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mondo granata
Autunno. Il sole sul lago sta quasi per tramontare. La ragazza dei castelli romani ed il ragazzo di Torino camminano mano nella mano. Cantano canzoni d’amore. Si guardano con tenerezza. Si abbracciano. Si baciano.Il ragazzo di Torino è felice. La conosce da pochi mesi, ma sente che è la ragazza giusta. Anche se abita lontano. Anche se si vedono troppo poco. Anche se tra un paio d’ore dovrà tornarsene alla sua Torino abbandonandola lì.E’ felice inoltre perché sa che il Toro, il suo caro vecchio Toro, sta finalmente vincendo. Dopo la batosta della domenica precedente a Piacenza, il patron Cimminelli ha finalmente deciso di esonerare Gigi Simoni che non ne stava azzeccando una. La squadra è stata affidata al giovane ex tecnico della primavera Giancarlo Camolese, che non avrà esperienza, ma almeno porterà una ventata di novità e magari riuscirà a salvarci dalla C, in questa che si sta preannunciando come la peggiore stagione della lunga storia granata.I due ragazzi tornano alla macchina….lui, con un po’ di vergogna, le chiede di poter accendere la radio: vuole sapere se il Toro sta ancora vincendo per 1 a 0 a Cittadella….passano i minuti….si parla di tutte le altre partite tranne che di quella….poi arriva la stilettata: “ A Cittadella la squadra locale ha battuto il Torino per 2 a 1….appare evidente che neanche il recente cambio di allenatore è servito ai granata per invertire la tendenza che li fa precipitare sempre più verso la zona calda del campionato cadetto…..”“Merda!” dice il ragazzo, mentre spegne rabbiosamente la radio “abbiamo perso ancora una volta….”La ragazza lo accarezza teneramente: “ma sì dai….stai perdendo il tuo Toro, ma hai me….noi non ci perderemo mai….sono io la cosa più importante, ora; e non ti deluderò mai….non ti farò mai soffrire….”“Ehm sì….ma sì: al diavolo il Toro, ora che ci sei tu! Ma chi se ne frega del Toro che tanto dà solo delusioni….”
Inverno
Eh sì…delusioni e basta! Si pareggia in casa col Siena, ma si perde a Verona col Chievo. Si batte il Crotone dopo una prestazione orrenda, ma si perde immeritatamente, a tempo scaduto, a Genova coi rossoblu. Ma c’è l’amore. Ci sono i progetti. Anche se il Toro, che ora è quartultimo, dovesse scendere in C, me ne farò una ragione, pensa il ragazzo, c’è di peggio….c’è di peggio un corno! Il Toro in C sarebbe uno scandalo! Un ulteriore sfregio alla sua storia gloriosa…c’è l’amore….ma anche il Toro è amore, però…
“In questo periodo dovrò pensare soprattutto agli studi…” …..TORO-RAVENNA 2-1…
“Questo week end non venire….ho da fare….staremmo poco insieme….”….CAGLIARI –TORO 0 –1…
“Sono successe alcune cose che mi hanno profondamente cambiata….”….TORO – EMPOLI 1-0…
“Sto male….sto molto male….non immagini quanto….”….TORO – PESCARA 1 –0…
“Prendiamoci una piccola pausa, per fare in modo che le cose tornino come prima….”….COSENZA – TORO 0-2…
“Non sono più sicura di provare per te le stesse cose che provavo un tempo…”….TORO – SALERNITANA 2-0…
“Ti voglio ancora bene….ma….”….ANCONA – TORO 1-2
“Non ti amo più! Basta! E’ finita!”….TORO – PISTOIESE 2-0
Primavera
La storia tra la ragazza dei Castelli romani ed il ragazzo di Torino moriva con la stessa velocità con cui era sbocciata e con cui era esplosa. Ma il Toro del Camola era rinato. Otto vittorie consecutive lo avevano portato ai vertici della classifica. Il cuore del ragazzo era a pezzi, ma il Toro gli regalava almeno qualche sorriso.La cavalcata trionfale si interruppe la vigilia di San Valentino a Venezia. Il ragazzo era disperato, ma dalla domenica successiva, il Toro riprese a vincere ancora. Ancora.I due si videro per l’ultima volta a Torino la sera del 17 marzo 2001. Litigarono furiosamente. E fu lì che lui decise che non avrebbe voluto vederla mai più. Il giorno dopo, il ragazzo andò a vedere Toro-Piacenza. Finì 1 a 0 per noi grazie ad un gol di Tonino Asta a una manciata di minuti dalla fine. Quel giorno tutti capirono che il Toro ce la poteva fare davvero. Che il Toro del Camola, non solo si sarebbe salvato, non solo sarebbe salito in A, ma avrebbe addirittura potuto vincere il campionato. Rimase imbattuto per oltre tre mesi e festeggiò la salvezza con diverse giornate d’anticipo; vinse il campionato cadetto con la bellezza di 73 punti.La cavalcata trionfale del Toro di Camolese iniziò con la sconfitta di Cittadella e si concluse con la vittoria per 2 a 0 a Salerno. Su 30 partite ne vincemmo 20 (di cui 9 in trasferta), ne pareggiammo 4 e ne perdemmo 6 (di cui tre nelle prime settimane in cui la squadra fu assegnata al tecnico di San Mauro).
Estate
Il Toro ha appena battuto il Cosenza per 2 a 1. Il ragazzo è sul campo insieme a tante altre persone vestite come lui di granata. Ha in mano una zolla che porterà a casa per ricordo. La metterà in un vaso e la innaffierà per non lasciarla morire. Per non lasciar morire il ricordo di quella stagione indimenticabile. Di quella stagione di alti e di bassi. Di grandi speranze, di grandi dolori e di grandi gioie. Ma conclusa in maniera trionfale. Il ragazzo pensava di aver perduto il Toro e di aver trovato il grande amore. Ma alla fine si rese conto che proprio il Toro lo aveva aiutato a superare quella grande delusione. Il Toro, morto a novembre e risorto tra l’inverno e la primavera. Il Toro del primo grande miracolo di Mister Camolese.
Un po’ di anni dopo…
Mancano nove giornate alla fine di questo campionato. Poche, forse, per tirarci fuori da una situazione quasi disperata. Ma abbiamo il diritto e il dovere di crederci ancora. E’ molto dura, ma non impossibile. Soprattutto perché ora alla guida del Toro c’è finalmente una persona che i miracoli ha già dimostrato di essere in grado di farli. Camolese non è certo il miglior allenatore in circolazione. Non si riempie la bocca con proclami clamorosi. Non parla di tattiche astruse, anche se ha una preparazione che molti gli possono invidiare. Non litiga con i giocatori e coi giornalisti. Raramente va sopra le righe. Ma era ed è il nostro allenatore. Caro Camola, anche se stavolta le cose dovessero andare diversamente da quanto speriamo ed il miracolo non dovesse ripetersi, noi saremo sempre con te perché tu sei stato, sei e sempre sarai uno di noi!Bentornato Mister Camola! Ti vogliamo bene! Comunque vada!
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