Il fresco ritorno in serie A della formazione di Ventura ha riacceso l'entusiasmo dei tifosi granata in tutto il mondo, specialmente quelli sudamericani. Succede così che in Colombia, patria dei Toritos - la formazione di ragazzini che l'amico Giorgio Capirone sta cercando di autare col suo progetto a Cartagena, - i piccoli granata si presentano al torneo con due formazioni: ci sono 36 squadre al via, ma i Toritos non si fanno intimorire e partita dopo partita arrivano a guadagnarsi la finalissima con entrambe le compagini.
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Granata dal Sudamerica
Una finale Toro contro Toro, inevitabilmente finita ai rigori, che ha incoronato i piccoli granata e gli immensi sforzi di Giorgio e di tutti i volontari che quotidianamente seguono i piccoli Toritos nella cittadina sudamericana.Qualche chilometro più a nord, invece, la sezione Messicana dei ''Piemontesi nel mondo'', su idea della presidente Manuela Paterna, ha organizzato un derby tra la scuola calcio della Juventus di Pachuca, ed una rappresentanza del Toro composta dai giovani figli dei soci dell'associazione, rinforzata da tre elementi provenienti della scuola di calcio Milan di Cittá del Messico - dove esiste anche il Barcelona (nella foto il calcio di inizio della sfida).La sfida è terminata 4-3 in favore dei bianconeri dopo che nel primo tempo i granata erano riusciti a portarsi sul 3-2, ma al di là dei numerosissimi errori sottoporta, la consueta sfortuna cosmica del Torino si è concretizzata in due pali e due salvataggi sulla linea, che hanno favorito la rimonta della Juventus nel secondo tempo.
In quel di Pachuca si sta però lavorando per organizzare un'altra competizione, una Coppa Italia, con la partecipazione del Torino e della Juventus, con l'invito del Milan - il cui responsabile della scuola calcio è un tifoso granata - e la presenza di qualche altra squadra messicana.
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