di Silvia Lachello
mondo granata
Hey, tu… con quella sedia…
Buongiorno Toro... quell’universo, quell’universo che a volte è racchiuso in un rettangolo verde, ma più spesso si spande fino a vette, a profondità, a distanze impensate.Quell’universo di nome Toro.Quell’universo non delimitato da confini, quell’universo senza tempo, quell’universo che "Hey, c’è il Mondo che ha bisogno di tifo", quell’universo che "Alziamo tutti la sedia per il Mondo!", quell’universo che "Sono guarito, ora posso dirlo."Mi era successo, tanto tempo fa, di dover alzare la sedia per un’Amica, una specie di Compagna di Viaggio. E poi un giorno mi aveva scritto alcune semplici parole:"Da qui e adesso, non è che una donna intenta a tagliare una grossa fetta di poesia nel pane caldo dei giorni." Sono guarita.Da qui e adesso, non sei che un Uomo intento a tagliare una grossa fetta di poesia nel pane caldo dei giorni, Emiliano: vorremmo accomodarci vicino a te, intorno a questo tavolo che si chiama Toro, e fare un uso diverso di tutte le sedie con cui abbiamo minacciato il cielo e il cielo ci ha dato ascolto, sì: lo ha fatto.Quindi: per oggi voglio dimenticare che domenica sera ho visto in campo:- uno dei Ragazzi, nella fattispecie: il Capitano, venir maltrattato reiteratamente;- il medesimo reagire all’ennesima pestata di coda, non già come competerebbe ad un Capitano, bensì ad un essere umano.Morale della favola(ccia): tre giornate di squalifica. Apperò.Sì, per oggi voglio dimenticarlo, così come voglio dimenticare gli illeggibili tabelloni del Comunale... ma ci ritornerò sopra, avrei davvero il piacere di sviscerare più approfonditamente certa mia incomprensione di parte del mondo... già parte del mondo... e il Mondo è tutto intero: c’è di che essere felici per qualche secolo, sì.Intanto andiamo verso la prossima sfida: siamo pronti, nonostante tutto e nonostante tutti.Che sia una settimana serena, Sorelle e Fratelli!
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