mondo granata

Frammenti

Frammenti - immagine 1
di Silvia Lachello
Redazione Toro News

Frammento n. 1 – Domenica 4 luglio 2010Sogno ad occhi aperti, ti dicevo, e va bene così: è un modo come un altro, è il MIO modo, per mantenere salda la Fede.Quella Granata, quella nel futuro e anche quella nel presente.E’ il MIO modo per darmi la possibilità di vacillare senza crollare e frantumarmi in così tanti pezzi che, dopo, sarebbe difficile – impossibile? – ricomporre.Che poi - a dirla proprio tutta - sognare a occhi aperti è solo UNO dei MIEI modi per non precipitare e diventare marmellata di pensieri.Faccio anche altro.Per esempio: penso (provo a pensare) con la mia testa, me ne infischio (provo ad infischiarmene) del tumulto che eventualmente mi circonda, guardo (fissa) al nucleo del Toro.Ma che cosa è mai il Toro?Non l’ho ancora capito... ma so che per quanto io mi allontani, vi faccio sempre ritorno e mi rendo conto di non essermene mai allontanata.Frammento n. 2 – Lunedì 26 aprile 2010Cerco di riassumere in breve (ah ah ah!) il mio sentire: è come quando uno dei miei figli, un amico, qualcuno a cui voglio bene, mi fa montare la rabbia, mi fa salire la emme al cervello, mi fa prudere così tanto le mani che parto in quarta pronta a mollare sganassoni e quando sono lì, davanti alla causa della mia rabbia, alzo le mani... e mi produco in un abbraccio.Perché gli sganassoni farebbero solo male.Voglio dire... se do una sberla in piena faccia a uno dei sopra elencati, che cosa posso ottenere se non un fastidioso formicolio al palmo della mano ed uno sguardo carico d'odio da parte di chi il formicolio ce l'ha sulla guancia?Roba inutile, roba inutile... la rabbia si scarica ma gli strascichi sono ben più pesanti.Meglio, molto meglio stemperare la rabbia dedicandosi ad altro: passeggiate, giri in bicicletta, levatacce all'alba per andare in collina (non una a caso, néh?), cattura di momenti sparsi con quell'aggeggio miracoloso che è la macchina fotografica... esistono tanti modi per scaricare la rabbia, alcuni si dicono, altri si fanno, semplicemente si fanno. I modi ci sono.Non vedo l'utilità di stare a rodermi il fegato.Sì, d'accordo: non necessariamente si ha il controllo sempiterno sulle proprie emozioni: non sarebbero tali, se fossero controllate.Però si può scegliere se macerarsi nell'autocompatimento dell'”eccoiolosapevo” o se uscire dal pantano di un atteggiamento mentale/emotivo disfattista (anche se supportato da indiscutibili dati di fatto).Cioè... fermo restando che esistono situazioni in cui è tutto un masticare amaro... perché aumentare il retrogusto così distante dal dolce, dal piccante, dal non-amaro?Frammento n. 3 – Domenica 8 febbraio 2009Ricostruire non è facile e va fatto con lentezza.Fuori da qualsiasi emozionalità.FUORI DA QUALSIASI EMOZIONALITA’.Siamo una Famiglia difficile da gestire: abbiamo fame, abbiamo sete, abbiamo male al cuore, abbiamo male alle gambe, fatichiamo a respirare, ci lamentiamo.Siamo anche orfani e nelle notti fredde (questa è siberiana) ci rannicchiamo uno contro l’altro per scaldarci un po’. Uno contro l’altro. CONTRO.E' una reazione normale e scontata: dopo un'alluvione anche una sola goccia di pioggia fapaura.Togli l'emozionalità e ti rendi conto che una goccia d'acqua è solo una goccia d'acqua e non una nuova alluvione.Frammento n. 4 – sabato 19 marzo 2011porca miseria non cambia mai nulla accidenti che voglia di spaccare tutto eppure non posso farne a meno ma chi me lo fare hey tu per caso sai dov'è finito il mio Toro ah non lo sai neppure tu e se non lo sai tu significa che tutto è davvero perduto meno male che c'è il derby benefico così ho un articolo in meno da scrivere perché non saprei di che cosa parlare anzi potrei lasciare la pagina in bianco sì sarebbe una buona idea ma verrebbe capita da pochi che due palle se scrivo tanto non va bene se scrivo poco non va bene se non scrivo del tutto mi leggono la vita e mi leggono la vita anche se scrivo tanto poco o niente mi leggono la vita e mi fanno i conti in tasca e vai a spiegarglielo che scrivo solo per passione e che dei