I due marescialli” è un film diretto da Sergio Corbucci a partire da un soggetto pensato da Totò. C’è un ladro che si veste da prete e un ufficiale dei carabinieri: il primo è Totò, il secondo De Sica che come carabiniere si era già fatto notare in Pane, amore e fantasia. Soprattutto c’è l’8 settembre, con tutto il disorientamento che ne consegue. I due sarebbero nemici, ma hanno una cosa in comune: l’umanità. E così nell’Italia a pezzi e spaccata in due Totò e Vittorio mettono da parte i vecchi rancori e scelgono di stare con chi è perseguitato (una ragazza ebrea, un giovane partigiano, un soldato americano) anche perché i perseguitanti (il federale fascista, l’ufficiale nazista) sono davvero pessimi. Sono vigliacchi ma non temono di affrontare la morte. Si salvano per miracolo e riprendono la vita di prima, con De Sica che si accorge di un nuovo furto e insegue Totò di nuovo travestito da frate urlando “Domenicano! Domenicano!”.Il buon senso ci dice che conviene aspettare con calma e avere fiducia. Due mesi fa molti (in tribuna e nei commenti) dicevano che Lerda non capiva niente e che Petrachi era un fallito, esaltando magari il Novara. Beh, si è visto come sta andando a finire. Conviene avere calma anche per la campagna acquisti. Con i peones dell’anno scorso (e tra questi c’era anche Garofalo, uno davvero di categoria superiore) abbiamo quasi fatto il miracolo, quest’anno avendo girato la boa con 6 punti in più potremmo davvero farcela. Basta stare tranquilli e uniti. Per quanto riguarda le soddisfazioni, già ne stiamo avendo molte. Guardate i gobbi per esempio, sette goal in tre giorni, goduria per gli occhi. Adesso che non modificano più il fuorigioco per fare segnare Trezeguet, adesso che Chiellini non si batte più il petto per un goal anche quello in fuorigioco, adesso anche loro hanno scoperto che cosa vuol dire giocare a poker senza avere le carte segnate. Domenicani, anche loro.
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