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Il nostro caro Angelo

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Quelli che stanno per cominciare sono Campionati Europei che seguirò molto distrattamente.
Redazione Toro News

Quelli che stanno per cominciare sono Campionati Europei che seguirò molto distrattamente. Ai motivi da me già elencati in un precedente cappuccino, se ne sommano altri di carattere sia sociale che più squisitamente calcistico. Mi terrò tuttavia informato sulle prestazioni di Angelone nostro, che dopo tanti anni torna a rappresentare il Toro nella fase finale di un grande torneo. Sono sicuro che non ci deluderà ed anche coloro che non hanno ancora imparato a conoscerlo, avranno modo di apprezzarne la classe cristallina. Forza Angelo: ricorda che sotto la maglia azzurra, porti quella granata! I play off di serie B, quelli sì, li seguo con la massima attenzione. Mai come quest'anno mi viene da dire che si tratta di un sistema totalmente ingiusto e da eliminare. Torniamo al vecchio: le prime 3 salgono. Punto. Invece l'intera stagione della squadra terza classificata (in questo caso l'ottimo Sassuolo che ha collezionato 80 punti), viene sacrificata sull'altare della divinità pay tv e rimessa interamente in discussione per poter allungare lo “spettacolo”. L'ostacolo capitato sulla strada dei neroverdi, la samp, ha collezionato 13 (!) punti in meno, frutto di un girone d'andata completamente fallimentare. Ebbene, complice un arbitraggio ai confini della realtà nella partita di ritorno, i doriani si ritrovano in finale, avendo fatto un solo tiro in porta in novanta minuti, scaturito da un rigore inesistente. Se penso a quanti rigori sono stati negati nell'arco di un intero campionato al Toro e li confronto con quello  ridicolo concesso a Eder, (a proposito: i giocatori veri, per me, non sono solo quelli capaci di fare 10 palleggi in fila e di piazzare un cross ogni tanto, ma sono soprattutto quelli che in campo si comportano da uomini) mi viene da credere che, forse, non esiste un solo peso ed una sola misura. Ma sicuramente sbaglio.

Giacomo Serafinelli