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Il lupo perde il pelo

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di Paolo Pupillo
Redazione Toro News

Buongiorno Toro...Siccome a gioco lungo si corre il rischio di "parlarsi addosso" e ripetere concetti triti e ritriti, per una volta faccio uno strappo alla regola e non parlerò dei nostri, bensì mi occuperò di calcio minore e faremo quattro chiacchiere a riguardo della seconda squadra della nostra città. No, non parlo del Torino femminile, intendo i rigatini...Occorre dire che gli stadi italiani non sono più quelli di una volta. Gli architetti si lanciano in voli pindarici in fase di progettazione e ci consegnano strutture esteticamente ardite e piacevoli ma, purtroppo, poco funzionali a un corretto svolgimento delle partite secondo le regole della FGCI. Infatti, se avete notato, succede spesso che, durante le partite dei rigatini, ci sono giocatori avversari a cui si gonfia e si stira improvvisamente la maglia e gli stessi tendono a cadere in area di rigore. Poiché non vengono fischiate massime punizioni, sono costretto a pensare che improvvise folate di vento entrino sul campo dai numerosi fori nella struttura dello stadio e spingano a terra i malcapitati proprio mentre stanno per spedire la palla in rete...In più occorre che le avversarie si adeguino all'elevato standard medico-nutrizionale raggiunto dai rigatini. Questo perché, in stadi senza fori in cui entrano gli spifferi di vento, si ripetono le cadute in area e queste sono evidentemente dovute a una carenza di peso e vitamine. Balza(merda) subito all'occhio come i calciatori strisciati siano molto più gonfi, pardon grossi, e corrano come indemoniati per 90 minuti anche ad agosto sotto il sole cocente. Sia chiaro che questo mio articolo non è certo dettato dall'invidia: ripeto che stiamo parlando di calcio minore. È solo che, da buon granata, l'unica cosa sporca che mi piace nel calcio è la maglia a fine partita...