Buongiorno Toro... ieri mi sono impelagata nell'ennesima discussione con un collega granata sul fatto che, secondo lui, i bambini non tifano più Toro. Non gli ho dedicato troppo tempo e non vedo l'ora che arrivi in ufficio per fargli vedere una cosa che... in pratica è andata così: mia figlia, cinque anni compiuti ieri, ha finalmente scelto che regalo ricevere per il suo compleanno (meglio tardi che mai).Ha chiesto di venire a vedere la prossima partita del Toro con me.La prima reazione è stata di rabbia (nascosta) perché avere la prova provata di consegnare una Storia pesante ad una bimba così piccola... be', mi è sembrato troppo.La seconda reazione è stata di gioia (visibile) perché avere la prova provata di consegnare una Storia pesante ad una bimba così piccola... be', mi è sembrato grandioso.Bene.Siamo andate in ricevitoria. Non eravamo sicuri che, nonostante la giovane età, la piccola potesse entrare allo stadio senza biglietto... ed in ogni caso volevo che lei avesse il SUO biglietto. Un giorno lo guarderà e dirà IO C'ERO: per NOI è fondamentale, no?Ed è fondamentale che lei ci sia sabato e per diversi motivi: la prima partita dopo la nostra 'resurrezione' fu contro l'Albinoleffe e quella partita coincise con il mio ritorno allo stadio dopo anni passati a fare la mamma, sabato sarà il giorno in cui cinque anni fa me ne tornai a casa dall'ospedale con il mio batuffolo rosa fra le braccia. Ancora non sapevo che fra le braccia avevo un batuffolo granata ma lo speravo, lo speravo così tanto da avere portato con me per la degenza un pupazzo del Toro.Questa è la continuità, caro collega che vedi il bicchiere sempre mezzo vuoto, questa è la continuità: è esprimere un desiderio e crederci così tanto da vederlo realizzato. Ti aspetto al varco: devo mostrarti il biglietto di Giulia. Lei è il NOSTRO futuro: riempi 'sto bicchiere e brinda con noi, non fare il testardo.Forza Toro (mamma e figlia lo dicono in coro, olé).
mondo granata