Mi scuso con chi ha cercato il mio nuovo pezzo su Toro News, ieri. Non c'era, per questioni di palinsesto: c'è stata la Coppa Italia, giovedì, andava commentata. Il mio bel pezzo di firma non c'era neanche venerdì scorso, per la verità. Non ho avuto tempo di scriverlo. Il prossimo articolo, poi, uscirà tra quindici giorni: questione di poco tempo a disposizione per elaborare. Tempo... ecco, parliamo del tempo. No, non del meteo. Il tempo, il tempo che passa, Tempus Fugit, sì, anche roba da meridiane e da gnomoni. Il tempo fugge, il tempo vola e non ritorna, spesso ostile, talvolta benigno. Inesorabile. Inreparabilis. Irreparabilis. Non c'è bisogno di essere intelligenti come me, come Virgilio o come Seneca, per capirlo. Ah, la brevità della vita... "A te lo spiego dopo, Bobby, ma adesso posa quella bandiera bianconera".
mondo granata
Il tempo che passa
Tutti i grandi pensatori hanno esaminato il tema del tempo. Adesso tocca a me e lo faccio, subito… e subito dopo aver letto una de "Le frasi più belle di Facebook": "Dai valore ad ogni momento che vivi, ricorda che il tempo non aspetta nessuno!". Beh, bau, niente di sensazionale, direi, però tutti dovremmo meditare un po' sul valore del tempo che passa. Come dice Giorgio di Roma: "Purtroppo il tempo passa così in fretta, portandoci via le cose più care"... meglio non sprecarlo, allora. Ricordiamoci anche che il tempo è galantuomo, in certi casi: a volte, anzi, Voltaire, ci permette di superare dolori che sembravano in grado di annientarci. Bene, c'è un rovescio della medaglia, allora. Vado di pensieri sparsi, tenendo presente che la vita di un cane si sviluppa con un concetto di tempo diverso rispetto a quello di un uomo o di un bruco o di una tartaruga o di un pesce rosso. Pesce, trote, carpe, carpe diem.
Guardate un album di foto… no, non dico un album del 1920, dico un album digitale, che ne so, magari del 2006, l'anno del Centenario. Meditate sulla gente. Studiate gli sguardi, il look, i capelli. Fatelo con calma. Ne scoprirete delle belle: per esempio, il tempo non è passato per tutti nello stesso modo. Incrociate con un confronto l'aspetto esteriore del passato e del presente, le storie personali che conoscete riguardo ai soggetti esaminati. Non vi dico altro; provate, se volete.
Sembra l'altro ieri: sognavo di essere all'inizio di una nuova era di grandi successi per il Toro. Sono passati 34 anni e mezzo. Quando parlo di quei tempi con Patrizio Sala sembra ancora più incredibile, vista la nitidezza e la freschezza di molti ricordi. Time is short. Sembra ieri, poi, che sognavo di tornare ad Amsterdam...: lo sapete, 18 anni e mezzo, no? Qualcuno si chiederà cosa voglio dire con questo pezzo: niente di speciale, in effetti, voglio soltanto riflettere un po' sul valore del tempo e, forse, spingere anche voi a farlo. Vado avanti, confrontandomi con alcuni amici.
Ecco il pensiero della bravissima scrittrice Anna Maria Bonavoglia, tifosa del Toro come il suo Gatto Jack (un gran bel pupattolone):"Ho scoperto il tempo crescendo… E ho capito che il tempo della mente è diverso da quello del corpo. Si comincia da ragazzini, sembra che non passi mai, che sia immutabile… Ma il corpo muta, e il suo tempo già comincia a discostarsi dal tempo della mente.Poi si cresce, e si entra in una sorta di limbo: non si bada più al tempo, se non a quello scandito dall'orologio che impone scadenze ravvicinate… E quando ci si guarda allo specchio e si vede un'immagine in cui non ci riconosciamo, ci accorgiamo che il tempo interno è rallentato, è quello immutabile della giovinezza. Ma fuori è stata una corsa affannosa verso la vecchiaia.E tutto questo porta all'essere per sempre ragazzi curiosi di vita imprigionati in un corpo di vecchio".
Mumble mumble... interessante!
