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mondo granata
di Giacomo Serafinelli
Buongiorno Toro...sono stazionarie le condizioni di Aldo Agroppi, colpito da infarto la scorsa settimana durante una diretta radiofonica. Piombinese, dunque toscano di mare, ma rigorosamente “di scoglio”, da non confondersi con i toscani “di sabbia” come il viareggino Lippi.
Proprio a quest'ultimo è legato uno spiacevole episodio che nessun granata ha mai dimenticato, soprattutto Agroppi, che ne è stato protagonista. Siamo nel campionato 1971/72, testa a testa Torino juventus. E' Aldo stesso a parlare, durante la presentazione del suo libro, nel 2005:
“A Genova, contro la Samp, stavamo sotto per 2-1, anticipo Battara di testa e segno. La palla è dentro di 20 centimetri e Lippi, evidentemenmte un segno del destino, la butta fuori. Ho ancora le foto e i filmati, anche se non c'era la moviola. […] Ma quello che mi dà più fastidio è che a distanza di tanto tempo continua a dire che la palla era fuori”.
Questo ci conferma due cose: la prima è che Agroppi è sempre stato sincero, costituzionalmente polemico (da bravo toscano “di scoglio”) e orgogliosamente antigobbo.
La seconda è che i gobbi, ancorché in nuce, non si smentiscono mai.
Ma ciò che Aldo non potrà mai dimenticare è il suo esordio con la maglia del Toro, perché quel giorno, alla gioia per la prima in granata, si unisce il tremendo dolore per la morte di Gigi Meroni. Di nuovo la Sampdoria sulla sua strada, stavolta sconfitta per 4-2. Quella sera, poi, la farfalla smise di volare, trasformandosi per sempre in una leggenda.
Ancora oggi, chi lo sente parlare capisce che Agroppi non ha perso il suo spirito battagliero e il suo atteggiamento rude ma sincero di chi non te la manda a dire. Appena può, anche quando commenta altre squadre, fa riferimento al Torino ricordandolo con amore e nostalgia, ed auspicando un pronto ritorno nel calcio che conta.
Ecco perché in un calcio di cartone, spalmato, sezionato e privato dell'anima, un calcio in cui l'amore per la maglia e il rispetto per l'avversario sono specie in via d'estinzione (vero Borghese?), a noi piace tanto parlare di Agroppi e della sua lunga avventura nel Toro.
Forza Aldo, ti aspettiamo in piena forma.
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