mondo granata
di Silvia Lachello
Buongiorno Toro... vorrei mettere un po' di silenzio intorno alla vicenda che ha giustamente e tristemente monopolizzato il fine settimana calcistico e non, ma prima sento di dover dire qualche parola anche io.Ho visto e letto di tutto in questi pochi giorni e ci sono stati momenti in cui ho avuto non poche difficoltà nel comprendere alcune reazioni alla morte di Morosini.Ho letto che il verbo aiutare si è trasformato in prendere in affidamento. (*)Ho visto un 'giornale' mettere in prima pagina una enorme foto di un uomo – un ragazzo, potrebbe essere mio figlio - che stava morendo ed ho visto 'gente' condividere tale immagine sui social networks per esprimere sdegno: oh, bella 'gente'... ragionare per un momento su quel che si sta facendo è troppo difficile? Anzi: è così difficile uscire dal ruolo di colui/colei che si sdegna, e pertanto si ritiene senza macchia, senza perpetrare il danno?Ho letto e sentito incazzature varie per la sospensione dei campionati e perfino per la ripresa degli allenamenti dei nostri Ragazzi (!).Spero di non sentire applausi quando si osserverà il giusto minuto di silenzio alla ripresa dei campionati. Speranza vana, come sempre, ma la esprimo ugualmente.La Morte è una cosa seria, serissima... non è necessario né obbligatorio affrontarla mettendosi in gramaglie, ma va trattata con rispetto e - come detto sopra - con un po' di silenzio: aiuta a riflettere e anche a prendere il tempo necessario per farlo.Per oggi non ho nulla da aggiungere.Che sia una settimana colma di momenti di riflessione.(*) Ammirevoli sotto ogni punto di vista le dichiarazioni di Totò Di Natale... non ho ancora letto un virgolettato in cui quest'ultimo parli di richiesta di affidamento, però. A volte si fa troppa attenzione al packaging senza preoccuparsi del contenuto. A volte. Soprattutto sull'onda dell'emozione. Troppe, forse. Rilancio l'invito a riflettere. Vale anche per me, ovviamente.
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