mondo granata

Il codice da Perdi

Redazione Toro News
di Mauro Saglietti

Si tratta dell’esclusiva intervista che l’acclamato scrittore internazionale Dan Brown, ha rilasciato alla nostra testata, e che Mauro Saglietti ha raccolto nella serata di ieri, nella villa che ha ospitato lo scrittore, a Torino come ospite del salone del Libro.

 

Non ho fatto in tempo a rimettermi dalle emozioni di ieri (per chi se la fosse persa) che ne sono stato nuovamente travolto.Tutto è capitato mentre mi avvicinavo all’androne di casa, desideroso che il riposo accogliesse i miei piedi, che avevano zampettato tutto il santo giorno lungo gli stand del Salone del libro.Non faccio in tempo a inserire le chiavi nella toppa, che mi accorgo di avere due figure nere e massicce alle spalle.- Deve venire con noi. – dice una voce ferma e minacciosa.Per fortuna non dico – Eh? – perché (danno, oltre alla beffa), quello potrebbe farmi una pernacchia ed esultare gridando “1-0! 1-0!”.Con la coda dell’occhio faccio in tempo a vedere un furgone nero in mezzo alla strada e mezzo secondo più tardi ne faccio già parte, sollevato di peso dai due energumeni, accomodato sul sedile posteriore, coi vetri oscurati, dai quali non riesco a intravedere assolutamente nulla, separato dal guidatore da un robusto vetro.- E’ finita! – penso. E dire che me l’avevano detto: “Lascia stare quelli lì. Sono una banda di picchiatori, fatti gli affari tuoi”. E io invece che gli affari miei proprio non riesco a farmeli, quando c’è di mezzo il Toro, sono andato avanti.Vabbé, pazienza, penso. Almeno qualcuno si ricorderà di me per la mia onestà.Il furgone viaggia a velocità sostenuta e già immagino che presto o tardi la portiera si spalancherà su un cantiere, dove verrò fatto sparire in una colata di cemento.Invece no, la porta si apre delicatamente ed un gentilissimo signore in livrea, mi fa segno di scendere.Ohibò.L’aria frizzante mi suggerisce che mi trovo in collina, in un elegantissimo vialetto in salita, che conduce chissà dove.Lungo il vialetto è stato disteso un tappeto rosso ed i lati sono illuminati da basse candele.Uhm… collina… sfarzo… hhhhm… Mi sa che qui c’è di mezzo la dirigenza bianconera – penso.Devo aver toccato qualche nervo scoperto e finalmente si sono infastiditi.Tutto mi è chiaro, mi faranno un’offerta che non potrò rifiutare, anzi, sarà già tanto che non mi facciano trovare la testa di un cavallo tra le lenzuola.Il vialetto continua a salire e rivela ben presto una villa elegantissima.Ovunque vedo persone di servizio che mi rivolgono inchini su inchini.Boh, devono avermi scambiato per lo Scià di Persia.Tra un attimo si accorgeranno dell’errore e mi aizzeranno ii dobermann contro.Entro nella villa, una musica soft si diffonde da diffusori ben mimetizzati.Tappeti, quadri, suppellettili, tutto parla di lusso e benessere.Un cameriere mi porge un calice.Cosa sarà? Devo fidarmi a bere? Boh, se avessero voluto farmi fuori non avrebbero ideato questa pacchianeria.Porto, dei migliori, sembra. Il tappeto rosso mi conduce in una grande sala, dove un camino scoppietta dolcemente.Non male, viste le temperature e l’umidità di questi giorni.Di fronte al caminetto c’è una poltrona.Intravedo i capelli della persona che la sta occupando.Ecco, penso, è fatta. Ora la poltrona si girerà e mi troverò di fronte alla mamma mummificata di Psycho.No, niente mummia e niente mammia.La poltrona si gira ed un volto simpatico mi sorride.- Welcome, Mr Saglietti!Gesù, dove l’ho già visto? Gli tendo la mano debolmente, mentre cerco di ricordare da dove sia saltato fuori quel volto cordiale…- I’m sorry that I forced you to come here… I hope you can forgive me…(Mi scusi se l’ho costretta a venire qui... Spero lei possa perdonarmi…)Ma che cavolo, alla faccia del volto conosciuto!E’ Dan Brown, l’autore del Codice da Vinci, mica un piffero qualunque.E se invece fosse il solito Salvatico travestito? Devo andarci cauto…Mette sul tavolino poco distante una busta.- It’s for your time, my friend…(E’ per il tuo tempo, amico mio)Controllo incuriosito.E’ piena di soldi.E per giunta i soldi non sono del Monopoli.No, non può essere Salvatico…

