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Allo stadio a volte succedono fatti semplici, ma di grande stile, gesti spontanei che fanno di questi “capricciosi” giocatori anche squisiti esseri umani. Si apprende dal nostro forum che alcuni tifosi non di Torino, uno addirittura...
Allo stadio a volte succedono fatti semplici, ma di grande stile, gesti spontanei che fanno di questi “capricciosi” giocatori anche squisiti esseri umani. Si apprende dal nostro forum che alcuni tifosi non di Torino, uno addirittura di Roma, hanno deciso di godersi Torino-Mantova di sabato scorso dalla tribuna e nell'attesa della partita si sono messi a scrutare il palco d'onore sperando di poter vedere da vicino Urbano Cairo. Il presidente quando è spuntato è stato chiamato a gran voce e lui, come solito, ha dispensato battute e sorrisi, facendosi anche fotografare pur dietro le sbarre protettive (“così mi sembra di essere in carcere” ha commentato con divertimento). Il ragazzo di Roma s'è permesso di fare una richiesta: la maglia di Rosina, il suo idolo.
Cairo ovviamente non era in possesso della sua maglia, ma ha fatto di più, ha chiamato Rosinaldo per fargli salutare i suoi ammiratori. Il romano ha fatto al diretto interessato la richiesta, Rosina ha promesso, poi se n'è andato per svolgere il suo compito in campo, pur partendo dalla panchina per i suoi noti problemi alla caviglia. Il giovane quasi si era scordato della richiesta, quando a fine partita Rosina stesso l'ha riconosciuto e gli ha consegnato la maglia. Inutile esagerare negli elogi, il gesto vale da sé ogni commento, ma va comunque sottolineato perchè il calcio spesso è visto solo come business, veline, diritti tv, urla e sputi, errori arbitrali, invece è anche questo: il sorriso di un tifoso che ora si stringerà al petto la maglia del suo idolo ricordandosi di una giornata speciale. Grazie Rosinaldo, a nome di tutti, come si dice ai brasiliani doc: obrigada!
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