Di Ermanno Eandi
mondo granata
Il derby di Sicilia Granata
È domenica mattina, quella triste, quella dopo il sabato nero del derby, sono partiti venerdì hanno fatto oltre mille chilometri, per vedere il Toro perdere amaramente. Si sono ritrovati per salutare gli amici in un ristorante a Torino, sono stanchi, delusi, ma non si arrendono mai: sono i soci del club “Sicilia Granata” dedicato ad Antonino Asta. Per conoscerli meglio parliamo con Giuseppe Alessi il presidente.Presidente, valeva pena di venire a vedere il derby?Assolutamente sì. A prescindere dal risultato, ovviamente, non potevamo mancare. I chilometri sono la parte meno importante di questo fine settimana, rispetto alla felicità di trascorrere quest giorni in compagnia di altri fratelli granata che condividono la nostra passione.Cosa vuol dire essere granata in Sicilia?Siamo l’avamposto di frontiera. Siamo orgliosi di tifare Toro nella nostra isola, cerchiamo di portare la fede granata in Sicilia.Oggi avete mangiato i cannoli Siciliani, De Biasi mangerà il panettone?Non lo so. Se è necessario un cambiamento di rotta per avere dei risultati positivi è giusto che si cambi rotta. Non mi sento di dare tutte le responsabilità a De Biasi, anche i giocatori devono impegnarsi di più.Se lei fosse Cairo cosa farebbe?Metterei in società qualcuno che sappia trasmettere i sentimenti e i valori del tremendismo granata, probabilmente uno dei nostri scudettati di Radice.Quali sono i progetti del vostro club?Siamo in continua evoluzione, l’anno scorso avevamo centoventi tesserati, quest’anno contiamo di arriva a centocinquanta. Ci stiamo organizzando per la trasferta di Catania, così festeggeremo il terzo anniversario del club, il 28 dicembre faremo la cena di fine anno e siamo in procinto di realizzare il nostro sito internet per una maggiore visibilità.Non ci resta che applaudire la loro indissolubile fede e ringraziarli per l’esempio che ci ha dato il loro grande cuore granata.Se volete contattarli: toroclubsiciliagranata@email.it
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