 

- I’m just a simple writer, but I really wanted to get in touch with you.(Sono solo uno scrittore qualunque, ma volevo veramente conoscerti).Sì, certo. Non aspettava altro. Legge i miei pezzi, sicuro, dice di essere un mio fedele lettore.Certo. E io sono Jimi Hendrix.- Please, I beg you to take the money. This is my offer for your interview…(Ti prego di accettare questo denaro. E’ la mia offerta per la tua intervista…).Stiamo delirando. Mi dice che sarebbe onorato di rilasciare un’intervista a Toro News.- I just want to let my voice spread an independent, strong, fair, media… (Voglio che la mia voce si diffonda tramite un mezzo forte, onesto, indipendente…)I soldi per il disturbo sono veramente tanti.Finalmente dovrei riuscire a far cambiare la cinghia di distribuzione alla mia macchina.E magari far mettere i tappetini.Non solo, con questi soldi mi potrei comprare il sito intero.- You see, my friend…- prosegue - there’s something I want to reveal to the whole world. The time is come for me, to tell something that was really hidden…(Vedi, Caro amico... c’è qualcosa che voglio rivelare al mondo intero. E’ giunto il tempo per rivelare qualcosa che è sempre stato nascosto…).Ossignore, ne ho trovato un altro. Non mi è bastato King ieri? Comincio a stufarmi di questa storia. Ora anche Dan Brown mi rivelerà di essere del Toro, che lui è sempre stato granata e bla bla bla… Scommettiamo?- I support juventus...  – dice con faccia contrita.(Tifo per la juve).- WHAT????? (Che cosa?) Grido come un pazzo facendo un balzo indietro sulla poltrona.- Yes my friend… I’ extremely sorry but… I’ve always supported Juventus…(Sì, amico mio… Mi spiace davvero tanto… ma ho sempre tenuto per la gobba…)

 

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAGGGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHH!!!!Mi metto a suonare con un antifurto, mentre indietreggio estraendo un crocefisso dalla tasca.- “Amico” your sister! – grido – Go back, Saragat!(“Amico” tua sorella! Vade retro, Saragat!)- No…! – esclama preoccupato. Forse non si è reso conto della gravità della situazione.Continuo a tenere il crocefisso con entrambe le mani verso di lui, per proteggermi dall’influsso nefasto.Per quale diavolo di motivo mi ha trascinato sin qui se in realtà è un gobbo maledetto?- No… wait…. There is a misunderstanding…(No… aspetta… Non ci siamo capiti…)Tenta di sorridermi amichevolmente, il folle. Ma io non mollo la presa dal crocifisso, anche se l’indemoniato sembro io.Che fare per uscire da quella trappola?Penso addirittura di piantargli un paletto di frassino nel cuore, ma dove lo trovo?Ci fosse la mia amica Silvia Lachello! Con lei sarebbe possibile mettersi in salvo! Basterebbe, con la massa di capelli che si ritrova, che si mettesse a mulinellarli, così creerebbe un vortice tale da permettermi di prendere il volo…E invece…- There is a misunderstanding… – continua imperterrito Dan Brown – I don’t support juventus anymore….(Non ci siamo capiti… Io non tifo più per la gobba…).Mi fermo.Ma il crocifisso resta su.Ti? – chiedo.- Sì, prope mi – risponde lui con un candido sorriso.Poi inizia il suo racconto.

