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Il calcio sulla punta delle dita

Il calcio sulla punta delle dita - immagine 1
di Giacomo Serafinelli
Redazione Toro News

Buongiorno Toro...i lettori un po' più grandicelli sanno quello che voglio dire: non c'è videogame che tenga, il Subbuteo è stato il più bel gioco sul calcio che sia mai stato inventato. 

Le squadre, poi, erano fantastiche; ognuna aveva la sua scatola con scritto sulla costola il nome di una società e lo stemma. Mi ricordo le confezioni impilate una sopra l'altra dal giocattolaio: ognuna di esse nascondeva i nostri beniamini in miniatura. Le aprivi (sempre con molto rispetto) e  dentro trovavi undici “omini” tutti uguali che aspettavano solo di essere sistemati sul panno verde e  cominciare a giocare agli ordini delle nostre dita. Il pallone era enorme in confronto a loro, eppure lo calciavano con una determinazione da veri campioni.

Io possedevo almeno tre “Torino FC”. Avevo quello scudettato del '76, il Toro seconda maglia e quello classico maglia granata e calzoncini bianchi. Ogni volta che organizzavamo un torneo tra compagni di scuola, portavo sempre una di quelle tre scatole e mi sentivo pervaso da una duplice responsabilità. In primo luogo volevo vincere e fare bella figura col resto della classe, e poi volevo difendere e tenere alto l'onore delle maglie granata che schieravo in campo.

Pur nella loro rigidità, nell'assenza di lineamenti precisi e caratterizzanti e nella dimensione minuscola, per me quegli undici giocatorini erano dei fieri calciatori del Toro e pertanto mi impegnavo perché si facessero rispettare.

Ricordo che davamo vita a partite improbabili, tipo “Toro-Brasile” o “Milan seconda maglia-Inghilterra mondiali '90”, e la fantasia si scatenava senza freni.

Certo, oggi il Subbuteo è sempre meno praticato e l'età media dei giocatori si colloca nella fascia degli “-anta”, ma credo che nonostante i continui progressi tecnologici nessun videogioco potrà mai raggiungere le vette di questo vero e proprio calcio in miniatura.