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I cinque giorni del Toro

I cinque giorni del Toro - immagine 1
di Silvia Lachello
Redazione Toro News

Mercoledì 9 giugno 2010, alba Caro Diario, ho provato a chiudere gli occhi per tutta la notte. Ci ho provato davvero: niente da fare.Sarà un giorno lungo.Uno dei tanti.Lo affronto, via... ho scelta, d'altra parte?  Mercoledì 9 giugno 2010, quasi giovedì, Toro-Brescia 0-0 Caro Diario, è stato terrificante.Terrificante andare a vedere una partita di calcio ed assistere a... non so neppure come chiamarlo. Incontro di wrestling? Simulazione di svariati tentativi di pestaggio? La messa in scena di un folle massacro finemente architettato e di cui solo alcuni avevano letto il copione?Non lo so.E poi andare in gol, abbracciare Sabrina, sentire l'urlo di gioia della folla che si spegne e capire.La consapevolezza non è sempre una bella cosa.Non è una bella cosa quando ti taglia le gambe a metà.Non è una bella cosa quando ti taglia il cervello a fettine sottili sparpagliandole per l'universo.Non è una bella cosa quando ti fa pronunciare la parole: "E che cosa deve ancora succedere adesso?"Si spegne l'urlo di gioia della folla e quell'urlo è anche il tuo.E' un rincorrersi di "Cosa???", "Perché???", "Nooo..."Ti si spalancano gli occhi e le gambe si fanno molli e se rimani in piedi è solo perché senti una rabbia cieca montare dalle viscere della terra e la terra sei tu e sei appena uscita viva dal Big Bang.E ti viene voglia di sangue, metaforicamente e anche no, ti viene voglia di sangue.In campo ne è già stato versato, può capitare, anche se...Niente: ti viene voglia di sangue ed è normale e terrificante al tempo stesso.Terrificante.Tutto inizia e finisce in una parola e la parola è: TERRIFICANTE.  Giovedì 10 giugno 2010, giovedì lungo, lunghissimo Caro Diario, ieri ho speso tante, troppe, tutte le mie energie.Chiedilo a Marco e alla sua pazienza inesauribile.Chiedilo ai miei figli, trascinati nell'antistadio per motivi organizzativi-familiari E per vedere una cosa grande. By the way, ho notato con somma gioia e nessun stupore che i due pargoli erano a loro agio: giocavano. Bene.Chiedilo a quel Fratello con cui ho litigato allo stadio ma, a ripensarci ora, mi/gli viene da ridere perché abbiamo litigato per la tensione accumulata nei giorni passati.Chiedilo a Mauro e al suo abbraccio spaccavertebre ("Fuori dallo stadio c'era anche Mauro con un sorriso che andava dal Fila alla Luna", cit. myself).Che cos'è successo ieri sera, in definitiva?Cerco di farla breve (che burlona!). Uscita di casa già in assetto da curva: scarpe comode, maglietta Granata, quella con il volto di Capitan Valentino.Ufficio.Recupero figli.Ricerca parcheggio allo stadio.Le telefonate, in un crescendo di voci spezzate dalla tensione.Saluti, abbracci, incontri, la birra di Cristina, la foto per Paolo, un cappellino Granata nuovo per me, foto, tante foto, quante foto!Poi la partita.Hey, ma quella è una gomitata.Ca§§o, sanguina.Le curve: una bolgia. Era ora.Gooooooooooooooooooooooooooollll!!!No. Non era gol.Esausta.Cioè... credevo di essere esausta.In realtà ero incazzata come un cane rabbioso.E per essere incazzati come cani rabbiosi serve energia. Tanta.Evidentemente ne ho. Dopo pranzo, la mazzata.Suona il cellulare."Devo darti una brutta notizia..."Smetto di respirare ma riesco a dire: "Che cosa succede?""L'hanno squalificato, hanno squalificato Bianchi..." Dopo la mazzata, il tam tam.Incredulità, rabbia, pugni contro i muri, urla verso il cielo. Dopo il tam tam, una telefonata.Luciano.Lui dice di no, ma io so che è così: gli ho sfondato i timpani.Gli ho riversato nelle orecchie tutta la rabbia di essere del Toro.Grazie per aver accolto e raccolto il mio tsunami Granata, che era anche il tuo.Se fosse stato possibile far confluire, accumulare e conservare tutto quello che si agitava in NOI in quel momento, non ci sarebbero più stati problemi di approvvigionamento energetico per tutto il pianeta Terra. Per secoli e secoli. Energia pulita, oltretutto. Zio cane. E ora che si fa notte, ora che si fa notte... non so se riuscirò a dormire, ma tant'è...  