Sabato 27 febbraio 2010, due e trentotto antimeridianeCaro Diario,brutta storia quando si perdono di vista l'obiettivo, le radici, l'identità.Si sta parlando molto di numeri in questi giorni, così tanto che la noia (profonda, becera, melmosa) si sta facendo strada prepotentemente.Meglio così, dai... quando mi annoio mi fermo e quando mi fermo ho la possibilità di pensare lasciando da parte l'impulsività e quando lascio da parte l'impulsività mi vengono le idee migliori.E dire che le idee sono già lì, come libri sugli scaffali di un'immensa biblioteca, tutte in fila, pronte per essere messe in pratica ma spesso si finisce per lasciare che si ricoprano di polvere.Sai che cosa succede quando i libri su uno scaffale si impolverano?Sembrano tutti uguali.Per cui sceglierne uno piuttosto che un altro non fa differenza.Apparentemente.Non posso credere che esistano persone così imbecilli da non domandarsi se una differenza, in realtà, vi sia.Non posso proprio crederci?Faccio male?E sì...Credo si tratti di un'errata gestione del panico.Sì, sì: è solo quello il problema.Che cosa fa un animale quando è impanicato?Corre in una direzione casuale con la mente annebbiata.Talmente annebbiata da non lasciare spazio all'istinto, al ragionamento. Tu mi dirai che gli animali non sono propriamente dotati di logica... ok, lasciamo da parte la testa e parliamo solo della pancia (no, non quella di Morello).L'istinto (la pancia) è generalmente la guida nei momenti di panico, è quella cosa che ti fa andare nella direzione giusta anche se in quel momento non sai che cosa sia giusto o meno.Ed esso, l'istinto, svolge il suo bel lavoro di 'direzionamento' solo se non si fa annullare dal panico.Il panico è subdolo: paralizza.E paralisi, spesso, non significa necessariamente immobilità, anzi... paralisi, spesso, significa muoversi disordinatamente, seguendo quello che sembra essere il sole ed invece è solo una palla di fuoco.Il fuoco è pericoloso.Ma va là.Sì, sì, proprio così.A quanto pare la tendenza del mondo (in generale) è quella di voler diventare martiri a tutti i costi per essere rimpianti (quando si muore diventiamo tutti ottimi soggetti).E non sto parlando del Presidente.Né di me.Per cui è meglio che vada a dormire se non voglio diventare un ottimo soggetto.Sabato 27 febbraio 2010, Padova-Torino 0-1Caro Diario,olé.Non dirò altro in merito.Però mi scappa da ridere.E allora rido.Con la solita lacrima appesa.Domenica 28 febbraio 2010Caro Diario,non amo molto le sorprese.Che ne so... le feste a sorpresa, per esempio. Le detesto. Mi infastidiscono.Però ci sono sorprese che si rivelano piacevoli, soprattutto quando sono conferme.Due su tutte: Morello e D'Ambrosio.E poi anche portarsi a casa tre punti.Be', in realtà questa non è proprio una sorpresa: giochiamo più sereni quando siamo lontani da casa.Come diceva Jovanotti? La casa dove posso stare, io voglio andare a casa LA CASA DOV'E'???E come dicevano i Soft Cell? They say that home is where the heart is but home is only where the hurt is...Quando c'è tensione sotto un tetto è più proficuo alimentare il dissidio oppure cercare compromessi distensivi?Come?Ah già... i compromessi distensivi non sono abbastanza duristi & puristi... roba da mollaccioni... ma NOI siamo duri, NOI siamo puri... NOI non siamo mai maturi, mi sa.Per fortuna domani è marzo: il mese della festa della Donna (lasciate stare le mimose sugli alberi lasciate stare le mimose sugli alberi lasciate stare le mimose sugli alberi), il mese in cui arriva ufficialmente la Primavera, il mese in cui Giulio Cesare ci lasciò le penne, il mese che vide i Beatles affacciarsi sul mercato discografico (ed era il 1963), il mese magico per il mister (è statistica, solo statistica...).Per fortuna domani è marzo: mese nuovo, vita nuova.Libero pensiero in libero stato ed anche libero martellamento di zebedei in libera fede calcistica, via... chi vuole autoinfliggersi martellate dove detto faccia pure, basta che si autoinfligga e non venga ad occuparsi dei miei zebedei (per quanto metaforici essi siano).Solo che mi domando: quando non ci sarà più nulla da martellare che cosa resterà da fare? Leggere un libro? Naaaaaaaaaa, troppo difficile...Scriverne uno? Ci sto lavorando: sono indietro rispetto a Cassano...Andare allo stadio a tifare una volta a settimana E BASTA? Troppo tardi...Lunedì 1 marzoCaro Diario,questa mattina volevo andare a fare foto a Superga.Volevo andarci presto.Volevo andarci quando c'è quella luce tra l'oro e il rosa delle mattine di quasi primavera.Ovviamente c'era una nebbia che si tagliava col machete."Classica sfiga granata", ha commentato il mio amico Carlo.Eh sì... la sfiga granata... che palle 'sta storia della sfiga granata... sfigato è chi lo sfigato fa, direbbe Forrest.Come sarebbe più semplice stare al mondo se ci fossero più Forrest Gump e meno blocchi di granito... come sarebbe tanto più semplice...Poi ti devo raccontare di quella signora dai capelli bianchi che ho incontrato andando a fare la spesa con i bambini e vedendo la mia sciarpa granata mi ha detto: "Oh... ma lei è del Toro, signora... anche io sono del Toro, sa? Io andavo a vedere il Grande Torino e andrei ancora allo stadio se le gambe non mi facessero strani scherzi... lei ci va? Continui ad andarci, ci porti i bambini... il Toro è il Toro, signora mia, e non ce lo porteranno via, non ce lo porteranno via... sono vecchia ma non sono ancora pronta per dire... AMEN..." e mentre parlava mi sembrava di rivedere i suoi occhi di ragazza entusiasta e poi di ragazza in lacrime e vedevo anche il fuoco, quel fuoco granata che a volte sembra un po' spento ma che - volendo - può tornare a brillare perché... perché... oh no, non adesso, non adesso...
mondo granata