mondo granata

Il Simbolo

Il Simbolo - immagine 1
di Silvia Lachello
Redazione Toro News

Venerdì 23 ottobre 2009, dopo pranzo, Caro Diario, la Stefi riuscirà a venire a Torino per la partita contro la Reggina!!! Che meraviglia!!!Per motivi di lavoro non ha potuto esserci contro l'Ancona (c'era contro il Modena, ahilei... e c'era anche Nonna Olga, porella...)... finalmente si ricostituisce il nucleo originario delle Peppie Granata.Evvaiiii!!!Venerdì 23 ottobre 2009, metà pomeriggioCaro Diario,la Nonna Olga è caduta: si è rotta una spalla. La Stefi è con lei.Speriamo che si rimetta in sesto in fretta...Venerdì 23 ottobre 2009, tardo, tardissimo pomeriggioCaro Diario,ho un diavolo per capello e trattandosi di me i diavoli sono veramente tanti, troppi.Arriverò allo stadio a partita iniziata probabilmente... non mi piace non partecipare dall'inizio...  e poi sono preoccupata per tutta 'sta attenzione intorno al nostro ex allenatore: non se la merita.Non vorrei che l'attenzione fosse più rivolta a lui che alla partita... la partita. Torino-Reggina. L'unica che ho saltato lo scorso anno: avevo la febbre.Aspetta.Il telefono.Chi cavolo è?Sìììììììììììììììììì: ce la posso fare!Mio marito sta arrivando sotto casa per portarmi allo stadio! Vado!Venerdì 23 ottobre 2009, notte, Torino-Reggina 2-0Caro Diario,che cosa dire? Forza Toro.Non l'ho visto il gol di Bianchi, non l'ho visto.Troppi giocatori in area, troppo lontana l'altra parte del campo.Troppo bello sentire lo stadio esplodere così.Con un suono crescente, che si autoalimenta.E farne parte.Anche se non ho visto il goal.Ma si sa: il vedere per me è secondario rispetto al sentire.Vado a dormire felice.Sabato, 24 ottobre 2009, tra l'alba e il non lo soCaro Diario,fuori dallo stadio, sì fuori dallo stadio c'era chi diceva "Ha fatto un gol alla Pulici!", me l'ha detto anche mamma al telefono.Fuori dallo stadio c'era anche Mauro con un sorriso che andava dal Fila alla Luna ma questa è un'altra storia anche se... sai, in un altro momento avrei detto che quel sorriso era il sorriso bambino di Mauro, quel sorriso che gli arriva direttamente dal 16 maggio 1976 passando attraverso a cataclismi ed anche irrealtà... invece no: era il sorriso di Mauro adulto, il mio Amico Mauro, quello che mi ha insegnato a credere in me, quello che sa cambiare idea.Ma di Mauro ti parlerò poi... ora è il turno di Rolando.Anzi... di Rooooooooooolandoooooooooo (rulllo di tamburi) Bianchiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!L'ho visto questa mattina, finalmente.Il gol.E mi è venuto da ridere.Ridere di felicità.Ridere con il singhiozzo.E continuo, continuo a ridere perché il gioco del pallone è bello quando è semplice e quando è semplice c'è chi, con corpo d'adulto e sguardo da bambino, compie un capolavoro.Oh, sì, certo... "E' il suo lavoro: viene pagato per farlo e quindi gli conviene farlo...". Questa volta è stato Matteo a dire la genialata della settimana... dovrei prendere nota di tutte le banalità che sento dire... potrebbero tornare utili... sai com'è: i revisionisti/negazionisti sono sempre in agguato e le loro madri perennemente occupate a rimanere incinta e a partorire eserciti di loro omologhi...Sto divagando.Ha fatto un gol alla Pulici. Lo dicevano tutti. L'ho detto anche io quando l'ho visto.E' bellissimo RIvedere reti del genere.Però voglio soprattutto celebrare il fatto che Bianchi ha segnato alla Bianchi.Perché non voglio togliere niente a Pulici (Lui rimane sempre Lui) ma non voglio togliere nulla neppure a Bianchi.E perché solo avendo cura del presente si può apprezzare il valore del passato, quel passato che ci ha fatti arrivare tutti quanti fino a qui per tuffarci nel futuro.Inoltre... provo un maligno e totalmente mio sollievo del tutto particolare ma non mi dilungherò troppo sui motivi da cui esso deriva.So solo che guardavo verso la nostra panchina, ieri sera, ed ero felice che fosse lì Tuono, non l'Altro.E vedere un Toro quasi degno di questo nome. Che