Giovedì 15 ottobre 2009, notteCaro Diario,quando un popolo perde la memoria della propria storia ciò significa che la decadenza è consolidata e che (forse) non si può più tornare indietro.Alcuni non ci han fatto caso, alcuni si sono dimenticati, alcuni avevano altri pensieri, alcuni avevano altri pensieri ma erano pensieri indirizzati verso la critica fine a se stessa perché essere costruttivi è diventato qualcosa a cui opporsi per partito preso (o per abitudine), alcuni... alcuni si sono dimenticati che quarantadue anni fa volavi via, Gigi."Ci sono cose più importanti a cui pensare!" mi ha detto Luca... complimenti Luca: sei un genio. Un genio del male. Si dà il caso che pure io viva su questo pianeta, si dà il caso che pure io mi arrabatti per trovare qualcosa di positivo alla fine della giornata, qualche cosa che mi dia lo spunto per dormire serenamente, per trovare le forze per il giorno dopo.Le date, certe date dovrebbero far parte del nostro cammino con la stessa naturalezza con cui sappiamo che giorno della settimana è.Sai, Caro Diario, io non ricordo quando volò via la Farfalla Granata, avevo due anni.Ma avendo vissuto già nell'età della ragione la morte di Capitan Ferrini, posso immaginare quale aria si respirasse in casa ed in città.Quel silenzio, quel tentare di fare un sorriso con la sottile e tagliente devastazione interiore che l'ingiustizia perfidamente regala.La pesantezza del vivere, insomma.E poi, dai... come si fa a dimenticare? Il quindici di ottobre arriva sempre uguale: un po' di nuvole in cielo, l'aria che si fa più fresca, le foglie secche che scrocchiano sotto i piedi. Si sente nell'aria, si sente nell'aria che si tratta di un giorno in cui ricordare/riflettere/meditare è naturale come respirare.Hai mai pensato che respirare è una cosa così naturale che non ci si fa neppure caso? Come se fosse scontato, come se fosse dovuto... secondo me se si facesse più attenzione al fatto che il respiro non è una cosa poi così ovvia si apprezzerebbe di più il fatto di saperlo fare. Non so se mi spiego.Ultimamente non so mai se mi spiego.Ma almeno ci provo.Senza sbraitare.Senza insultare.Senza prendere posizione in nome di altri.Metto una parola dietro l'altra tentando di seguire un percorso logico con una spruzzata di emozioni qua e là e spero di trovare comprensione.Nel senso di essere compresa, nel senso di accendere eventualmente risposte, nel senso di dialogare.Sto divagando...Ciao, Gigi, grazie... come dice Paolo: è stato meglio averti avuto e perso che non averti avuto affatto. Aggiungo: e se non ti avessimo avuto e perso forse saremmo più superficiali... difficili le parole intorno ad un giovane che muore, difficili.Venerdì 16 ottobre 2009, seraCaro Diario,il paragone irriverente l'han già fatto altri, oggi lo faccio anche io.Gas lo ricorda, Gas si muove in modo da farlo ricordare, Gas oggi si è fatto male e quindi è chiaro che non potremo schierare in campo né lui, né Gigi, né Pulici, né... faremo con quello che abbiamo, ecchecchips... anche io non ero in forma smagliante quando sono rimasta incinta eppure ho fatto due capolavori, tié.Sabato 17 ottobre 2009, primo pomeriggioCaro Diario,è un normale sabato di partita.Che cosa ti dicevo qualche giorno fa? Andiamo ad Ascoli a prenderci tre punti.Andiamo? Andiamo.Sabato 17 ottobre 2009, sera, Ascoli-Torino 1-2Caro Diario,e per oggi è fatta.APERTE VIRGOLETTE:- Sì, abbiamo vinto ma è vergognoso che uno come Bianchi si mangi quel che si è mangiato...- E quello sarebbe un Capitano? Che se ne torni da dove è venuto...- Lenti, inconcludenti, vergognosi...- D'ora in poi tiferò per il Frosinone...- (Varie ed eventuali di dubbio gusto e spesso sgrammaticate)CHIUSE VIRGOLETTE.Quel che c'è fra le virgolette non è parto della mia fantasia. Quel che c'è fra le virgolette è quel che ALCUNI dicono. Quel che c'è fra le virgolette è tirare il sasso e nascondere la mano.E io? Io non nascondo mani, faccia, nome, pensieri, intenzioni: l'obiettivo era prendere tre punti? Obiettivo raggiunto. Punto.Sì, certo, ovvio... mi piacerebbe vedere qualcosa di più... ma a volte conviene monetizzare senza preoccuparsi del fatto che si tratti di monete da due euro piuttosto che da un centesimo. Se alla fine del conteggio la cifra è tonda, la cifra è tonda, senza se e senza ma.E di nuovo penso che, a modo suo, il nostro Rolandone stia dando esempio di una filosofia di vita che in molti sembrano aver dimenticato: crederci, crederci anche quando SEMBRA IMPOSSIBILE, rallentare il passo ma non perdere d'occhio quel che accade perché anche se sembra che tutto sia perduto non si sa mai... ed allora si può volare, si può correre, si può tentare, si può vincere.Domenica 18 ottobre 2009, mattinaCaro Diario, riprendo il discorso di ieri.Stavo dicendoti di quella filosofia di vita che a volte ci sfugge di mano perché stiamo a litigare pure sulla sfumatura del termine con cui la definiamo.Ad ogni modo... che cosa ci sta (ri)insegnando Rolandone?Il Granatismo.Ed anche il Tremendismo.Quasi quasi avrei voglia di inventare una parola nuova: il Rolandismo. Olé.Voglio pensarci ancora un po'... intanto ti lascio un po' a riposo, Caro Diario, perché ho bisogno di silenzio, ho bisogno di dedicarmi alla memoria, a me... non voglio unirmi al chiacchiericcio, non ora.
mondo granata