mondo granata

Il rifugio segreto di Paperinik

di Mauro Saglietti
Redazione Toro News

Facciamo un gioco?Il semplice gioco di chiudere gli occhi.No, non importa se non possiamo farlo, o se l’abbiamo fatto mille volte.Non si tratta di non pensare alla Samp, avremo tutto il tempo per farlo. E poi la Samp passerà, tutto il resto no.Si tratta di premere il bottone segreto della nostra mente. Quello che sospende il tempo attorno a noi. E di visualizzare il pendolo della nostra fantasia.Un passo indietro, uno alla volta.Fino a tornare bambini.

 

Siamo bambini, dunque.Non vediamo più quello che c’è attorno a noi, qualsiasi cosa sia. E se ancora lo vediamo o ce ne giunge l’eco, presto sparirà.Così come quello che ci angustiava fino a due minuti fa.Il mutuo? Ah ah? Che cos’è? La macchina che non va? La facciata da rifare? Coppola? (ehm)… tutte cose lontane, preoccupazioni in meno.Siamo bambini.Le preoccupazioni, se ci sono, sono qualcosa di più ovattato.Sono il bulletto del cortile, o la mamma che ci vuole portare al mercato, mentre noi non ne abbiamo nessuna voglia, o peggio, la figurina di Pulici che non si trova da nessuna parte.La preoccupazione è un qualcosa di alieno, ma da lontano qualcosa ci dice che sta già cercando di farsi largo nel nostro giovane essere.Siamo bambini.Viviamo di pane, palla e Toro. Pulici è qualcosa di eterno, che avremo tutta la vita per rimpiangere.Chi ha tempo per pensare al domani, quando già due minuti più tardi sono un orizzonte difficile da pronosticare o immaginare?Siamo bambini, il tempo in cui gli spazi sono diversi, il tempo è dilatato, i viaggi lunghissimi, anche se durano mezz’ora.Siamo da soli nella nostra stanza, oppure in una camera.Ma stiamo bene così, non abbiamo bisogno di nessuno, nella nostra animata solitudine.Sappiamo, quasi speriamo, che all’interno dell’armadio, da qualche parte c’è un bottone nascosto.Che ci porterà nel rifugio segreto di Paperinik.

 

Il rifugio di Paperinik, il luogo inaccessibile e protetto per eccellenza, la sicurezza, un segreto tra noi e noi.O tra noi e Paperino, se preferite.Per i pochi che non lo sapessero, il rifugio è un locale segreto ricavato da Archimede Pitagorico sotto la casa di Paperino.Vi si accede tramite l’armadio situato nella camera da letti, che si trasforma in un ascensore in seguito alla pressione di un pulsante nascosto.Oppure tramite il garage dello stesso Paperino, ma questo ingresso è poco noto, ed è usato talvolta come uscita, in alcune avventure.Sì, perché il rifugio è il luogo in cui Paperino assume la sua identità segreta, quella del suo doppio, sepolto troppe volte da una sfiga cosmica e molesta. Quella di Paperinik, il vendicatore.

 

Nel rifugio troviamo una brandina, spesso usata da Paperino per i suoi riposini lontani dalle grinfie di Zio Paperone e dagli schiamazzi dei nipotini, una tv a circuito chiuso, che permette di avere una visione sul giardino e sulle stanze della casa, il costume, aggeggi e travestimenti di Paperinik, cibo e vivande in quantità, più le micidiali caramelle cara-can, capaci di cancellare la memoria di chi le ingerisce, magari diluite in un buon bicchiere di latte.Così come ha fatto lo stesso Archimede Pitagorico, per dimenticare di avere costruito il rifugio, oltre che per scordare la vera identità di Paperinik.Caro rifugio.Quante volte ci siamo stati con la fantasia, quando le cose attorno a noi non erano come dovevano essere, nei nostri primi anni di vita. O magari alla fine di una buona lettura dei Classici Disney che non ci stancavamo mai di leggere? Un po’ come la canzone dei Santo California.Tutto sembra come allora, da quanto tempo non ci torniamo?Che forse sia una parte di noi stessi che abbiamo sepolto?Paperino-Paperinik non c’è, forse sarà vicino, forse lontano, non ha importanza.Quello che importa sono le foto ai muri. La nostra famiglia da piccini, la prima foto del campionato 1976-1977, con lo scudetto sulle maglie… l compagni di classe, una foto della casa estiva, la panoramica delle montagne.Tutto è come allora, e chissà se lo siamo ancora noi, bambini ritornati in questo piccolo antro di magia.Tanto vale stendersi sulla branda di Paperino e lasciare andare la fantasia…Agli scaffali ci sono dei fumetti che sembrano conosciuti…Ma certo! Sono i fumetti che custodivamo nello scatolone, quelli che leggevamo ogni pomeriggio, sorteggiandoli, in una lettura che non finiva mai…Le dita scorrono su quelle pubblicazioni che credevamo perse.Un sorriso furbetto dipinge di malizia la nostra domanda di bambino.Quante volte ce lo siamo chiesti?Ma di che squadra erano i nostri eroi?Sospiriamo sorridendo, nella brandina del nostro rifugio, e lasciamo che la mente di allora ci avvolga, mentre li passiamo in rassegna.

