I miei primi 40 anni

Buongiorno Toro...Arrivano invariabilmente nella nostra vita quei momenti in cui si fanno bilanci della propria vita. Ci guardiamo indietro e riflettiamo su ciò che abbiamo realizzato, chiedendoci se sia stato tutto positivo e se nel compimento dell’impresa abbiamo fatto del male a noi stessi o a chi ci sta vicino. Sono questi i momenti in cui ci si accorge di aver tralasciato qualcosa o qualcuno nella nostra personale ricerca della felicità, perché abbiamo dedicato così tanti sforzi ad essa da aver perso di vista persone e altri interessi, e ci chiediamo con curiosità se forse non sarebbe stato meglio concentrarsi su altro, in particolare in quei casi in cui il nostro impegno è stato vanificato…Personalmente, non rinnego nulla e trovo che sia abbastanza inutile farlo: indietro non si torna. Piuttosto, se abbiamo commessi errori, meglio cercare di imparare da essi ed evitare di ripeterli… quantomeno, commettiamone di differenti, così da dare almeno una parvenza di fantasia nel caos, eheheh! So di aver sempre messo tutto me stesso (faccia compresa) in ciò che ho fatto e so che talvolta non è servito, perché esistono anche gli altri e non sempre interagiamo con persone animate da intenti comuni, e questo purtroppo è successo anche in ambito granata, anche se l’amore per il Toro (che è l’unica eredità positiva lasciatami da mio padre) mi ha fatto conoscere persone stupende…Questo è il punto da cui riparto oggi, a quarant’anni, senza paura e con la convinzione che la pervicacia, il buon senso, e il rispetto verso gli altri mi porteranno talvolta ferite dure da lenire, ma certamente mi permetteranno di guardare al futuro con positività, e se riuscirò a vedere ancora uno scudetto e una coppa Italia sarà tanto di guadagnato, ma il guadagno maggiore sarà vedere con la maglia granata uomini e non caporali… Avanti tutta, Toro!