di Silvia Lachello
mondo granata
Il mio nome non è Siria
Buongiorno Toro... sabato scorso, in definitiva, ho portato la mia cucciola allo stadio. Lasciamo perdere il fatto che, all’atto dell’emissione del biglietto, hanno sbagliato a scriverne il cognome... uh, che cosa mi viene in mente! Anche a me una volta hanno sbagliato a scrivere il nome sul biglietto! Avevano scritto SIRIA. E ai tornelli avevo avuto il mio bel daffare (senza dire una sola parolaccia, brava Siria, brava!). Ho constatato dunque per la seconda volta (o forse terza? Devo pensarci), con dispiacere e stupore, che - in barba a tutti i controlli del caso - chiedere la riemissione di un biglietto per dati errati è una mission impossible pure per me, che non mi lascio mai scoraggiare da nulla, se non dai muri di gomma. Vabbe’.Sì, siamo andate allo stadio insieme e ci siamo divertite: abbiamo pure vinto... lei si è disinteressata presto alla partita perché... perché doveva giocare lei a pallone. Insieme con altri tre o quattro bimbi, ha improvvisato una partitella ed ha pure fatto goal.E poi mi ha detto una cosa che mi ha dato da riflettere."Hai visto che ho fatto goal? Adesso anche il Toro segna, anzi: il Toro ne fa due e torna tutto a posto!"Sorrideva ed era tranquilla e serena.Anche io sorridevo ed ero tranquilla e serena.Ed ho capito perché.Fino allo scorso anno, andare sotto di un gol corrispondeva al pensiero unanime, dei giocatori e degli spettatori, che si può tradurre con: "Ma porca pu§§ana! Adesso dobbiamo fare per forza due reti..." (sintomi fisici: apnee in stato di veglia, tachicardia molesta, tremori diffusi, spalle che calano).Da quest'anno, andare sotto di un gol corrisponde al pensiero unanime, dei giocatori e degli spettatori, che si può tradurre con: "Bene, adesso facciamo due reti." (sintomi fisici: polmoni che si gonfiano, cuore beneficamente infervorato, solidità delle membra, occhi puntati verso il portiere avversario).Capita, la differenza? Quella, proprio quella.Adesso facciamo due reti.NON: adesso dobbiamo fare per forza due reti.E poi.E poi ho riscoperto il piacere della scaramanzia. Il Toro mi galvanizza e mi rilassa al punto tale che, spontaneamente, sono tornata a mettere in pratica i miei piccoli rituali scaramantici. Veramente ho iniziato a farli dall’inizio del campionato, per cui è TUTTO merito mio se le cose vanno come stanno andando. Ovviamente se il vento dovesse cambiare sarebbe totale responsabilità di chi non scaramantizza a sufficienza. Tié.Ciò detto, vi auguro, Sorelle e Fratelli, un fine settimana felice sotto tutti i punti di vista... e fortemente tinto di Granata, sì.silviatoronews@gmail.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA