mondo granata

Il dubbio di un crudele abbaglio

di Fabiola LucianiIl bimotore a elica della CAI, dopo aver tossito per tutto il viaggio, atterra con sei ore di ritardo sballottando sulla pista per un guasto al carrello di destra, ma la metafora è puramente casuale.Nessun danno...
Redazione Toro News

di Fabiola Luciani

Il bimotore a elica della CAI, dopo aver tossito per tutto il viaggio, atterra con sei ore di ritardo sballottando sulla pista per un guasto al carrello di destra, ma la metafora è puramente casuale.Nessun danno all’unico passeggero, il Durban’s boy David Di Michele, che ringrazia il comandante  De Biasi e il secondo pilota Cairo ( volevano essere certi che arrivasse e l’hanno accompagnato ) per averlo condotto vivo alla meta.Scende la scaletta preceduto dal suo sorriso fosforescente, un gradino alla volta, ma gli occhi non incrociano la folla esultante che non c’è. Arriva in silenzio, quasi di nascosto, perché il West Ham lo considera un ripiego alla sventura del suo goleador Luis Boa Morte; secondo alcuni è addirittura un incentivo per l’arrivo di Zola.A Londra, gli Hammers leggono i giornali torinesi ( questione di feeling ) e quindi non abboccano alle illusioni. Sanno tutto di tutto: è claudicante, svogliato, debole, non combina nulla, si crede una star, e per farlo fuori è bastata la rimembranza onirica di qualcuno sulle amichevoli estive. Poi, dopo l’arrivo di Amoruso e a ruota quello di Bianchi, s’è ritrovato in tribuna; fosse rimasto con Ventola, gli avrebbero pagato Sky per starsene a casa.Normale quindi che al terminal non ci sia nessuno ad accoglierlo, se non uno strano tizio in maglietta bordeaux artigianale con maniche azzurre, che gli si avvicina con movenze professionali brandendo un microfono sproporzionato all’evento.“Buongiorno David, sono un giornalista, responsabile del principale sito di cultura calcistica di Londra. Posso farti qualche domanda?”.Di Michele non si aspettava certo l’abbraccio dei tifosi dell’Upton Park, ma neppure questo strano giornalista con l’aria di un clochard che ha appena fatto il pieno, e fra stupore e delusione … acconsente.“Dopo Udinese e Palermo hai fallito anche nel Toro: come lo spieghi?”David si gratta il cranio con un gesto involontario e sussurra piano “Ohh my God, annamo bene”.Poi aggiunge: “Nel Palermo non mi vedevano, all’Udinese ho giocato e segnato anche in Uefa, e nel Toro ho fatto buone partite … in quelle poche che ho potuto”.“Dato che affermi che Cairo voleva tenerti, questo sembra un’accusa al tuo allenatore?”“No, anzi lui è l’unico che mi ha sempre difeso. Colpa delle circostanze, e di quel maledetto primo tempo con il Malles, almeno credo …”.“Malles? Non sapevo giocasse in serie A”.“Macchè, sono dilettanti, però in Italia si usa così: in estate ci si allena contro nessuno e diventa titolare chi segna di più; se la regola è questa, è giusto che io abbia perso il posto”.

L’intervista prosegue più o meno così, e i lettori del sito Hammers News avranno un bel resoconto su cui discutere, ma quel Di Michele che parla è un impostore, perché è solo la proiezione retorica di un giocatore trombato in cerca di riscatto.Quello vero, quello che duella con la gravità a un metro da terra e che disegna arabeschi fra i terzini perplessi, è ancora in volo nella fantasia granata e ha carburante sufficiente per non atterrare mai. E a quell’utopia non basta il paracadute della ragion di stato, perché finché non le mostri la controprova dell’inganno o non le assesti il pizzicotto della realtà, sarà lecito il dubbio di un crudele abbaglio.E’ come un film scabroso che il babbo previdente chiude a chiave in un cassetto, e dice ai figli che tanto è una boiata, ma questi annusano l’inghippo e non si danno pace. Che importa chi è stato a segare Di Michele: di lui si dirà che si è escluso da solo, come uno studente bocciato perché non studiava, anche se i suoi temi erano affissi in bacheca per mostrare agli altri come si scrive.Ma se gli orfani e le vedove ostentano gramaglie, gli altri non si spiegano come un Rosina non basti a rasserenare i cuori, perché quello è il punto che duole: la coppia più estrosa degli ultimi quindici anni è stata bruciata dalle superbe alchimie.Ti lasciamo così David, alle prese con un’intervista che di colpo ti riduce a uomo, dopo che sei stato un probabile eroe senza medaglia. Hai detto e dirai le solite frasi trite che i calciatori dedicano ai nuovi sudditi, e che apprendono per osmosi da chi li ha preceduti.Sorridi David che anche quello ti riesce divinamente e devi dire che sei lì per far bene, per segnare al Tottenham, che quel pubblico è speciale, che al Toro era tutto un … no, quello forse non lo dirai, perché in fondo non lo pensi.Qui da noi partecipavi al gioco dell’oca: andavi avanti due caselle e tornavi indietro di tre, e stavi fermo quattro giri ogni cinque per quello strano regolamento delle gerarchie, quelle che cambiano da sole al mutar delle stagioni.Forse non sei quel campione che avevamo immaginato, ma nessuno ci ha dimostrato ancora che non potresti esserlo, e per questo scempio la condanna verrà a Gennaio, tra gli avanzi del mercato a cercarti un sostituto.Il destino però è bizzarro, e non concede tregua a chi voleva liberarsi di te.Se prima c’era un DDM di troppo, ora ne abbiamo addirittura due: quello nel giardino delle nostre rose non colte, ovvero quelle che fioriscono sempre nel posto sbagliato e quello che il nostro telecomando accenderà oltre la Manica per scrutarti, nel tuo ultimo ballo prima che la notte, estenuati, ci colga.

Forza Toro al di là del tempo e dello spazio.

 

Vista la crisi economica che attanaglia il West Ham, è possibile il non riscatto della punta di Guidonia da parte della squadra londinese.

E’ gradito il ritorno di DDM al Toro oppure no?

Sui due schieramenti opposti, incombe l’ineluttabile responso del fato.

Se David fallirà, la schiera dei suoi sostenitori precipiterà nell’ombra e il duo GDB - Cairo saranno innalzati.

Se David nella Premier League risplenderà di luce propria, i suoi sostenitori, illuminati, canteranno forte e il duo GDB - Cairo avranno forse da rispondere.

I due assunti sono paralleli e mi sembra che un ragionamento così impostato, possa essere sviluppato e commentato dai nostri lettori/scrittori in modo competente e stimolante, molto più impersonale, obiettivo e spassionato di quanto si ha avuto modo di leggere recentemente da altre parti.

Volete?