sollievo.Il punto di mezzo fra essere Torello ed essere Toro. Che grande sollievo.Qual è il punto di mezzo? Essere il Torino.Loro sono il Torino, NOI siamo il Toro: GRANDE SOLLIEVO. Che duri...Ah, meglio precisare: quasi tutti NOI siamo il Toro... mi è accaduto come al solito di sentire insultare alcuni nostri giocatori... quei NOI lì sono agnelli (sic) vestiti da leoni.Oppure, più semplicemente, conigli.Se si aggiunge una O e si fa un anagramma... be', fa rima con... palloni, faraoni, maccheroni... vedi un po' tu...Comunque, Caro Diario, indipendentemente da tutto e da tutti ci sono momenti in cui essere del Toro non è solo una delle cose più belle del mondo... ci sono momenti in cui essere del Toro significa essere felici. E sollevati. E' uno degli effetti benefici del Rolandismo.Domenica 25 ottobre 2009, mattinoCaro Diario,questo è un giorno da 23 ore: ci siamo liberati dell'ora legale.Ti dicevo del Rolandismo e dei suoi effetti benefici.Uno di essi potrebbe essere (lo è già?) il fatto che c'è ragione di credere in una, quanto meno momentanea, pace dell'animo di quei lamentosi che dicono che i bambini non tifano più Toro.Premesso che non è vero che i bambini non tifano più Toro, premesso che i bambini che tifano Toro hanno la colonna vertebrale più dritta degli altri a causa del loro naturale incedere a testa alta, premesso che d'inverno a scuola continuo a vedere più cappellini granata che di colori di altre squadre (ma forse ho un tipo di vista granatamente selettivo), premesso che non ci avranno mai come ci vogliono loro (questo non c'entra ma è bene ribadirlo)... stavo pensando che Bianchi sta diventando (lo è già?) un simbolo.Non solo per il suo essere macchina da gol... no, non è solo questo.Ci ha già regalato due elementi fondamentali per la nostra sopravvivenza: un gol quando tutto era perduto ed un gol rabbioso, luminoso, perentorio.C'è di più.Esulta.Per i gol dei compagni.Per i propri gol.Spalanca le braccia e grida.Quelle grida liberano lui e liberano anche noi.E poi ha la maglia intrisa di sudore a partire dal terzo minuto di gioco.Riempie la Maglia. Ripeto: RIEMPIE LA MAGLIA.Sta diventando (lo è già) un simbolo.Perché se da un lato il Toro sulle bandiere è il simbolo che ci definisce, abbiamo altresì bisogno (come dell'aria che respiriamo) di vedere con i nostri occhi esseri in carne e ossa, sudore sulla maglia e fumo dalle narici, che ci dicano: sì, il Toro è così.Ora che il simbolo c'è vediamo di non perderlo.Vediamo di non spalargli letame addosso quando, come ho visto scritto da qualche parte e preferisco non ricordare dove, gli capiterà di non segnare.I bomber si fermano ogni tanto.I bomber sono esseri umani.Anche se strapagati.Il mio non è buonismo a tutti i costi... è solo che trovo inutile devastare senza soppesare, trovo idiota dimenticare di fare l'esame della propria coscienza e passare al microscopio continuamente la coscienza altrui come se si avesse l'onniscienza divina che permetta di farlo.E quindi... e quindi poi ti devo raccontare di quella bambina che vedendo il filmato del gol di Rolando ha spalancato gli occhi non tanto ammirando la rovesciata ma piuttosto la rete che si gonfiava producendo fragore ed il fiato le si è mozzato in gola perché, come dice il buon Gramellini, "a volte il cielo va preso a pugni" e se quella bambina è riuscita a prendere a pugni il cielo vuol dire che al cielo ci è arrivata, sì: ti devo raccontare di quella bambina (che sono io, proprio così) ma non adesso, non adesso... anche perché lo faccio continuamente ed in ogni caso nessuno la (mi) fermerà.P.S. Quella bambina sono io, quella bambina è mia madre, quella bambina è mia figlia. Quella bambina è tutte le Donne Granata, quelle che sono Granata da sempre, quelle che stanno diventando Granata, quelle che sono Granata e non lo sanno ancora, quelle che sono Granata nonostante un amore di colore diverso... e mi scusino i signori Uomini Granata se per una volta li escludo dal discorso...