Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli altri tifosi che leggessero. Gi autori si offrono infatti di condurre un dialogo aperto anche attraverso i commenti a pié di pagina; sarà pertanto possibile chiedere, osservare, affermare e anche criticare. Senza offese, illazioni e post incivili in generale, naturalmente.
mondo granata
Guardiamo al futuro
Oggi vorremmo approfondire alcuni aspetti del testo che abbiamo pubblicato la scorsa settimana.In primo luogo vorremmo ribadire in modo molto chiaro che nessuno di noi ha alcuna intenzione di mollare. Intendiamo andare avanti esattamente come abbiamo fatto sinora, mettendoci sempre i nostri nomi, le nostre facce ed assumendoci sempre ogni nostra responsabilità. Siamo però convinti che fosse necessario operare in modo differente.
Detto ciò, per quanto non emerga in alcun punto del testo, alcune persone hanno ritenuto che fosse nostra volontà andare a creare un nuovo Toro, destinato a ripartire dal calcio dilettantistico, in alternativa al Toro (oggi cairese) nella quale non ci riconosciamo più.E’ valido il concetto di alternativa, ma non evidentemente al Toro, ma a cairo e alla sua cairese, al suo modo di gestire la società e alla cancellazione nella sua “cosa” di tutto quanto ha rappresentato e rappresenta i valori del Toro.
Nella cairese, noi come moltissimi altri tifosi granata, non ci riconosciamo. Quindi abbiamo deciso di cercare di preservare quelli che sono l’etica e i valori del Toro e dei suoi tifosi dalla “normalizzazione” cairota.L’obiettivo, infatti, non è quello di cercare di costruire un Toro nuovo, ma come era evidente nel nostro testo, andare a cercare il nostro Toro (il Toro di tutti), che nella cairese non è più rappresentato. In pratica preservare quei valori nei quali ci riconosciamo e trasmetterli a quanti più potenziali tifosi del Toro di domani. Per farlo, evidentemente abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, ed in particolare di tutti quei genitori (e tanti già ci hanno dato il loro sostegno) che vorranno impegnarsi a dare ai loro figli qualcosa in più del nulla che la cairese può dare loro.
La cairese, oggi, è assimilabile ad una qualsiasi modesta squadra italiana, senza nulla di meno o di più. Quello che non può stare bene ai tifosi granata, a nostro avviso, è proprio la “normalizzazione” del Toro a qualsiasi altra realtà. Per noi il Toro è diverso e tale deve restare.Prima o poi cairo se ne andrà. E’ fondamentale che i tifosi granata facciano in modo che con lui porti la cairese e tutto quanto rappresenta, in modo da liberare finalmente il Toro. Perché il Toro possa tornare Toro è però necessario che qualcuno ne mantenga vivi i valori e le prerogative. Questo qualcuno di certo non sarà cairo. Questa incombenza spetta pertanto a tutti noi tifosi granata, senza distinzione.
Questo, alla fine è il vero obiettivo. Andare a costruire qualcosa che possa sopravvivere a cairo ed alla cairese e che possa essere linfa per il Toro di domani.
Crediamo che si possa essere in accordo o no con le nostre posizioni. Ma sul fatto che oggi solo i tifosi granata possano essere coloro che perpetrano lo spirito del Toro, tutti si possa essere d’accordo.Su come fare ciascuno può avere la propria idea.
La nostra è quella che stiamo esponendo e che approfondiremo nel corso delle prossime settimane. Lasciare lo stadio è stata una scelta meditata, sofferta e dolorosa, ma se si è fermamente convinti di qualcosa è necessario trovare la forza di fare scelte come questa.
Potrà piacere o non piacere, ma è una strada che noi e tanti altri tifosi abbiamo deciso di percorrere. Ciascuno ha la possibilità di proporre la propria strada, l’importante è trovare il coraggio di non appiattirsi, non assuefarsi al “nulla” che propone cairo.In conclusione desideriamo ringraziare tutte quelle persone che in seguito alla pubblicazione del comunicato della scorsa settimana ci hanno manifestato la propria solidarietà in varie forme. Sia coloro che hanno approvato il comunicato e che con l'affetto dimostratoci ci hanno commosso. Sia manifestando l’apprezzamento, se possibile ancor più grande, a chi pur non condividendo il comunicato o condividendolo solo in parte, ha innescato con noi una dialettica interessante e costruttiva, che potrà portare una crescita reciproca e magari un ulteriore affinamento delle rispettive idee.
Ci hanno invece un po’ fatto sorridere alcuni tentativi di diffamarci e ingiuriarci comparsi qua e la in rete, basati su affermazioni completamente inesistenti. Crediamo non valga nemmeno la pena entrare in dialettica con queste persone, in quanto farlo non comporterebbe contributo alla causa di alcuno.
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