 

PaperinoForse il personaggio più del Toro di tutti, per una serie di luoghi comuni, legati a pregi e difetti. Anche se in alcune storie si diceva tifoso del Paperopoli (Paperino e il ritorno del Dottor Zantaff), credo che in lui si celasse un cuore granata. Ma più che in lui, in Paperinik per ovvi motivi di vendetta e di rivalsa.Sulla copertina del Topolino N.1082, è rappresentato con la maglia dell’Inter.

 

PaperinaUna rompiscatole. Possibile juventina? Mah, non così impestata. Me la vedo più di qualche squadra anonima. In fondo Paperina avrebbe potuto essere benissimo della Cremonese.

 

Topolino.Troppo perfetto per essere del Toro, anche se molto vicino, troppo geniale per essere un gobbo.No, me lo sono sempre visto piuttosto dell’Inter, o alla mala partita, del Como.Perché no, in fondo?E’ raffigurato con la maglia del Milan nel Topolino N. 1095

 

Pippo.Asquadrico, un insulto associarlo a qualche idea partigianeria.Essendo una mente semplice avrebbe potuto essere juventino, ma il fatto che il personaggio abbia pensieri di una certa complessità, lo fa escludere.Al limite del Bologna, ma temo sarebbe un insulto per lui.Meglio pensarlo tifoso di altro.In una copertina del Topolino N. 1089, è ritratto con la maglia del Napoli.

Eta BetaPossibile tifoso del Pcesena? Pperchè pno?

 

Zio Paperone.Qui il discorso si fa difficile.Ha tratti rampanti che ci ricordano da vicino, ma anche una certa inesorabilità che non è nostra. E se fosse stato del Milan nel Klondike, e continuasse a professarsi tale? Ma fosse in fondo un Vecchio Cuore Granata?Nella copertina del Topolino N. 1090, è raffigurato su di un grifone genoano (orrore!), il ché forse quadra col discorso’avarizia.

 

RockerduckOvviamente gobbo. Di quelli che si vantano delle vittorie anche quando perdono e non vincono da anni. E rosicano da morire. In fondo il paragone bombetta mangiata – carota divorata per gli scudetti revocati, non è così distante.E a tale proposito, guardate un po’ se vi dico una balla? Osservate la copertina del Topolino N. 1102?Giuro che al momento di scegliere un gobbo avevo già deciso che fosse Rockerduck ben prima di imbattermi in questa copertina.

 

 

GastoneGobbo maledetto, senza dubbio.Non tanto per la fortuna conclamata (la fortuna gobba è spesso stata invece scandita da fischi che indicavano il dischetto del rigore), quando per la boria insostenibile di chi sceglie gjiuve perché non vede altro. Si sarebbe inserito alla perfezione nell’universo universitario e aperitivaro di qualche anno fa.

 

Qui, Quo, QuaAndiamo per esclusione. Sanno leggere, (il manuale) quindi escludo un tifo bianconero.Simpatici abbastanza da essere del Toro, ma non fino in fondo.E se fossero del Verona? O dell’Atalanta? O della Samp?Impossibile, in nessuna storia li ho mai visti zappare la terra, n si diceva puzzassero di pesce.Mantengo il giudizio in sospeso.Attenzione però. Una copertina di un Topolino del 1976, li ritrae con la maglia granata, in onore allo scudetto.

 

Archimede PitagoricoTroppo svagato per applicarsi in una passione calcistica. Potrebbe essere tranquillamente del Foggia.O della Triestina, al limite.Sulla copertina del Topolino N.1100 è rappresentato accanto al grifone del Perugia (orrore!!!).

