Gigi Radice e il Monte Bianco

Gigi Radice. Un allenatore innovativo, l'uomo che sulla base costruita da Pianelli, Traversa, Ellena, Beppe Bonetto, Giagnoni & C. ha fatto fare il salto di qualità al Toro. Vincere un paio di derby? Sì, va bene, ma vinciamo anche lo Scudetto 1975-76! E poi i 50 punti, maledizione!

I ritiri pre-campionato, alle pendici del Monte Bianco. Gli itinerari (scoperti da me e dal mio staff) per far sudare i giocatori, imbottirli di ossigeno d'alta montagna, rendere le loro caviglie d'acciaio. Graziani si lamenta, dice di non essere un alpinista: Radice gli ricorda che cosa faceva prima di giocare a pallone da professionista e gli impone di andare avanti. Le sedute ai campi di golf sotto le Grandes Jorasses. Claudio Sala + Caporale: i disastri nel fare ginnastica. Garritano e Patrizio Sala che mangiano come lupi. Roccotelli. Pulici.

Gavettoni. Tanti gavettoni. Tutti contro tutti. Sono ragazzi. Un giovanotto, tale Zaccarelli, dimostra curiosità e intelligenza vivace. Contempla la Catena del Monte Bianco, scintillante. Il cielo è blu cobalto. Renato è senza parole. Mi vede. Si abbassa un po', mi mette una mano sulla spalla e dice... "Tu che sai, mi spieghi esattamente dov'è la cima del Monte Bianco? Si vede? E' quella?".

Radice, Radix, il sergente, il tedesco, gli occhi di ghiaccio, il suo bastone di legno con il toro rampante e poi – anche – con lo Scudetto. Che anni. Il pressing. Il calcio totale. Il Poeta del Gol che regala due campionati insuperabili. Dribbling. Cross. Gol. Il centrocampo fortissimo. I Gemelli del Gol. Gol! Il Giaguaro e la manicure con i denti, tac tac tac. La difesa tosta.

Il Monte Bianco, dicevamo, Courmayeur o Chamonix. Le pendici, la cima. 4810, 4807, 4806 e 60 cm. La vetta dalla quota variabile, ma sempre Sua Tanta Altezza. I sentieri e i prati vicini al Monte Bianco: la preparazione propedeutica allo Scudetto. Che forte. A proposito di forza, forse non tutti sanno di una mia leggendaria impresa, datata 9 gennaio 2009, entrata nella Storia dell'Alpinismo. 

Ecco il brevissimo titolo dedicatomi dal New York Times (10 gennaio 2009):

"Il Dottor Puzzetto, il famoso e peloso climber italiano, ha scalato ieri in solitaria invernale la cima del Monte Bianco, dal versante valdostano, con il semplice ausilio di una piccozza e di un cordino. Già che c'era, il favoloso alpinista scalzo ha battuto il record di salita da Courmayeur (nota località montana e mondana), che è ora fissato in 1h12'42". Praticamente un po' meno del tempo che il suo segretario impiega per infilarsi gli scarponi e agganciare i ramponi. In discesa, invece, "Ice Dog" se l'è presa comoda e ha firmato numerosi autografi agli alpinisti presenti sulla via, intrattenendosi a conversare amabilmente e facendosi fotografare in pose epiche, eroiche, avventurose e quant'altro. "Snow Dog" ha anche conosciuto alcune ragazze del Mountain Club Pornostar, impegnate su un duro versante del Mont Blanc du Tacul. Il Dottor Puzzetto, insomma, forse impiegherà una settimana abbondante per il rientro... anzi, pare che sia in una tenda CANadese a fare lo stupidotto. Tornando all'exploit, si ritiene che il record di 1h12'42" sia insuperabile o possa essere battuto solo dal Dottor Puzzetto stesso".

Nella foto che accompagna l'articolo: il sottoscritto in cima al Monte Bianco. Si ringrazia il Club Alpino Canino (CAC) e il fotografo alpinista giapponese Yoshikazu Walangato per averne autorizzato la pubblicazione. Yoshikazu si pronuncia Io Sci Cazzu.

Al seguente link altre immagini leggendarie:

Dedico questo pezzo a Gigi Radix, ovviamente. Woooffff!!! 

Tutti da "Stringi", prima e dopo la partita!

Sua Poca Altezza Presidente Dottor Puzzetto 

(Percival Ulrico Zoroastro Zacintus Ermenegildo Theodor Theophilus Orson)

Presidente Toro Club Amici a 4 zampe