Quante cose che sono successe dal 1906 in avanti, eppure siamo ancora qui. Due guerre mondiali, uno scudetto revocato in maniera discutibile, una tragedia come quella di Superga, un fallimento, un tot di retrocessioni. Potrei andare avanti con Meroni, Ferrini, Barbaresco, il Fila, Reggio Emilia, la scomparsa del Teschio dalla (della) Maratona, quello che vi pare. Catastrofi, sciagure, sconfitte, furti. Coco all'Isola dei Famosi. Un settimo posto in Serie B, tutto sommato, non mi spaventa, paragonato ad altro. Tutto è relativo. Non sono contento, intendiamoci, ma sto cercando di recuperare un po' di senso delle proporzioni. Serve anche a tirarmi su il morale e a pensare che in fondo non va poi così male.
mondo granata
Il momento attuale non mi spaventa e non chiuderei la baracca
C'è chi dice che non c'è più niente che si possa fare, che serva: Emanuele Gamba su La Repubblica, per esempio. Leggete il suo articolo completo al link: . Io non credo. Quest'articolo è stato oggetto di innumerevoli commenti sui quattromila forum del Toro, di chiacchiere da bar, di discussioni private. Mi hanno chiesto di dire la mia. Mi sono preso una settimana per riflettere e adesso, che sono meno confuso del solito (ma confuso, comunque), commento anche io i vari punti toccati da Gamba, con il quale sostanzialmente non sono d'accordo, ma del quale apprezzo molti ragionamenti e considerazioni, la profondità di pensiero e – in generale – ritengo che il confine Granata tra identità di vedute e differenze sia spesso molto evanescente e transitorio. Dopo Toro-Crotone i commenti emotivi più neri ci potevano stare. Forse anche dopo Gallipoli-Toro, nonostante la stupenda, esaltante e, soprattutto, strameritata vittoria (che strazio). Emanuele, non togliermi l'amicizia da Facebook, si fa per ragionare, in serenità. Ah, mi dicono che me l'ha tolta da un pezzo. Poi verifico.
Gamba, parlando del Torino, scrive che "chiuda baracca e burattini, lasciando intatto il ricordo dei valori che rappresentò, della passione che aggregò. Il Toro ha smesso di esistere nell'estate del 2005, ciò che è venuto dopo è un surrogato che non ha più senso d'essere. La storia è finita, e di quella storia non sono all'altezza una società tenuta insieme con lo sputo, allenatori inevitabilmente confusi, giocatori mediamente scarsi ma anche, o soprattutto, un pubblico non si capisce se sadico o masochista, ma sicuramente dannoso: fu un valore aggiunto, è un costante danno procurato. Oggi come oggi, la Torino granata è il posto peggiore dove giocare a calcio". Il Toro per me esiste ancora ma, certamente, la società è davvero poca cosa, con un organigramma debole, una struttura impalpabile e un'immagine da rivedere in toto. Lo so, le mie affermazioni sono sbalorditive e mai e poi mai avevate pensato qualcosa di simile. Secondo me, però, si può fare molto e una squadra tipo Udinese o Palermo, prima o poi, l'avremo anche noi, tanto per cominciare. Perfino con Cairo. Certo che Urby dovrebbe cambiare un po' rotta, vi confesso che spesso non lo capisco e le sue scelte mi sembrano irrazionali. Vediamo se a gennaio dimostrerà di avere afferrato il concetto che a volte spendere è conveniente. In considerazione del fatto che Ciuccariello alla fine non ha potuto comprare il Toro (e qualcuno se ne rammarica, non saprei dire se con ragione o meno, mancano le controprove), sarei dell'idea che stimolare Cairo a fare di più non sia una cattiva idea. Non vogliamo fare fallire Urbano e neanche mandare in tilt il bilancio societario, ma vorremmo vedere qualcosa di meglio, da un settore giovanile degno di essere scritto con la S e con la G, a qualche mossa più decisa per il Fila, in appoggio ai tostissimi che continuano a combattere, a qualche rimpasto dirigenziale... qualche chiacchiera in meno e qualche fatto in più, senza bisogno di spendere come Moratti. In fondo non chiediamo molto. Il clima invivibile provocato dai tifosi, poi... ci sarà anche del vero, non dico di no, ma tutti i giorni vediamo contestazioni e casini, un po' dappertutto... dall'Atalanta (Coppa Italia & C.) alla Sampdoria (Cassano e non Cassano), dalla Lazio (Lotito, Ballardini, Pandev, Ledesma) ai gobbi (no comment), dai milanisti che criticano Berlusconi alle polemiche tra Mazzola e Mourinho, poi la Roma e la Sensi... tanto per dire quello che mi viene in mente, a ruota libera. Tutte squadre in Serie A con le quali faremmo cambio, come posizione. Vero? Eppure i loro tifosi si lamentano, con ottimi motivi. Noi non possiamo? Io non credo che il Toro sia il posto peggiore dove giocare a calcio, sembra che gli stipendi siano pagati e le contestazioni sempre abbastanza civili, nonostante tutto, rumors compresi. Solo nosotros se facciamo un po' di casino siamo una tifoseria di emme? Date a noi Muntari e Cassano, che li fischiamo volentieri.
Detto questo, non posso negare che le seguenti affermazioni del bravo Gamba, invece, si possono condividere quasi del tutto:"In questo contesto, una "pippa" non può che diventare una "strapippa", un giocatore medio una "pippa", un buon giocatore un giocatore medio che sogna di emigrare verso lidi più accoglienti".I percorsi inversi, invece, si sono visti pochissime volte, effettivamente... e da noi se ne sono imbrocchiti parecchi.
Ancora Gamba: "La retorica del cuore non attecchisce più perché non ci sono parentele con lo storico vecchio cuore granata: la gente che va allo stadio, quei quattro gatti che ancora ci vanno (senza dimenticare i moltissimi che si contendono biglietti omaggio grazie ai quali poter urlare contumelie e costo zero), ragioni sul fatto che il suo Toro non esiste più. E stia a casa, lasciando che il surrogato cairota vada tranquillamente dove deve andare: alla deriva". Non ci penso nemmeno, di restare a casa, l'ultima cosa che voglio è che il Toro vada alla deriva, anzi, non mi sono ancora stancato del Toro, anche se scadente come questo. Il leggendario Cuore non si vede da Toro-Mantova, direi. Prima o poi lo rivedremo, questione di corsi e ricorsi della Storia. I ragazzi del Campanile si sono battuti per un'idea. Dobbiamo buttare tutto nello scarico? Direi che non mi sembra ancora il caso.
C'è poco da stare allegri, ma non siamo nel dramma. Contestiamo, rompiamo le palle, pretendiamo di meglio. Ho ancora molta voglia di Toro, però. Parola di Dottor Puzzetto. Woooffffff!!!!!!!!!!
Dottor Puzzetto (Percival Ulrico Zoroastro Zacintus Ermenegildo Theodor Theophilus Orson)Presidente Toro Club Amici a 4 zampe
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