 

AmeliaChe domanda. Una che vive sulle pendici del Vesuvio non potrà che essere del Pisa, no?

 

Ci sarebbero altri personaggi e la serie di copertine storiche che vi ho citato, danno anche i Tre porcellini del Verona, Ciccio (l’aiutante di Nonna Papera) del Bologna, Pico de Paperis dei ciclisti, Orazio del Catanzaro, Basettoni e Manetta del Foggia, Paperoga del Cesena, Tip e Tap della Roma.Tra l’altro, chiunque avesse in casa queste pubblicazioni, si guardi bene dal buttarle al macero.Non hanno un valore immenso, ma ne hanno uno comunque non disprezzabile.Oltre che storico-affettivo spaventoso.

 

Riapriamo gli occhi.Siamo ancora qui.No, nessuno ci porta via.Un bel panino ed un bicchiere di latte fresco ci tengono compagnia mentre passiamo le dita sui fumetti che occupano gli scaffali a muro.Una buona lettura? Perché no?Ma cosa leggere, qui, al sicuro? Al riparo da tutto e da tutti?Nell’attesa che arrivi il nostro amico Paperino?Dunque, riflettiamo.Siamo piccoli e probabilmente siamo negli anni Settanta.Topolino è la pubblicazione settimanale.Esce al giovedì e la nonna ce la fa trovare puntuale come sempre al nostro ritorno da scuola.Talvolta alterniamo la lettura con il Corriere dei Piccoli, ma non è la stessa cosa.Topolino è tutto a colori. Racchiude all’incirca cinque storie, di cui due principali, una all’inizio e una alla fine del giornalino.Le pubblicità impazzano ma non sono mai fastidiose. Sono in particolare quelle di Big Jim o Barbie della Mattel, oppure quelle dei soldatini della Atlantic. Per non parlare poi di quella dedicata agli aggeggi improbabili: occhiali a raggi X, scimmie di mare, sirena per mettere in fuga i malintenzionati e macchine fotografiche degli agenti segreti.Talvolta le storie, le migliori a dire la verità, possono essere divise in due puntate, la prima delle quali ti molla sul più bello e ti costringe ad aspettare una settimana per sapere come andrà a finire.All’interno di Topolino c’è la possibilità di abbonarsi al Club.Come fare è facile, basta ritagliare i punti che si trovano al fondo di ogni pubblicazione Disney, ed incollarli su una cartolina non sempre facile da reperire, quindi spedirli alla Mondadori.Si riceverà un distintivo (progressivo, si sale di grado), un diploma ed un regalo da scegliere tra i vari calendario perpetuo, dama Yan ke-pow, carta da lettera, set quadretti Disney numero 1, set quadretti Disney numero 2, tombola Disney, etcCi sono poi le altre pubblicazioni, quali Albi di Topolino, che racchiudono tre storie, l’Almanacco di Topolino, mensile, al quale i più fortunati sono abbonati (si può scegliere un regalo a scelta tra un gioco e un libro – passano sotto i nostri occhi pietre miliari come Paperopoli – il grande gioco degli affari d’oro, o Strategicon – la battaglia navale) ed infine una pubblicazione che ha avuto inizio nel 1957, allora con cadenza annuale, poi diventata mensile.Quella dei CLASSICI Disney.

 

Ancora non lo sappiamo, ma Topolinia e Paperopoli, non esistono ovunque.Anzi, esistono in Italia perché è stata la formidabile scuola fumettistica Disney italiana a crearli.Parliamo di Maestri, sia a livello di disegni, che di sceneggiatura, i puristi perdoneranno la mia approssimazione nella descrizione.Così come molti personaggi che conosciamo e consideriamo abituali, sono stati creati da questa formidabile scuola.Paperinik, nato nel 1969 è l’esempio più eclatante, così come Amelia, Brigitta, Gancio, Filo Sganga e Archimede Pitagorico, che sono tutti italiani.La stessa caratterizzazione dei personaggi è andata ben oltre l’impostazione originaria, con Topolino improntato a un mistery-giallo assai in voga e mai banale, con storie che spesso correvano sul filo della suspense, ed i Paperi caratterizzati in missioni alla ricerca dell’oro, spesso su veicoli improbabili.