Adesso ci vorrebbe la testimonianza da parte di un uomo che abbia visto molte cose nella sua vita. So a chi rivolgermi. Il suo nome è conosciuto da pochi, il suo soprannome è Dingo. Non lo conoscete? Cavoli vostri. Ora è in pensione, ma rimane un atleta. E' stato un campione di ginnastica, un quadro aziendale, un pendolare, un contadino e chissà cos'altro... e dice: "Oggi andrò a correre a piedi per cercare di contrastare i danni che il tempo procura al mio fisico (pancetta ed altro). C'è chi cerca di contrastarli con la chirurgia plastica, chi ubriacandosi per dimenticare, chi con la droga per fuggire dalla realtà ma, tutti quanti, ineluttabilmente, coscienti o meno, cercano di contrastare i danni del tempo. La demenza avanza con l'età fino a rincoglionirti definitivamente e i pochi che le sopravvivono vengono considerati "saggi". Ma quale saggezza, se devi separare l'anima dal corpo per sentirti felice? La Montalcini si consola, dicendo di essere diventata solo una "mente", perché il corpo ormai la sta lasciando…".
Uhm... concreto e realista, il Dingo!
Cosa ne dice, invece, Carlos? Chi è Carlos? E' un tipo ancora giovane, elegante e professionale, ma che apprezza i valori genuini della vita. Ecco il suo pensiero sul TEMPO: 'O tiempo se ne va, e tu nun vuo' chiava'… no, dai… questo mi sa troppo di anni '80… è un po' "squallor"… associare al tempo un aspetto di tipo sessuale... e poi perché negli anni '80 ero un adolescente… i miei pensieri, allora, erano rivolti solo ed esclusivamente ad una forma geometrica tonda, ANZI, ROTONDA... che però non aveva nulla di femminile. Da piccoli, poi, è tutto incredibilmente più grande di te… il tempo pure. Quando hai 8 anni, un anno è un'eternità; non vedi l'ora di averne 18 per prendere la patente e i 18 non arrivano mai, ma dai 20 in avanti la situazione si inverte e gli anni scorrono via velocemente; te ne rendi conto solo quando cominci a vedere qualche ruga in più sul tuo viso… e qualche capello grigio. Oggi tutti hanno fretta… mi chiedo… per andare dove, per fare cosa? Perché si ha così tanta fretta? Quello che si dovrebbe fare è proprio il contrario, bisognerebbe fermarsi… o comunque andare più lentamente… l'unico modo per far sì che gli anni non passino troppo velocemente è forse (ma dico forse) quello di cercare di vivere più "lentamente", assaporando tutto quello che la vita quotidianamente ci offre… io il tempo ora lo fermerei… perché egoisticamente vorrei che i miei figli avessero sempre questa età. Io sono sempre di fretta, ma qualche mattina… un minuto me lo concedo per guardarli mentre dormono. Quel momento me lo voglio assaporare e godere. Finisco con un pezzo tradotto da "Time" dei Pink Floyd:"Ogni anno sta diventando più corto, Non si riesce più a trovare il tempo Progetti che finiscono nel nulla o in mezza pagina di righe scarabocchiate Il tempo se n'è andato, la canzone è finita, pensavo di aver ancora qualcosa da dire".
Curioso, Carlos! Ha iniziato con gli Squallor e ha finito con i Pink Floyd. Un bel viaggio musicale, in poco tempo. Curioso, sì sì. Dovrei meditare su questo fatto, ma non ho tempo!
Quante cose si potrebbero scrivere ancora, per arricchire e integrare quest'articolo (che probabilmente vincerà il Premio Puzzetter); quante testimonianze, quante frasi di celebri pensatori, quanti proverbi sul tempo, ma non ho il tempo di scrivere un pezzo più lungo e voi non avete tempo di leggere altre righe. Stop.
Dedico quest'articolo al mio amico Andrea Dalla Panda Gialla (credo si chiami Dalla Panda Gialla di cognome) e a chi, prima o poi, inventerà la macchina del tempo. "Ah… niente da fare, non posso impedire che prendano l'aereo, vero? Non posso proprio influenzare gli avvenimenti? Posso dare un calcio piccolino nel sederone di Benetti, durante un certo derby? No? Allora… vorrei vedere i dinosauri e la prima partita del Toro, tanto per iniziare, grazie. Anche i festeggiamenti per lo Scudetto del 2743/2744, certamente. Wooofff"!
Sua Poca Altezza Presidente Dottor Puzzetto (Percival Ulrico Zoroastro Zacintus Ermenegildo Theodor Theophilus Orson)Presidente Toro Club Amici a 4 zampe
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