Buongiorno Toro...Nell'opera di Leoncavallo, il protagonista Tonio è un attore gobbo (toh, combinazione!) che, attraverso le maschere della commedia dell'arte, spiega agli spettatori la differenza tra realtà e finzione, tra sentimenti falsi e sentimenti veri...Generalmente, quando dico "bianco" intendo "bianco", e non "rosso", "giallo", "verde" o altro: intendo proprio "bianco"! Non è un mio vezzo da primadonna, credetemi: si chiama REALTÀ, ma forse qualcuno vive talmente tanto nel virtuale da non capire più cos'è reale. O forse qualche persona è "busiarda", come si dice in piemontese... Angelo Ogbonna non è arrivato ieri dall'Uzbekistan: il ragazzo è italiano e si esprime perfettamente, come abbiamo potuto constatare in tante interviste, perciò trovo alquanto difficile che le sue parole siano incomprensibili. Trovo ancora più difficile che un semplice "Basta" possa essere interpretato con "La giubbentusse è una grande squadra". So ciò che dico: fino a prova contraria, di mestiere faccio il traduttore...Dietro un'interpretazione di questo genere, ci sono forse problemi di udito o di comprensione? Oppure ci troviamo di fronte a uno scrittore in erba, in grado di estrapolare un intero racconto da una semplice parola? Io gradirei che questo Maestro (mi si consenta la maiuscola) possa ancora esprimersi in codesto modo in futuro, così che a noi poveri scribacchini di avvenimenti granata da quattro soldi sia concesso non tanto imitare una scrittura così aulica perché ciò non è umanamente possibile, quanto poterci abbeverare a cotanta fonte di sapere più e più volte...Fratelli, credetemi se vi dico che, davanti a suddetto ingegno sovrumano, mi sento ancor più inadatto a impiastricciare questo foglio virtuale. No, in futuro non leggerò le parole del Maestro... Anzi, non leggetele neanche voi: non ne vale la pena.
mondo granata