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columnist
SON: La Sfiga (con la s maiuscola) è la moglie del Toro. E direi che fin qui c’è poco da commentare. Ma se aggiungi alla Sfiga anche una mentalità arrendevole, ecco il Torino Football Club 1906 di quest’anno. Il fatto è che la Sfiga la fa sempre da padrona, purtroppo, condizionando oltremodo i nostri giocatori. Ok che a Palermo non eravamo sempre messi benissimo in campo, ok che c’era l’allenatore nuovo, ma, porca miseria, adesso ritornano pure i pali? Il povero Dzema quest’anno ha dimostrato di essere il migliore amico del palo, e sempre col Palermo. Quella volta, però, vincemmo 1-0, con goal di Säumel, stavolta sono stati i rosanero a ribaltare il risultato. Di pali e traverse io me ne ricordo tanti in questa stagione: dalla traversa di Bianchi a Bergamo, al legno di Rosina contro il Napoli (anche se subito dopo segnò Bianchi), per citare due dei casi più clamorosi. La Sfiga anche quest’anno ha bussato alla nostra porta, e considerevolmente. Però dobbiamo combatterla, sta maledetta, dobbiamo divorziare da questa traditrice, e non credo che il modo migliore sia quello di piangerci addosso. Forza Toro.
FATHER: I pali noi del Toro li conosciamo bene. La nostra più importante avventura europea, come ben ci ricordiamo, si arenò proprio contro tre pali nella stessa partita. Statisticamente non era possibile, ma le statistiche del Toro vanno sempre oltre l'immaginabile. Con i pali aveva anche un appuntamento fisso il primo Pulici. Comunque le statistiche ci dicono anche che poi a un certo punto la fortuna gira. E da vecchio granata ve lo posso confermare. Per questo dopo Palermo mi ha preso un insensato ottimismo. La situazione è difficile, ma per la prima volta da molto tempo siamo noi a recriminare contro sfiga e torti, un rigore e un palo. Chissà, magari gira. Era girata anche alla fine del '76, quando tutto sembrava perduto.
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