 

Dunque le dita scorrono sulle pubblicazioni, in particolare sui Classici.Erano raccolte, unite da tavole disegnate per l’occasione, che seguivano una sorte di trama, di storie pubblicate sui Topolini del passato.La mente si apre, le dita si rimpiccioliscono e sfogliano a fatica quelle pagine in cui il colore si alternava per questione di costi.Quanti classci! E chi se li può dimenticare?Era sempre una festa quando se ne trovava uno sul tavolo, solitamente al ritorno della mamma dal lavoro.Costavano 500 lire e la nonna si arrabbiava perché li leggevamo tutti in un colpo.Avesse mai saputo quante volte li avremmo riletti, non avrebbe borbottato tanto.Eccoli qui, sparsi sul pavimento.Da quale si comincia, che cosa leggiamo?Le copertine quasi si sovrappongono… guarda …Viva Topolino!, quello della storia del bandito invisibile!Oppure Zio Paperone mumble mumble! Quello con la storia delle Mongolfiere!E Forza Topolino? Con la storia dei ladri d’ombre?

Forse ci piacerebbe leggerli tutti... ma quali sono le storie veramente indimenticabili?Stendiamoci sulla brandina e leggiamo con la fantasia.

 

TOPOLINO E I LADRI D’OMBREtratta da Forza Topolino!, del 1975, è una storia che sapeva far paura, anche a causa di un flashback ricostruito attraverso una deduzione di Topolino.Storia del mistero, con tanto di bosco solitario e di villa in mezzo al bosco.Indimenticabile. Mi fece paura, ma una paura “buona”Scrittore: Guido MartinaDisegnatore: Giovan Battista Carpi.

 

 

 

TOPOLINO E L’ULTRAGHIACCIOStoria indimenticabile, fantastica e romantica, che presenta il domestico dalla doppia identità, Pinky Pack, che vuole preservare i segreti di Pinguinia e del portentoso ultraghiaccio.EccezionaleTratta da Viva Topolino!, del luglio 1973Scrittore: Romano ScarpaDisegni Scarpa-Cavazzano

 

ZIO PAPERONE E LA RIVOLTA DELLE MACCHINETratto da Gran Galà di Paperone del dicembre 1973Storia meravigliosa per il bilanciamento tra fantastico, morale e sentimento.Zio Paperone a bordo del deposito volante, coinvolge il parentado in una spedizione su un pianeta la cui dipendenza dalle macchine rischia di rivelarsi fatale.Scrittore: Rodolfo CiminoDisegni: Luciano Capitanio

 

 

TOPOLINO E IL BANDITO INVISIBILE“LA” storia in assoluto, per chi ama il giallo. Lunga, complessa e in alcuni tratti da brividi.Topolino alle prese con “Bimbo”, il misterioso rapinatore che arriva anche ad attentare alla sua vita.Da Viva Topolino! (ricordo che le storie erano già state edite nei “Topolini”) Del luglio 1973.Scrittore: Guido MartinaDisegni: Giovan Battista Carpi

 

PAPERINO E IL RITORNO DEL DOTTOR ZANTAFF.Indimenticabile storia che vede protagonisti Paperino e Paperone, che si ritrovano proiettati nel passato, in seguito ad una micidiale invenzione del Dottor Zantaff. Tratto da Paperino il Grande, del marzo 1973Testo e disegni: Luciano Bottaro

 

ZIO PAPERONE E LE MONTAGNE TRASPARENTIDa Paperofollie, del dicembre 1975.Esempio di avventura alla ricerca dell’oro il cui finale non sorride al vecchio papero. Presenti situazioni e momenti esilaranti.Testo: Rodolfo CiminoDisegni: Gorgio Cavazzano

 

TOPOLINO E IL SOLE DI MEZZANOTTEStupenda avventura nel mistero per una Topolinia risvegliata nel cuore della notte invernale da un sole misterioso.Storia di specchi ustori e pazzi megalomani.Tratta da Topolino Big del luglio 1975Scrittore: Guido MartinaDisegni: Sergio Asteriti

 

 

PAPERINIK TORNA A COLPIRETratta da Paperinik il diabolico, del settembre 1974.Epica storia, una delle prime di Paperinik, nella quale l’eroe si trova a dover fare i conti con un sosia, in realtà un robot, e ad un losco piano di Paperone.Testo: Guido MartinaDisegni: Scarpa-Cavazzano

 

TOPOLINO E IL SEGRETO DI ZETA-BIQualcuno ricorda l’avventura di Topolino che ogni tanto sentiva squillare il “campanello d’allarme”?Un giallo in piena regola, che si risolve grazie alle zanne di un elefante.Scrittore: Guido MartinaDisegni: Massimo de VitaDa Topolino Big, come detto del luglio 1975.