Venerdì 11 giugno 2010, mattina Caro Diario, alla fine ho dormito.Avere la coscienza pulita (o Granata: fa lo stesso) aiuta.E adesso aspetto che passi la mattina, poi andrò a pranzo e dopo... dopo vedremo.  Venerdì 11 giugno 2010, pomeriggio Caro Diario, uno dei pomeriggi più allucinanti della mia esistenza: non passa.Non passa ed è silenzioso.Le ore si snocciolano, una dopo l'altra, e nessuno sa se l'incipit di ZIO CANE sia la quarta o l'ultima lettera dell'alfabeto.Che poi... è proprio brutta la parola CANE? Boh. Niente.Non succede niente.  Venerdì 11 giugno 2010, sera Caro Diario, è andata: ci hanno dato il contentino.Appena l'ho saputo, ho chiamato gli Amici, quelli che erano lontani dalla rete, quelli che la rete manco sanno che cosa sia."Ricorso accolto, Bianchi c'è, ci sentiamo dopo."Che esaltazione!Ma anche... ma anche altro.Ho parlato a lungo con Mauro DOPO.Gliel'ho detto, gliel'ho detto che ci hanno dato il contentino.Ero furibonda.Gridavo.Forte.Forse dovevo solo scaricare un po' di tensione.Ma anche no.Il contentino.E' come se da anni, ANNI!, mi accadesse lo strano fenomeno di poter leggere le pagine di un libro chiuso, chiuso con un lucchetto, un lucchetto arrugginito, un lucchetto che scotta: chi tocca muore.Il contentino ha dissolto il lucchetto e le pagine sono diventate finalmente visibili.E sai che cosa c'è scritto sopra?[modalità complottista ON] C'è scritto che il Toro dà fastidio. Non so a chi, non so perché. Ma dà fastidio. E dal momento che il Toro sono ANCHE io, il fatto di sapere di dare fastidio mi Granatizza ancora di più. Ci hanno dato il contentino: il Capitano giocherà. Basterà? Forse sì. Ma se non vogliono (ripeto: NON SO CHI) che basti, non basterà. [modalità complottista OFF]Bon, vado in riva al Po: magari vedo passare il cadavere del mio nemico (un intero cimitero, altro che...).  Sabato 12 giugno 2010 Caro Diario, taccio.Le luci sul fiume erano confortanti.  Domenica 13 giugno 2010, notte fonda, quasi lunedì Caro Diario, rimarrà sempre un mistero come siamo riusciti - tutti quanti, nessuno escluso - a passare attraverso la tempesta di sabbia di questi giorni senza cadere in pezzi, sbriciolati dalla violenza dei colpi.Oh be', sì... qualche frammento è rovinato a terra, ma quanto siamo bravi a ricomporre il puzzle, noi... e lo facciamo a occhi chiusi.Se siamo ancora qui è per Amore.E anche perché siamo supereroi.Supereroi.Bambini.Animali.Siamo belli, sai? Spero che continuiamo a saperlo anche NOI.Lunedì 14 giugno 2010 Caro Diario, non ho voglia di parlarne.Che cosa dovrei/potrei dire ancora?Ah, sì… due cose:1) forza Toro2) da quando si può comprare l’abbonamento?  Martedì 15 giugno 2010 Caro Diario, piove. Certa stampa ha dato il via alla giostra delle panzane… a volte mi domando se alcuni organi di informazione siano finanziati dalle case farmaceutiche… con tutta l’ansia che scelgono/decidono di scatenare (e ci riescono pure)… tonnellate di ansiolitici, cardiotonici, calmanti vari… è solo una domanda, eh? Poi ti devo raccontare del mio amico francese Hakim che, fino a qualche mese fa non sapeva assolutamente che cosa fosse il Toro ma già odiava la giubbbe: certe verità superano agevolmente le montagne.Un giorno ne abbiamo parlato per caso (ma il caso non esiste…) e da allora Hakim segue il Toro sul sito della “Gazetà”, come dice lui e vuole saperne sempre di più, sempre di più. Come ti ho appena detto, certe verità superano agevolmente le montagne, nel bene e nel male.Devo raccontarti che oggi ho spedito ad Hakim la sciarpa Granata che mi ha chiesto e vorrei essere là quando la riceverà… e poi ti devo raccontare della campagna acquisti del Toro, la campagna acquisti pianificata dalla Stefi, da Marco, da Vale, da Laura, da Gabriele, da Paolo, da Pino… abbiamo le idee chiare, NOI. Testa bassa e caricare.Adesso, sì: ADESSO.