandosi negli occhi, tutti hanno capito che non c'entrava nessun volto noto dello stadio. Anzi, nessun tifoso del Toro. Né di altre squadre: lo stesso banchetto si spostava di curva quando, sette giorni dopo, a giocare all'Olimpico era la Juventus: stessi fogli, in alto nella pagina l'appello non era quello per il Fila ma per la restituzione degli scudetti revocati in seguito alle sentenze di “Calciopoli”.

I più informati notarono che i fogli in questione non erano quelli previsti dal Comune per le petizioni. E si insinuò un sospetto: e se le firme raccolte venissero utilizzate per altri scopi? Possibile tanta palese meschinità, possibile carpire la buona fede della gente in maniera tanto spudorata, possibile approfittare delle cause più sentite per i propri fini personali? Ora la risposta è ufficiale: sì. E' possibile, ed è stato fatto.

Quelle firme sono state utilizzate dal signor Renzo Rabellino per presentare le proprie liste elettorali in vista della consultazione del 28 e 29 Marzo. E' costui un navigatore scafato delle acque della politica locale; creatore di svariate liste-civetta, dalla “Lista del Grillo parlante” per attirare i fans del famoso comico genovese alla “Lega Padana” imitazione di quella di Bossi, dalla lista Cota (intestata però non al leghista Roberto, ma a tale Nadia) a quella “Forza Toro”.

Ed eccola, la pietra dello scandalo: lo specchietto per le eventuali allodole granata, che non sanno di aver già contribuito a consentire a Rabellino di presentarsi alle elezioni, e di farlo con così tante liste. Svariate sono state le raccolte-firme da lui organizzate: “Per l'abolizione del canone Rai” ed altre cause, e vedervi affiancato il nome del Filadelfia fa male. E fa anche rabbia, molta.

Ora, alcuni degli ignari sottoscrittori di quei fogli (cui è stata tagliata, con un semplice colpo di forbice, la dicitura dell'appello per il Fila) si sono mossi: il tutto va ora in mano agli uomini di legge.