Flirtiamo con il destino

Trovo difficile scrivere di emozioni del passato in questo momento.Tra risate (amare) e imprecazioni  per gli eventi noti a tutti di ieri, mi chiedo come sia possibile che il Toro debba essere puntualmente coinvolto  in questioni grottesche  volte a destabilizzarne l’ambiente. Mi viene da urlare  dalla disperazione e preso da un moto di ribellione mi verrebbe da coinvolgere tutta la tifoseria del Torino per chiedere ad ognuno di costituirsi parte civile per i continui danni morali che subiamo da numerosi anni a questa parte : ma nei confronti di chi? Poi, penso che sia meglio rilassarsi un attimo e inizio a fare un giochino. Domani si gioca Lazio-Torino a Roma. E’ il giorno di San Valentino: 14 febbraio. E’ il giorno degli innamorati. Preso da curiosità, provo a sfogliare non la margherita, ma gli archivi storici delle partite granata per scovare se sia mai accaduto che le due squadre si fossero già affrontate nel giorno di San Valentino. Non procedo nella ricerca con metodo, ma salto da un annuario all’altro, così per caso, come se fossi sotto ipnosi. Al terzo tentativo, rimango di sasso. Campionato 1970/71, Lazio-Torino 14 febbraio, 1-0, gol di Chinaglia. Sono bastati 5 minuti di ricerca ed il giochino è già finito. A questo punto impreco nuovamente. Il mio desiderio consisteva nel trovare una coincidenza di date, ma con un risultato diverso, che fosse di buon auspicio per sabato prossimo. Inoltre, avevo del tempo a disposizione; non c’era tutta questa fretta. Eppure, ecco che si presenta beffardo il destino: ho capito contro chi dobbiamo costituirci parte civile, contro il destino, che si prende gioco continuamente di noi. Respiro profondamente, non vado oltre, preferisco non procedere più nella ricerca di altre partite. Dò solo un’occhiata veloce a cos’era capitato in quel campionato e  scorro i nomi dei nostri giocatori. Poi, guardando la classifica, scopro, con sorpresa, che la Lazio sarebbe retrocessa a fine campionato piazzandosi al terz’ultimo posto, mentre il Torino concluse il torneo salvandosi alla penultima giornata. Una risata isterica mi coglie all'improvviso. Chiudo l’archivio, con la convinzione che il destino prima o poi ci strizzerà l'occhiolino.