riconoscimenti non me ne frega una bella cippa ma sono anche un po' idiota eh che cosa sto a preoccuparmi di quello che pensano gli altri se da sempre sono condannata ad essere libera libera nei pensieri libera nell'esprimermi e l'ho pagata l'ho pagata tante volte quasi tante volte quanto ho pagato l'essere del Toro che poi era bello essere del Toro voleva dire stare sempre ritti nonostante il Fato mettesse pesantemente il bastone fra le ruote eppure c'è una parte di me che mi fa pensare che questo sia l'ennesimo bastone fra le ruote ma ho paura ho tanta paura che questa volta siano finite le ruote e al tempo stesso vorrei che quest'agonia terminasse perché sono stanca sono così stanca che non mi intristisco più non mi arrabbio più nessuna emozione e non è neppure così perché il problema è che ho voglia di arrendermi a 'ste bastonate sulla schiena e fuggire ma so già che finirei per non farlo so già che farei come quando ero piccola e guardavo un film dell'orrore e mi mettevo le mani davanti agli occhi ma poi allargavo un po' le dita per sbirciare sì credo che mi metterei a sbirciare ma non mi sentirei a mio agio credo no non mi sentirei a mio agio ho bisogno di vedere e di toccare con mano la fine di tutto perché non può esserci altro che la fine e per elaborare un lutto è necessario vedere il cadavere coglierne l'ultimo respiro altrimenti altrimenti non lo so Dea che confusione che casino che orrore che schifo e che schifo a dire che schifo io so dov'è il mio Toro io lo so cavoli se lo so e non me lascerò portare via perché non me lo possono portare via avanti con le prossime bastonate ma sempre qui con la gola che si stringe miseria che male non ho manco voglia di dire che non merito tutto questo perché tanto qui sono e qui rimango e Granata sono e Granata rimango con tutto il livore e l'amore del caso e porca miseria non cambia mai nulla...Frammento n. 5 – Martedì 20 luglio 2010La verità ha sempre molte sfaccettature e non si possono mai conoscere tutte.Il Toro è nei miei neuroni, come un amico abbandonato in malo modo e poi ritrovato con dolcezza, per caso o per volontà (è sempre tanta, te l’ho detto prima...), come un messaggio ancestrale, come un profumo che si insinua nelle narici e non ti abbandona più.E’ sufficiente una sola persona a cambiare le sorti del mondo. Nel bene e nel male.Quella persona non sono sicuramente io, ma mi avvio comunque, come se fossi ubriaca, sul mio sentiero Granata.Mi avvio sul mio sentiero Granata ogni giorno, ogni giorno scelgo di percorrerlo. Nel bene e nel male.Trattandosi del Toro, non ragionerò con la testa.Forse la schiena si sta facendo più curva ma la testa... alta, sempre alta... a meno che... a meno che la schiena curva non mi costringa ad abbassarla.Bene: caricherò meglio.Frammento n. 6 –  Domenica 25 ottobre 2009Ora che il simbolo c'è vediamo di non perderlo.Vediamo di non spalargli letame addosso quando, come ho visto scritto da qualche parte e preferisco non ricordare dove, gli capiterà di non segnare.I bomber si fermano ogni tanto.I bomber sono esseri umani.Anche se strapagati.Il mio non è buonismo a tutti i costi... è solo che trovo inutile devastare senza soppesare, trovo idiota dimenticare di fare l'esame della propria coscienza e passare al microscopio continuamente la coscienza altrui come se si avesse l'onniscienza divina che permetta di farlo.Frammento n. 7 - Martedì 12 luglio 2011Caro Diario,dicono che rompere uno specchio porti sfiga.Rompere uno specchio porta solo frammenti.Alcuni di essi possono far male... metti che ti capiti di calpestarne uno, magari con il favore delle tenebre, mentre ti stai trascinando verso il frigo per cercare qualcosa che plachi 'sto calore e 'st'umidità... altri... oh be', i frammenti di uno specchio sono frammenti di uno specchio e, come dissi un po' di tempo fa, restituiscono semplicemente la stessa immagine moltiplicata.Niente male per delle cosucce che, teoricamente, dovrebbero solo portare sfiga o far male.Mi frantumo come uno specchio per acquisire forza e ricompormi per il momento in cui sarà necessario che sia integra.