 

TOPOLINO E LA BAIA DELLE TRIGLIEAltra meravigliosa e complessa storia, che vede comparire Gambadilegno, in procinto di effettuare un colpo in una pinacoteca di un riccone.Testo: Gian Giacomo DalmassoDisegni: Massimo de Vita.Tratta da Forza Topolino!, dell’aprile 1975

 

PAPERINO E IL CAMPIONE DEI SUPER-PIUMATratta da Paperavventure, del settembre 1973Tipica storia di disavventure per Paperino, chiamato dallo zione a risolvere, con risultati catastrofici, una grana venutasi a creare in seguito all’affitto affrettato del suo palazzo.Storia a lieto fine, per lui, nonostante le molte fratture.Testo: Guido MartinaDisegni: Giorgio Cavazzano

 

 

PAPERINO E L’ORGANIZZAZIONE P.Imperdibile storia di pasticci combinati da Paperino, alle prese con l’organizzazione per una gita, e con una cassa con il numero “6”, scambiata ovviamente con quella con il “9”.Tratta da Paperino il Grande, del marzo 1973Testo: Guido MartinaDisegni Giovan Battista Carpi.

 

ZIO PAPERONE E LA FEBBRE DELL’OROInserita in Il trionfo di Paperinik del Settembre 1975, non presenta, forse per il numero ancora esiguo di storie allora presenti, l’eroe mascherato.Presenta invece Paperone alle prese con la temperatura eccessiva del proprio denaro e con delle prove da superare. Il tutto si rivelerà un sogno dello stesso Paperone.Scrittore: Rodolfo CiminoDisegni: Massimo de Vita

 

PAPERINO E LA GIORNATA DELLA BONTÀ.Tratta da Paperavventure, del Settembre 1973, è la storia del “Premio della bontà”, con ricompensa in denaro, premio ambito da Paperino e Paperone, il primo che pretende di lavorare gratis per lo zio, il secondo che insiste per donargli dei soldi. Finirà male, molto male, soprattutto per Paperone.Testo: Guido MartinaDisegni: Romano Scarpa – Giorgio Cavazzano

 

TOPOLINO E L’EREDE MUSICOFILOBella storia, una caccia al tesoro vera e propria,tratta da Forza Topolino!, dell’aprile 1975Testo: Guido MartinaDisegni: Luciano Capitanio

 

PAPERINO E IL PACCO DINAMITARDOTratta da Zio Paperone mumble mumble!, del maggio 1974, è la storia della gara con Rockerduck, a bordo di una mongolfiera, con in palio un prestigioso orologio a cucù.Orologio che verrà spedito per posta a Paperone e che Paperino scambierà per un pacco dinamitardo, scagliandolo dalla finestra del deposito stesso.Finale con immancabile inseguimento.Scrittore: Guido MartinaDisegni: Giorgio Cavazzano

 

 

PAPERINO E I CHIODI DI MAGO PAMPEROTratta dal già citato Paperino il Grande, del 1973, è una suggestiva ed abile storia alla ricerca del passato perduto ai tempi della corsa all’oro, velata di una sottile ironia, sottolineata da alcuni passaggi figurativi geniali.Testo: Guido MartinaDisegni: Luciano Bottaro

 

TOPOLINO E IL TERRIBILE KALA-MITStoria di investigazione che, lo ammetto, mi fece parecchio paura.Topolino viene rapito e cerca di capire dove è stato tenuto prigioniero, alle prese ovviamente con uno scienziato pazzo.Tratto da Topolino Ciak, del giugno 1972Testo: Guido MartinaDisegni: Scarpa-Cavazzano

 

 

TOPOLINO E LO SPECCHIO DEL TEMPOTratta dal già citato Viva Topolino! del luglio 1973, la storia vede Pippo come protagonista, alle prese con uno specchio capace di proiettare il futuro o il passato.Scrittore: Guido MartinaDisegni: Sergio Asteriti

 

 

PAPERINO CALCIATOREMitica storia di Paperino, stella calcistica dei “Piedilunghi”, aiutato dal bisonte “Angelino”, nella tournee mondiale.Scrittore Gian Giacomo DalmassoDisegni: Marco Rota.Tratto da Paperino ai Mondiali, del maggio 1974.

