- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
mondo granata
di Ermanno Eandi
Lo vedi, è emozionato, per lui è uno di momenti più belli della sua vita. Ha fatto circa mille chilometri, ha assistito con mesta tristezza a Torino-Chievo ed ora è qui, davanti alla leggenda, all’ultimo superstite del Grande Torino: Sauro Tomà. Lui è Carlo Pepe, il presidente di Taranto Granata.“È il momento più bello della mia vita – esordisce Pepe – non riesco a descrivere la gioia, sono emozionatissimo. Per noi di Taranto Granata è un onore essere qui”.Tomà introduce il tifoso pugliese affabilmente a casa sua, lo accompagna nella sancta santorum della sua vita granata, gli mostra i preziosi cimeli e gli parla di quando il Toro era veramente il Toro.“Il Toro, pur togliendomi barbaramente la gioia di giocare con i miei compagni mi ha dato tanto – afferma Tomà – avrei potuto tornare a Spezia, ma sarei stato un vigliacco ad allontanarmi da loro, così sono rimasto a Torino, vicino ai miei amici. Così tutte le mattine passo davanti al Fila e li saluto. Ciao Valentino, ciao Valerio e tutti gli altri. Sono sempre con me e io con loro”.Carlo Pepe, si disseta alle parole dell’antico campione, mentre i suoi occhi si tuffano nei antichi e preziosi cimeli pregni di fede granata.Dopo arriva il momento culminante, il nobile tifoso, dona con immensa soddisfazione una splendida targa commemorativa al suo eroe. Sauro, accompagnato dalla sua preziosa figlia Danila è commosso, un’irreale atmosfera di mistica gioia si spande nell’anima dei presenti.Infine l’addio, Pepe colmo di gioia e d’orgoglio lascia la casa ricco nell’anima, tornerà a Taranto felice, di aver conosciuto una persona meravigliosa e aver vissuto un attimo indimenticabile di eterna felicità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA