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Il mio stadio ideale…

Redazione Toro News
di Giacomo SerafinelliBuongiorno Toro...il mio stadio ideale è un luogo in cui si può andare in piena serenità per godere di uno spettacolo e per tifare i propri colori.Il mio stadio ideale è un luogo in cui sventolano...

di Giacomo Serafinelli

Buongiorno Toro...il mio stadio ideale è un luogo in cui si può andare in piena serenità per godere di uno spettacolo e per tifare i propri colori.

Il mio stadio ideale è un luogo in cui sventolano bandiere, gli striscioni fanno bella mostra di sé e le sciarpate riempiono curve sempre piene di gente festante.

Il mio stadio ideale è un luogo in cui famiglie e bambini possono passare un pomeriggio in allegria, ridendo e facendo festa con i propri amici.

Il mio stadio ideale è un luogo cui si può accedere semplicemente esibendo un abbonamento o un biglietto acquistato in una qualsiasi regione italiana.

Nel mio stadio ideale non c'è violenza, né cori inneggianti all'odio o al razzismo.

Nel mio stadio ideale è prevista la contestazione, ma durante i novanta minuti i ragazzi vengono incitati e sostenuti; soprattutto nei momenti di difficoltà.

Nel mio stadio ideale i tifosi ospiti non vengono visti come “nemici” ma come avversari, e non ci sono schiere di poliziotti e stewards a presidiare settori blindati.

Nel mio stadio ideale si cantano cori sempre a favore e mai contro.

Se tutto questo fosse la realtà, sarei il tifoso più felice del mondo, come credo la maggior parte di coloro che stanno leggendo questo Cappuccino.

Dopo l'articolo di una settimana fa ho ricevuto alcune e-mail nelle quali sono stato criticato per questa frase: “Da che calcio è calcio, cioè più o meno da un secolo e mezzo, si va allo stadio per tifare la propria squadra ed insultare l'altra [...]”. 

Come ho già spiegato a ciascuno dei lettori che mi hanno scritto, la mia voleva essere solo una fotografia di ciò che comunemente e solitamente accade in tutti gli stadi italiani (e non solo).

A mio parere c'è una sostanziale differenza tra lo sfottò e l'insulto pesante che può trascendere in violenza.

Spero di non aver offeso la sensibilità di nessuno e, qualora questo fosse accaduto, chiedo venia.

Ah, quasi dimenticavo, il mio stadio ideale è quello in cui vince il Toro!