 

- It’s terrible, I know… but it was long ago and it was my father’s fault. I was only a child and he told me that we really had to support juventus.(E’ terribile, lo so. Ma è stato tanto tempo fa ed è stata colpa di mio padre. Io ero solo un bambino e lui disse che dovevamo davvero tifare per i gobbastri…).- Our surname was Brown and this meant that there were traditional rules. We really had to support a team that somehow dealt with that colour. (Il nostro cognome era Brown – Marrone – e noi dovevamo davvero tifare per una squadra che avesse a che fare con quell colore).- So, our choice was obliged. Only juve satisfied completely that request.(Così la nostra scelta fu obbligata. Soltanto la gobba soddisfaceva completamente quella richiesta).Brown si passa una mano sul volto, come per vergognarsi di quel periodo umiliante.Lo capisco. E’ pieno il mondo di bambini privati della gioia di vivere sin dalla prima infanzia.Lo capisco eccome.- Only in the 90s I realized my big mistake. And I started to support Toro!Siamo arrivati al punto. Dice che si è accorto di questo terribile errore soltanto negli anni ’90. E comunque alla fine si è messo a tifare Toro.Tutti i salmi finiscono in Gloria!Forse si accorge della mia espressione turbata e pensa che io non gli creda.- I wrote my first book inspired by Turin Fc… - cerca di convincermi(Ho scritto il mio primo libro, ispirato dal Toro).Ormai non mi stupisco più di nulla.E mi è venuto pure il singhiozzo, porca paletta.- Yes… The name was Crypto, and was inspired by supporters exlamations after a Rubin’s cross…(Sì, si tratta di Crypto ed il nome è stato ispirato dalle imprecazioni dei tifosi dopo un cross di Rubin…).Sospiro. Spero sempre di svegliarmi da un momento all’altro, ma credo che non mi sveglierò più.- I was so excited, but imagine my face when I realized that a “S” had been removed by the final printer, and replaced by mistake with another letter!(Ero così eccitato, ma immagina la mia faccia quando mi sono accorto che nel titolo una “S” era stata sostituita con un’altra lettera per sbaglio!).- Anyway, I want to pay for what I did in the past and I’m writing a new novel about juventus! The da Perdi code.(Ad ogni modo, voglio pagare per quello che ho fatto nel passato e sto scrivendo un nuovo romanzo sulla juventus, Il Codice da Perdi!Mi gira la testa. Ora so già che mi chiederà di pubblicarlo su Toronews.Lo so, lo so, lo so.- …And I would like this book to be published on Toronews… It’s my dream!(E vorrei che questo libro fosse pubblicato su Toronews… E’ il mio sogno!). Devo aver mangiato dei funghi avariati, mi sembra di rivivere sempre lo stesso giorno.Forse sono morto da giorni e non me ne sono accorto.Mi sento male e ho voglia di andare a casa.Lancio un’occhiata alla finestra, casomai Silvia stesse svolazzando da queste parti.Sicuramente la mia sparizione sarà già stata resa pubblica e gli amici più cari mi staranno cercando…Sto fresco.

 

Mentre cerco una via di fuga, Brown mi sta raccontando la trama di Il Codice da Perdi.- …And they discover that under this road an important and cursed object was buried thousands of years ago…(…E scoprono che sotto questa strada è sepolto un talismano maledetto che è stato sepolto lì migliaia di anni fa…).- Where is this road? (Dove è questa strada?) - gli chiedo.- It is the road that leads to Venaria… now it is always full of still cars. Do you know this place?(E’ la strada che conduce a Venaria. Ora è sempre piena di macchine ferme. Conosci questo posto?).Chiudo gli occhi. Sospiro immaginando il seguito.- And by chance, do you want Paolo Pupillo to die in this book? – gli chiedo.(E per caso vuole mica far morire Paolo Pupillo in questo libro?).Brown fa segno di sì, schiacciato dalla sorpresa.- Turna! N’aut! – dico.- What do I have to turn? Who is outside?Lo ignoro e scuoto la testa. Brown si getta in ginocchio e dice che per lui è fondamentale scrivere per Toronews.Si offre anche di raddoppiare il contenuto della busta che è sul tavolo.Santo cielo.Sto per prendere in considerazione l’offerta, quando improvvisamente le finestre della stanza si spalancano con un tonfo e la sala viene investita da un vento turbinoso.- Silvia! – dico parandomi gli occhi.Sta mulinellando i capelli in giardino.Con un balzo esco dalla finestra e mi accomodo sul cuscino d’aria provocato dal movimento della criniera.Brown cerca di inseguirci, ma noi abbiamo già preso il volo.- Dove andiamo? – mi chiede Silvia.- A Napoli.- Davvero?- Sgrunt! Voglio andare a dormire! Portami a casa!- Va bene.- Oh cavoli! No, torna indietro!!!- Che è successo?- La busta coi soldi! Non l’ho presa… Torna indietro, inverti il senso di rotazione dei capelli!- Ma dai, non adesso… non adesso…- Torna indietroooo!- Non adesso…

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Diario del Salone, giornata di ieri.La prima cosa bella è il tuo sorriso giovane, sei tu.Oltre a questo, è anche incontrare Marco Peroni in mattinata, che ha appena rifornito lo stand dell’editore “BeccoGiallo” con del materiale riguardante il suo ultimo libro “Gigi Meroni, il ribelle granata", che si avvale dei disegni di Riccardo Cecchetti.Date un’occhiata, se vi va, al libro di Marco. Ne vale veramente la pena.Il padiglione è il numero 1, lo stand è il C59.

 

Incontrare un granata come Marco di prima mattina (o quasi) fa subito piacere. Si parla di Toro, ci si scambia le opinioni, ognuno dice la sua. Curiosamente, ma neanche troppo, la pensiamo allo stesso modo e abbiamo le stesse “inimicizie”. Bene, teniamo presente. Grande Marco.

 

Se una ragazza alta ed esageratamente bona, che definire scosciata è riduttivo, vi si avvicina sorridendo, come se in voi avesse visto uno squarcio di mascolinità nel grigiore che ha vissuto fino a  quel momento, non cercate uno specchio per vedere se madre natura durante la notte ha invertito il fluire del tempo e soprattutto il fluire dei soldi dal vostro portafoglio.Niente di tutto questo.La ragazza in questione sta semplicemente cercando di vendervi qualcosa.Che può essere, nella ipotesi migliore un libro, in quella peggiore un abbonamento o un corso di cui non vi importa un fico.Il Salone ahimè abbonda di queste trappole sexy (e mi chiedo veramente un quindicenne come possa reagire a cotanto martellamento ormonale) a tradimento.Per dirla tutta, ci sono standiste decisamente gradevoli, ma in alcuni casi si sfiora veramente l’auto-parodia, con abbigliamento simil Via Ormea.Ai tempi d’oro.State all’occhio e tirate dritto.La vostra vita non cambierà per uno sguardo in più o in meno e non darete soddisfazione alle damigelle che svendono le proprie grazie per vendere meglio il prodotto.Tzè.Poi quando girate l’angolo potete abbandonarvi a un pianto disperato e liberatorio.

 

La giornata di ieri è trascorsa attraverso incontri gradevoli. Su tutti va segnalato quello con Renzo Arbore e Bruno Gambarotta, che hanno intrattenuto il pubblico per oltre un’ora e mezza parlando della Radio.Assai interessante anche l’incontro con Piero Angela, mentre Paolo Villaggio in serata ha presentato il suo nuovo libro sulla saga “Fantozzi”.Ma sono gli eventi di minor richiamo mediatico a rivelarsi più interessanti, alla fine della fiera (anche se non è ancora finita).Il vostro cronista ha assistito ieri attorno a mezzogiorno alla presentazione di un libro sulla strage dell’Heysel.Poi ha preso la parola per dire di non essere gobbo e che quella tragedia non riguardò certamente soltanto la gente di fede bianconera.In serata incontro molto interessante su di un libro (Canzoni stonate), che affronta le leggende metropolitane legate alla storia del rock, del tipo McCartney è morto nel 1966, Jim Morrison invece no, messaggi subliminali è così via.A tale proposito… qualcuno ricorda la canzone dei Lipps Inc. Funkytown?La strofa iniziale è Gotta make a move to a town that’s right for me…La leggenda vuole invece che quella frase sia pronunciata in italiano e dica…Caro amico mio, c…Insomma, non posso trascriverla interamente.Cercate su Youtube e capirete!Sconcertante, vero?

 

Questa sera alle 19 presso l’editore Alzani (Padiglione 1 – stand B18), si parlerà di Toro.Sarà presentata la raccolta delle opere finaliste (racconti e poesie) al concorso granata di Vigone.Se vi va, noi siamo là.

 

Da non perdere infine l’incontro in serata con Luciana Litizzetto, alla presentazione del libro di Beppe Tosco. Luciana quando ha insultato il Toro in diretta televisiva non sapeva che anche Mike Tyson fosse un feroce tifoso granata.Tra l’altro, Tyson ieri si aggirava per i padiglioni del Salone e questa sera sicuramente non vorrà mancare a questo importante appuntamento! A ppresto! W il Toro! Mauro Saglietti