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I Cento Passi

Redazione Toro News
di Steve Della Casa

I cento passi" è un bel film di Marco Tullio Giordana dedicato a Peppino Impastato, il giornalista ucciso dalla mafia nel 1978 del quale ricorre in questi giorni l’anniversario. Racconta con precisione quello che faceva Peppino: il suo stile irridente, la radio libera attraverso cui dileggiava il potente mafioso locale, il contrasto con il padre che di quel mafioso era uno degli uomini di fiducia. Peppino viene ucciso proprio perché non si limita ad accusare il potente mafioso locale, a svelare i suoi interessi nel traffico di droga e la connivenza con il potere politico. Lo prende anche in giro: e questo, per un cosiddetto “uomo d’onore”, è troppo. Cento passi separavano la sua casa da quella di don Tano Badalamenti: una distanza veramente breve, ma due mondi completamente diversi.Invece non è tanto breve la distanza che separa Torino da Modena. E’ vero che di granata ce ne sono in tutta Italia (io per esempio vedo spesso la partita con quelli di Roma Granata, in una pittoresca bocciofila nella periferia di Roma). E’ però altrettanto vero che la maggior parte è arrivata da Torino. Ebbene, a Modena eravamo più noi di quelli locali. Non capita tanto spesso. Questo è il tifo che mi piace. Poi, anche se qualcuno la settimana scorsa ne dubitava, la partita è stata divertente davvero. Unica nota l’arbitro: a noi non ne passava una, agli altri si. Per sperare di finire la partita in 11, forse dovremmo prendere Camoranesi, visto che a lui si perdona tutto. Ma forse è meglio che stia dove è. A proposito di fascino per il crimine, c’è una città che ha due squadre che entrambe hanno avuto un certo dirigente oggi radiato. Una tifoseria lo acclamava a gran voce dopo l’ennesima purga dal Parma, l’altra lo fischia appena va in tribuna. Anche in quel caso i passi non sono più di cento. Ma la differenza, per fortuna, c'è.