 

ZIO PAPERONE E IL TUNNEL SOTTO LA MANICAStoria che anticipava la costruzione del famoso tunnel, con Paperone che beffa ovviamente Rockerduck.Tratto da Paperone il magnifico, del dicembre 1974.Scrittore: Guido MartinaDisegni: Scarpa Cavazzano

 

 

TOPOLINO E I MISTERI DEL MONTE ACCHIAPPANUVOLEMisteriosa storia di un torrente che comincia a scorrere al contrario, ingarbugliando così una cita di Topolino e Pippo. Scontro con Gambadilegno.Tratto da Topolino ’76, del marzo 1976Testo : Guido MartinaDisegni: Massimo de Vita

 

ZIO PAPERONE E L’OCCHIO DI ZAMPIRONE:Tratto da Tutti Paperi, del maggio 1976, una affascinante storia di ricerca, in un paesino dominato da una luce che priva gli abitanti della volontà.Testo: Rodolfo CiminoDisegni: Giorgio Cavazzano

 

PAPERINO E LA TRISCAIDECAFOBIAEsilarante avventura che vede Paperino preda della paura del numero “13”.Tratto da Paperino racconta, del 10 marzo 1974.Testo: Guido MartinaDisegni: Scarpa-Cavazzano

 

Quante storie, si pensa mentre si guarda il soffitto.E queste sono soltanto alcune, di un tempo andato, che ci faceva volare con la fantasia, che ci ha regalato compagni di viaggio indimenticabili… ancora tutti qui, in questo rifugio.Ora rientreremo nell’armadio-ascensore, premeremo il bottone e torneremo su.Al mutuo, al vociare, ai mille problemi.E poi?Oh… non siamo certo tipi che dimenticano.E certe cose meravigliose non possono essere cancellate neanche con le cara-can.Tutti abbiamo bisogno di un rifugio, dove essere cullati.Ci torneremo?O forse… non ci siamo mai mossi di qui.Ed è questa la nostra realtà…A presto, amici, allora.

 

CITAZIONI CELEBRI:

(Paperino) Allora, sono venuto per chiederti un prestito, me lo dai o no?(Paperone – armeggiando con un disco ed un impianto stereo, piazzato vicino alla scrivania) Aspetta un momento…(Stereo – fortissimo) NNNNNOOOOOOOOOOOOOOOOOOO NNNNNOOOOOOOOOOOOOOOOOOO(Paperone) Come vedi ho fatto incidere un disco, per risparmiarmi il fiato di dirtelo!

 

(Sulle montagne rocciose - Paperone con archibugio. Pastore con cappellaccio di paglia, visto di spalle)(Paperone) Pastore, avete visto per caso un papero da queste parti?Silenzio.(Paperone – voltandosi) Vi si è seccata la lingua, eh? Ma lo troverò! Sento che è da queste parti!!!Vignetta che mostra Paperino (il pastore, naturalmente) che approfitta dello zio voltato, per fuggire.

 

(Paperino) Dimmi zio, che cosa fornisce energia alle zampe di questa piroga?(Paperone) Una molla nipote. Una robusta molla che tu ricaricherai ogni due ore.

 

(Casa di Paperino vista dall’alto – Paperone a bordo di un pipistrello meccanico volante – Qui, Quo e Qua con gli occhi spalancati affacciati alla finestra – Paperino svenuto con le braccia penzoloni fuori da un’altra finestra).(Paperone) tirate un secchio d’acqua addosso a quel pusillanime di vostro zio. Le studia tutte per tirare tardi e non partire!

 

Paperino, su una scogliera di fronte all’oceano (Addio, Reginella, ti restituisco il medaglione e manterrò sempre il tuo segreto, anche se la nostra primavera non è diventata estate).

 

(Paperone, con scimitarra, uscendo dal deposito e cercando Paperino) Trema ribaldo! Sto venendo a prenderti!(Paperone a Paperino ed Archimede, dopo aver scoperto che i suoi soldi sono stati trafugati dai Bassotti per causa loro) VI VOGLIO TRUCIDAREEEEEE!!!!!!!

 

Tutte le illustrazioni sono tratte dal sitoAutentica bibbia mondiale di tutte le pubblicazioni Disney, che ringrazio di cuore. Mauro Saglietti

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