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Forza Rolando

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di Giacomo Serafinelli
Redazione Toro News

Buongiorno Toro...”I risultati incidono sul morale, Ventura ci ha dato la tranquillità per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Con lui tutto è cambiato: ci sacrifichiamo l'uno per l'altro e siamo messi nelle condizioni di esprimerci al massimo. Tanto di cappello per quello che sta facendo l'allenatore”.

Sono parole di Rolando Bianchi, parte di un'intervista rilasciata dal capitano l' 11 novembre a La Stampa.it.

Parole sacrosante, espressione di una grande consapevolezza: quella di far parte di un'orchestra perfetta, in cui il maestro insegna e dirige coinvolgendo tutti nel modo più opportuno.

In tutte le partite, compresa quella di domenica sera, in cui i nostri ragazzi erano stati invitati ad un incontro di lotta libera pensando di andare a giocare a pallone, il Toro ha imposto il proprio gioco, riuscendo quasi sempre a prevalere. Non c'è da montarsi la testa, il percorso (come dicevo ieri) è ricco d'insidie e bucce di banana, ma il nostromo Ventura, indefesso macinatore di chilometri con le mani dietro la schiena e la testa piena di pensieri, ha la formula giusta per farcela.

Quale formula? Direte voi. Beh, nessun ingrediente segreto, solo una solida idea di calcio e gli uomini giusti per applicarla. In casa o fuori non fa differenza, il Toro attacca e impone il proprio gioco. In più la giusta dose di psicologia: i giocatori, come  afferma lo stesso Bianchi, sono messi nelle condizioni ideali per esprimersi al massimo e quando subentrano dalla panchina hanno le motivazioni giuste per dare il meglio. In questo senso va un plauso a Pratali il quale, utilizzato una volta al mese ed avendo un avversario insuperabile nel suo ruolo quale il nazionale Ogbonna, tutte le volte che entra non lesina l'impegno e sforna buone (domenica addirittura ottima) prestazioni.

Per Concludere torno a Bianchi. L'unica volta che era stato espulso prima di domenica fu nel pomeriggio di Torino Lazio, quando i fischi dell' Olimpico lo mandarono in confusione. Da allora ha dimostrato di essere una bella persona oltre che un grande giocatore. Un capitano.

Sbagliare è umano, soprattutto se si è vittima di provocazioni reiterate. Forza Rolando, ti aspettiamo più forte di prima.