Buongiorno Toro...Se è vero che tra tifosi della stessa squadra non ci può essere molta differenza, e quindi non ci può essere molta differenza tra i vari modi di tifare Toro, sentire Toro, soffrire Toro, è però altrettanto vero che per alcuni il Toro deve essere vissuto in maniera attiva e partecipe, nonché positiva e propositiva, anziché pontificare da distanza, nascondendosi dietro nick spersonalizzanti e monitor sempre più grandi, sempre più piatti, sempre più multimediali…Molti amano pontificare con disprezzo e con totale mancanza di rispetto verso gli altri, come esistessero solo loro in questo universo virtuale: mi ricordano quelli che guidano un’auto pensando di essere soli sulla strada, e vallo poi a spiegare a un bambino che perde un genitore per colpa di questa devastante insensibilità! Spesso fioriscono insulti, nella realtà virtuali, perché è molto più facile distruggere che non costruire, e magari provengono da agnelli (miodio…”agnelli”!) nella “vita reale”…I tifosi della stessa squadra, di persona, sono uomini e donne tutti uguali tra loro. Il battito del loro grande cuore perché va all’unisono, si può bere una birra con loro, prenderli sottobraccio e marciare, con quelli che, in prima fila, difendono il loro amore. I tifosi, quelli che sostengono la squadra agli allenamenti, e che in partita criticano, contestandola quando serve, dando una mano allo stadio, al Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata...Parafrasando JFK, spesso bisognerebbe chiedersi cosa può un tifoso fare per il Toro, non cosa il Toro può fare per il tifoso, perché c’è chi quest’ultima cosa non se l’è chiesta MAI!
mondo granata